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Campo Marzo e assessore Rotondi, Cicero: Variati difende l’indifendibile

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 5 Agosto 2015 alle 17:29 | 0 commenti

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Nota del Consigliere comunale Claudio Cicero che risponde alle parole di Variati sul tema della sicurezza a Campo Marzo e, più in generale, nel centro della città

Come possa una persona intelligente quale il sindaco Variati difendere l’indifendibile, ha dell’incredibile. Vicenza è teatro di episodi di violenza a cui non è certamente abituata e l’escalation di queste ultime settimane vede ancora una volta Campo Marzo quale scena principale, ma non unica, con un centro storico ostaggio del degrado, dello spaccio e di reati con spargimento di sangue.

La sicurezza in città è purtroppo affidata agli slogan dell’assessore Rotondi: un ufficio in viale Milano non ha risolto nulla, come ampiamente previsto e denunciato anche dal sottoscritto. Ci vorrebbe invece impegno, dialogo tra le forze dell’ordine, determinazione degli obiettivi, certezza della linea politica. Le dimissioni dell’assessore, come richieste dal collega Rucco, sarebbero quanto mai opportune. Il Sindaco non difenda l’indifendibile.”. Il Consigliere Cicero prosegue poi sul tema di Campo Marzo. “La tanto declamata rivitalizzazione/riqualificazione abbiamo visto a quali risultati ha portato. Anni fa avevo avanzato in Consiglio Comunale, con l’impegno del Sindaco a sostenere la richiesta, la proposta di avere in città forze di polizia a cavallo, dedicate esclusivamente a Campo Marzo e a Parco Querini, altra zona non certamente felice. Come al solito nulla di fatto, con la tragicomica iniziativa, invece, di un ufficio al primo piano in viale Milano, all’interno del quale i dipendenti sono asserragliati per paura di ciò che succede già nel vano scale dello stesso assessorato alla sicurezza.   Campo Marzo, parco Querini, le zone attorno a viale Milano, ma anche piazza Araceli e le zone limitrofe alla Caritas non hanno bisogno di annunci ma di impegno che, tradotto per il buonismo in salsa PD, significa: pattuglie, uomini, repressione di ogni reato di spaccio e violenza ma anche contrasto al permanere in città di decine e decine di immigrati nullafacenti. Il sindaco ha puntato, per la sicurezza, su di un ex questore, ma ha giocato sulla ruota sbagliata. L’assessorato alla sicurezza ha bisogno di una guida capace e politica. Il sindaco è ancora in tempo per invertire la rotta e proporre alla città una stagione di lotta al degrado imperante.”.


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