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Achille Variati invece di autorevocarsi chiede la revoca di Matteo Quero da amministratore unico di AMCPS: ha troppe amicizie non belle o a cui non porta la fortuna che lui ha, non chiamandosi Virginia Raggi...

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 12:57 | 1 commenti

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Prendiamo spunto dalla triste vicenda umana di Matteo Quero (nella foto del Giornale di Vicenza col sindaco di Vicenza), titolare di Ognipratica ed ex assessore alla cultura della prima giunta del secondo ciclo di Variati dimessosi per non essersi fermato all'alt delle forze dell'ordine in Viale S. Lazzaro per questioni poi accertate (di donne, alcol o droga non ci interessa per rispetto della famiglia). Dopo non molto tempo, M. Q. prima si candidava nella lista civica di Achille Variati e poi con un gesto "nobile", di cui Variati lo ringraziava pubblicamante assicurandogli altrettanto pubblicamente una futura riconoscenza, ritirava la candidatura perchè coinvolto, disse il poi trigemino sindaco e M. Q. confermò, in una vicenda legale che avrebbe potuto danneggiare i colleghi di lista e l'aspirante primo cittadino.

Matteo Quero, un manager Amcps per il GdV Il fatto riguardava non lui, disse il politico - imprenditore, ma un gruppo a cui faceva riferimento Ognipratica (cosa poi rivelatasa, diciamo, approssimativa perchè la questione, di soldi e penale, era tra l'agenzia di pratiche e una dipendente di fiducia). Ebbene oggi leggiamo sul GdV che «Matteo Quero è stato arrestato in Germania. Durante un controllo, la polizia lo ha trovato in possesso di droga. Nel furgone Fiat Doblò su cui viaggiava c'erano poco più di 150 grammi di marijuana, e altri 15 di hashish. È stato rimesso in libertà il giorno dopo e ha potuto far rientro in Italia...».

A parte le ben note "tecniche mediatiche" del giornale confindustrale, che sul web definisce l'amministratore unico di Amcps come solo "un manager Amcps" e che alla documentata velina dei suggeritori della questura nulla aggiunge sui precedenti del... manager, lasciamo ai fotocopiatori il compito di approfondire, se vorranno, la tristissima vicenda di un uomo debole.

Noi preferiamo invitare a guardare non il dito che indica la luna, M. Q., ma la luna che ha offuscato il sole di Vicenza e il suo territorio per una ecclissi permanente, Achille Variati, che oggi strepita contro la fiducia tradita e chiede al revoca dell'amministratore unico di Amcps, che già in passato "fallò" e che mai informò tempestivamente delle sue avventure referenti e amministrazione pubblica, così, sostiene anche questa volta il sindaco, presidente della provincia di Vicenza oltre che dell'Upi e membro del Cda di cassa Depositi e Prestiti.

Noi da tempo invitiamo a farsi da parte il politico di lungo (eterno) corso, della cui elezione nel 2008 siamo stati "complici" col nostro voto e col nostro schieramento palese a suo sostegno.

Noi, nel 2009, ci dimettemmo, pur se attaccati in maniera proditoria, non da un incarico pubblico ma dal vertice di un club di pallavolo e, perciò, ora, siamo legittimati dal nostro comportamento e in base alla fiducia mal riposta nell'attuale sindaco, che noi, come lui fa con M. Q., a chiedere a lui, che per fiducia tradita chiede la revoca di M. Q., il gesto "nobile" di dimettersi prima che venga dimesso dai cittadini o dalla storia.

Una storia fatta della cronaca di "amicizie" e frequentazioni a dir poco discutibili che elenchiamo, scusandoci per l'incompletezza, partendo da quella minimale di un dipendente pubblico, Diego Fontana (ahimè, anche noi ci fidammo di lui...), noto sherpa di voti e promosso braccio destro dell'assessore Umberto Nicolai dopo essere stato "beccato"  a fare un illecito doppio lavoro ben retribuito, uno per il Comune e l'altro per un ente, l'Opera Pia Cordellina, controllato dal Comune.

Ma questo è il meno importante, anche se significativo, come esempio, se aggiungiamo all'elenco degli amici o dei "protetti" altri nomi come

-il vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, giornalista sospeso dall'Ordine per non aver pagato il tesseramento, socio di una azienda, da cui poi è uscito almeno formalmente dopo che si è scoperto (ma il primo cittadino non lo sapeva...) che lavorava per il Teatro Comunale e, buon ultimo (per quel che si sa) inibito a guidare dalla Polizia locale di Malo per non aver superato l'alcol test

- Il comandante della Polizia Locale, Cristiano Rosini, difeso a spada tratta dal primo cittadino di Vicenza nonostante sia stato sbeffeggiato per le sue "infrazioni", e con lui tutta la città, anche su Striscia la Notizia e nonostante noi  avessimo dimostrato al sindaco, che non sapeva..., che non poteva avere il permesso ZTL

- Giuseppe Zigliotto, ex presidente di Confindustria Vicenza e membro dal 2003 del Cda della Banca Popolare di Vicenza, ora indagato per il disastro socio economico che ha colpito decine di migliaia di vicentini e non solo, ma che da Variati, a noi che glielo chiedemmo, fu definito "leale e intelligente"

- Matteo Marzotto, condannato in primo grado a dieci mesi per reati fiscali, compiuti a sua... insaputa e, quindi, figurarsi se noti al borgomastro, che subito lo confermò alla presidenza della ora ex Fiera di Vicenza per poi designarlo, come sindaco e presidente della Provincia, alla vice presidenza di Italian Exhibition Group, in cui è confluito uno degli ultimi pezzi del patrimonio vicentino

- Antonio Bortoli, direttore generale scelto da Variati, indagato per i fatti di Borgo Berga per i quali, neanche fosse un citttadino qualunque e non il vertice operativo del Comune di Vicenza,  si è avvalso della facoltà di non rispondere ai Pm suscitando le ire, prima, addirittura del pacato Antonino Cappelleri e, poi, del nostro sindaco, che, ovvaiemnte, non sapeva nulla e che minacciò fulmini e tempeste, prima che scoppiasse una nuova primavera...

Ci fermiamo qui, per ora, ma non può non dimettersi un homo politicus come il quattropoltrone Achille Variati, che al primo vagito fece "Rumor", come prima parola pronunciò "potere", quello che sabato 4 febbraio negò di avere davanti agli increduli poveri soci della vecchia BPVi, che nulla delega in Comune  edove abbia peso ma che sceglie così male i suoi "accompagnatori" politico professionali o nulla sa di cosa e come fanno o, peggio per loro, è una iettatore che porta alla malora tutti quelli che conosce un po' più da vicino per incarichi e professione....

P.S. Se quello che avviene da anni nell'indolente e morente Vicenza alla corte e alle corti del nostro sindaco avvenisse in Campidoglio a Roma, la sua collega Virginia Raggi non sarebbe stata già arsa viva da politici e giornalisti ululanti? 


Commenti

Inviato Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 16:02

E magari il Sindaco vuole raccontarci che ha saputo solo da pochi giorni della faccenda Quero?
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