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Entra in VicenzaPiù Freedom Club e sarà attuata la "carta dei diritti" dei lettori, degli inserzionisti e dei giornalisti

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 3 Settembre 2017 alle 21:23 | 0 commenti

 

Pubblicato il 16 luglio 2016, aggiornato il 3 settembre 2017. Articolo 1 della Carta dei doveri dell'Ordine dei Giornalisti

"Il giornalista deve rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini; per questo ricerca e diffonde ogni notizia o informazione che ritenga di pubblico interesse, nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile"

Nell'esercizio di questo dovere, che l'editore e il direttore pretendono che sia continuo, puntuale e scrupoloso, pur se non privo di rischi e di errori, c'è l'elemento distintivo delle testate del network VicenzaPiù: il rispetto dei diritti dei lettori, degli inserzionisti e in un tutt'uno, capirete perchè, dei giornalisti stessi.

Avere un'informazione sui fatti che non li selezioni in base alla linea editoriale e li racconti, tutti e comunque, a chiunque facciano comodo e, soprattutto, non facendosi condizionare da chi li vorrebbe nascondere è il primo, fondamentale diritto dei lettori. Mentre diritto inalienabile degli inserzionisti è avere una visibilità reale dei propri messaggi promozionali non "cancellati" dall'affollamento pubblicitario dei troppi banner, per giunta spesso eliminati, e quindi pagati per nulla, dai moderni programmi di Ad Block (Advertising Block, blocco della pubblicità, ndr), oppure così invasivi da infastidire invece che attirare il lettore.In questo ambito, rispettoso dei lettori e degli investitori pubblicitari, si esalta il diritto dei giornalisti e  dei collaboratori che è il loro stesso dovere: fare informazione indipendente.

Come perseguiamo questi diritti noi di VicenzaPiù?

Intanto non nascondendoci dietro la presunta e totale oggettività dei fatti perchè, dopo averli scovati, verificati, raccontati e, se serve, denunciati, noi li "leggiamo", interpretiamo e commentiamo secondo una linea editoriale nostra, ma precisa, decisa e sempre chiara al lettori, che di una sua caratteristica sono sicuri: non nasce da interessi esterni e tanto meno prezzolati, direttamente o indirettamente, anzi...

I lettori possono, ovviamente, condividere o meno la nostra linea ma noi vogliamo che i nostri lettori non siano solo quelli che condividono le nostre valutazioni, sarebbe un mondo chiuso e autoreferenziale, ma, soprattutto, quelli che apprezzano il metodo con cui le elaboriamo.

È così che nasce il libero confronto tra chi legge, chi scrive (e tra chi scrive ci sono anche tutti gli autori dei "comunicati" che pubblichiamo con uguale rilievo e senza approvazione o disapprovazione alcuna che non sia quella fatta, poi, da chi legge) e chi impara a scrivere (quanti ce ne sono di giornalisti col pedigree ma servi o bugiardi "patentati"!).

E il confronto nasce ben sapendo da che parte stiamo, senza ipocrisie e senza ignoranza, ma con la certezza che, dopo aver esposto i fatti, noi li viviamo sempre dalla parte di chi subisce e non di chi impone.

Questo non ci rende sicuri sulla verità delle nostre interpretazioni nè ve le presenta come "la verità", ma vi rassicura che se ve le proponiamo le facciamo in difesa e a tutela della "società" e non solo di una parte.

Su questa ricerca, continua e quasi parossistica, razionale quanto sanguigna, della chiarezza nel rapporto con i lettori si basa l'indipendenza del network VicenzaPiù (si badi bene economica non ideale e, perchè no?, ideologica) e la sua affidabilità.

Noi non accediamo a contributi pubblici, una palla al piede della libertà di azione in ogni campo (politico, sindacale, associativo) in cui li si ricevano ma puntiamo, sempre di più, alla vendita dei nostri "prodotti" editoriali (libri, abbonamenti, newsletter, video, eventi...) e di "conoscenza" (corsi e formazione)e agli investitori pubblicitari che vogliono raggiungere i nostri lettori e non "comprare" le nostre notizie.

Tanto più saremo affidabili (nell'informazione e nelle nostre attività collaterali) tanto più i lettori cresceranno e ci daranno credito (anche nel senso letterale del termine decidendo, ad esempio, di iscriversi al VicenzaPiù Fredom Club).

Tanto più acquisiremo lettori "fidelizzatI" tanti più utilizzerazzo i nostri media gli investitori pubblicitari che vedranno soddisfatti i loro sacrosanti, e pagati, diritti di raccogliere ritorni veri, per quantità e qualità dei lettori, e non solo promesse di saltimbanchi e imbonitori.

E più cresceranno (e crescono) i lettori e gli inserzionisti, con le relative risorse raccolte per alimentare i nostri media, più le testate VicenzaPiù possono garantire il diritto fondamentale dei nostri collaboratori: "rispettare, coltivare e difendere il diritto all'informazione di tutti i cittadini".

È  così che a VicenzaPiù, seguendo questa "carta dei diritti della stampa libera", il dovere dei nostri giornalisti e dei nostri aspiranti giornalisti alimenta tanti diritti, compreso i loro: fare bene il mestiere che sognano di fare.

Perchè l'Italia non sia più al 77°posto nel mondo per la libertà di stampa.


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