Nelle edicole Fenagi o in versione digitale per gli abbonati online il n. 273 di VicenzaPiù da giovedì 5 febbraio si presenta e si propone come n. 1 del suo decimo anno di vita, "battezzato" dalla rinnovata veste da magazine mensile che uscirà tutti i primi giovedì del mese proponendo un'originale e innovativa versione, attenta ai lettori amanti della carta, ma aperta a quelli che, di nativi web o di... secondo pelo, amano anche navigare e televedere.
Occhille: «Il retroscena. Nei giorni scorsi è stato a un passo dalla guida dell´Unione delle Province italiane ma ha declinato». Titolo: «E Variati rinuncia alla poltrona dell´Upi». Sommario: «Il sindaco: dal Governo c´erano spinte, ma ho scelto il territorio». È così che oggi il GdV lancia la proposta di santificazione immediata di Achille Variati. Non siamo d'accordo sulla sostanza e, ce lo consenta il bravo collega, sulla forma da panegirico.
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I primi 10 anni di VicenzaPiù, il Magazine cresce ancora con i QR code e torna in edicola alla grande C'era una volta il giornale poi è arrivato il web C'era una volta la tv poi è arrivato youtube. C'era una volta VicenzaPiù, ora c'è VicenzaPiù Magazine E carta, web e tv vivono insieme. VicenzaPiù Magazine cambia il modo di fare il giornale. Scopri come, tutti i primi giovedì del mese all'edicola Fenagi più vicina. Con soli 70 centesimi approfondimenti e intrattenimento diventano liberi e infiniti. Con VicenzaPiù Magazine la carta la leggi, la ascolti e la navighi
Giovedì 5 febbraio 2015,  grazie alle decine di migliaia di lettori che si sono avvicinati a noi e alle centinaia di inserzionisti che a loro hanno voluto rivolgersi in maniera diretta, giorno dopo giorno, racconto dopo racconto, celebriamo il X anno di vita col n. 273 del nostro mensile VicenzaPiù, il 1° col nuovo format Magazine fedele alla sua storia di indipendenza ma totalmente riprogettato per contenuti e presentazione, oltre che innovativo per l’interconnessione facilitata col web grazie all’uso spinto dei QR Code.
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Lettera aperta di Davide Fiore sulla libertà di pensiero e sulla libertà di espressione
Gentile giornalista, cittadino, amico,
scrivo questa lettera per fartela arrivare, nella libertà che appartiene ad ognuno di leggerla, commentarla o cestinarla. Il mio intento non è necessariamente di vederla pubblicata, ma di condividere una mia esperienza di oggi (7 gennaio, ndr), alla luce della tragedia avvenuta a Parigi, con l'attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Grazie comunque per la tua pazienza.
Kelly Velasquez ha lanciato sulla piattaforma di petizioni Charge .org (clicca qui per aderire) questo appello che si commegta da solo e che condiviamo in pieno: «dopo l'attentato di questo mercoledi a Parigi contro la rivista satirica CHARLIE HEBDO, chiedo che la stampa italiana e mondiale pubblichi giovedì in prima pagina una vignetta emblematica del settimanale colpito come messaggio di solidarietà e protesta contro l'attentato alla libertà di stampa. Mi sono decisa a lanciare questa petizione indignata, addolorata, sconvolta e consternata come giornalista davanti ad un attentato così crudele contro persone che lavorano con la sola arma della satira».
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Le querele temerarie per diffamazione a mezzo stampa, strumento preferito dai potentati e dai grandi gruppi di interesse per impedire che un giornalista svolga inchieste sgradite, stanno per entrare nella nostra legislazione, con il via libera del Senato alla fine di ottobre al ddl sulla diffamazione (peggiorativo, però, per altri versi come quello sull'obbligo di rettifica senza commenti, ndr).
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Carissimi lettori, amici e non, nella notte di Natale 2014, vi facciamo i soliti, ma sempre più sentiti e riconoscenti auguri che vi ripetiamo da 9 anni: VicenzaPiù, capostipite del network di media che ho l'onore di aver fondato e di dirigere, uscì col numero 1 il 25 febbraio 2006 e molti, troppi ne pronosticarono solo 3 uscite prima di lasciare spazio alla (dis)informazione che già allora imperava e che oggi, pur nell'ambito di una crisi diffusa dei vecchi modi di farla, sta devastando ancora di più il diArio quotidiano, ridotto a uan trentina di migliaia di copie vendute, in edicola e non solo :-), in un territorio che è decine di volte numericamente più grande: una copia venduta ogni 26 abitanti circa...
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Si fa un gran parlare di informazione, come noto il comparto non gode di buona salute, anzi, per le aziende del settore cercare di far quadrare i conti è un’impresa tutt’altro che agevole, la crisi, come tutti sappiamo, morde, e ne risentono i consumi delle famiglie ed ancor di più gli investimenti pubblicitari. Difficile così, per gli editori di giornali, trovare la quadratura. La “spending review†la stanno mettendo in pratica da anni, ma non è mai abbastanza e molte testate sono state costrette a tagli draconiani, alcune, vedi ad esempio l’Unità , addirittura a chiudere.
Il Corriere della Sera in un anno (da Ads, Accertamento Diffusione Stampa, con i dati giornalieri medi di luglio 2014 comparati con quelli di luglio 2013) perde il 9,4% delle copie vendute tra cartacee (da 401.216 a 363.400 al giorno) alleggerendo il dato del crollo maggiore della carta grazie al + 21,5% di crescita dell'online (da 71.239 a 86.565 con 15.326 copie digitali in più al giorno).
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