Nota pubblicata alle 15.41, aggiornata con video completo dell'intervento del sindaco Achille Variati alle 17.28. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - è spiegato in un comunicato del Comune di Vicenza- ha dato il via libera operativo ad Anas per realizzare lo studio di fattibilità tecnico economica del completamento della tangenziale di Vicenza per un importo complessivo di 5 milioni di euro che coprirà anche la progettazione definitiva della prosecuzione di via Aldo Moro.
«Ci spiace, dovete tornare accompagnati da un bambino». Non è uno scherzo, è quello che si sentono dire gli adulti che a Vicenza provano a entrare nel parco cittadino del quartiere Mercato Nuovo. Lì scivoli e altalene e spazi verdi sono a disposizione dei più piccoli, e solo dei più piccoli. Alle persone senza prole al seguito l'ingresso è vietato. E mica per modo di dire: fino al 30 giugno prossimo, complice un'ordinanza del sindaco fresca fresca di timbratura municipale, quell'area verde è ufficialmente off limits per chi, carta d'identità alla mano, ha più di sedici anni e meno di sessanta.
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Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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"Cambiare il decreto legge sulle banche venete in fase di conversione in legge per tutelare gli azionisti-risparmiatori": è quanto, sia pure tardivamente e dopo le forti pressioni ricevute oggi durante la manifestazione di "Noi che credevamo nella BPVi" che l'ha messo di nuovo di fronte alle sue "responsabilità " politiche ed etiche, chiede il sindaco di Vicenza, Achille Variati, mentre ben diverso obiettivo, secondo Radiocor Il Sole 24 Ore, persegue Confindustria Vicenza per bocca del presidente Luciano Vescovi, ex vice presidente di Banca Nuova, la controllata siciliana della Banca Popolare di Vicenza, e successore designato da Giuseppe Zigliotto, ex membro del Cda della BPVi indagato insieme a Gianni Zonin.
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"Il problema della sicurezza va risolto e non scaricato alle periferie o ai comuni limitrofi. La questione Campo Marzo e la sua recinzione sono entrate prepotentemente nel dibattito politico cittadino": così inizia la nota che pubblichiamo di Daniele Ferrarin, Portavoce consigliere comunale M5S Vicenza. I rappresentanti di maggioranza della giunta guidata da Achille Variati - Jacopo Bulgarini d'Elci si dividono sull'opportunità o meno, di recintare il Parco storico della città per motivi di ordine pubblico. La destra vicentina, con le sue varie articolazioni, conferma la sua posizione a favore del progetto di recinzione di Campo Marzio e accusa la giunta di grave ritardi nella sua esecuzione. Campo Marzio fin dalle sue origini è stato oggetto di variazioni e modifiche.
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"Il Governo non mette i soldi e in questo modo non si garantiscono i servizi". È questo il motivo che ha spinto Cgil, Cisl, Uil a manifestare, questa mattina, a Palazzo Nievo sede della Provincia di Vicenza. Con la riforma attuata dall'ex premier Matteo Renzi il Governo ha tagliato le risorse alle Province facendo venir meno i fondi utili a garantire i servizi come manutenzione delle scuole e delle strade, tanto per citarne alcuni. I sindacati lamentano il fatto che i dipendenti della Provincia si Vicenza sono stati dimezzati. "Collaboriamo col presidente Achille Variati - dice Ruggero Bellotto di Cisl - lui vuole la nostra stessa cosa. Non ci sono soldi per le scuole ed è grave, anche gli stipendi sono a rischio e questo succede in tutta Italia. Chiediamo al premier Gentiloni di riparare gli errori di renzi. Le Province sono necessarie per i cittadini e il territorio. Il governo è miope, vogliamo un'inversione di rotta".
Dopo le dichiarazioni tranquillizzatrici di Jacopo Bulgarini d'Elci sulla possibilità che l'Unesco inserisca Vicenza "nella lista dei beni in pericolo" interviene con una nota che pubblichiamo Daniele Ferrarin, Portavoce consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza, che esordisce ricordando che Icomos, organismo che affianca l'Unesco nella valutazione dei siti, ha prodotto una relazione dopo l'attività ispettiva svoltasi a Vicenza a fine marzo. Il documento, prosegue Ferrarin, è ancora ufficioso e non è stato trasmesso ufficialmente alle forze politiche del Consiglio Comunale. Il vice sindaco Bulgarini, in campagna elettorale per la nomina a primo cittadino, proclama vittoria e riaccende la polemica (non dovrebbe mostrare equilibrio?) con associazioni, movimenti, cittadini colpevoli a suo dire di aver "tifato" a favore dell'esclusione di Vicenza dalla lista del patrimonio mondiale.
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