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Raimondo: il futuro di AMCPS nel contesto del Piano industriale del Gruppo AIM

Di Citizen Writers Martedi 28 Aprile 2015 alle 15:19 | 0 commenti

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Giuliano Raimondo, ex sindacalista e ora ricercatore esperto in contrattazione sindacale in società dell’energia private, pubbliche e o a capitale misto, di cui alcune quotate in borsa, scrive una serie di opinioni, interrogativi e considerazioni propositive sul futuro di Valore Città AMCPS nel contesto del Piano industriale del Gruppo AIM, a valere per il quadriennio 2014/18.

Anche per Valore Città AMCPS si è in presenza di un cosiddetto Piano Industriale ‘opaco’ e forse poco rispettoso gli scopi costitutivi la stessa AMCPS (ora Valore Città AMCPS)

Nei suoi oltre 100 anni di vita, “AMCPS ha risposto sostanzialmente in modo positivo alle varie esigenze di servizi tecnici per la comunità della Città berica, a partire dalla gestione delle varie tipologie di emergenze, in tutte le stagioni e in qualsiasi condizione metereologica”

Se rilievi si possono fare anche a Valore Città AMCPS, è quello dell’essenza di un indispensabile sistema per le analisi di gestione, mirato a orientare le necessarie modifiche della organizzazione del lavoro, quale  fattore  dinamico per razionalizzare costi, come tempi logistici sicuramente comprimibili, ma soprattutto, per migliorare la programmazione delle attività trattandosi, in prevalenza, di attività tecnico operative.

Valore Città AMCPS, ‘soffre’ anche per carenza di relazioni industriali adeguate, come le altre controllate dal Gruppo, per la verità. Una gestione industriale, che possa definirsi tale, richiede anche altra qualità di relazioni industriali e di gestione.

Perchè AIM pretende di cambiare frettolosamente il contratto di lavoro a dipendenti di Valore Città AMCPS, senza aver prima spiegato chiaramente motivi, obiettivi, e forse ‘ignorando’, che vi sono soluzioni positive interne al Gruppo per continuare a garantire meglio i servizi tecnici alla Città, migliorandone qualità, puntualità e costi complessivi, tramite un più razionale utilizzo della risorsa umana, e senza peggiorare le condizioni economico normative e previdenziali?

“L’opacità, forse nasconde la volontà di voler trasformare Valore Città AMCPS per far cassa?

Cosa vi è dietro a si tanta e malcelata fretta, a fronte delle 28 ‘asciutte’ slide del citato Piano Industriale del Gruppo, di difficile comprensione, e dove per Valore Città AMCPS si chiarisce ancora di meno, rispetto alle altre Controllate?

A distanza di 2 anni - 26 marzo 2013, giorno di adozione da parte del Consiglio del Comune di Vicenza del Piano Industriale del Gruppo-  solo da qualche settimana, vi sono solo le 28 slide del Piano…. In quelle ‘asciutte’ slide non sono rilevabili gli investimenti suddivisi per capitoli e tempi di spesa per ogni anno del quadriennio di riferimento, nonché gli strumenti per l’attuazione, come, nel caso di Valore Città AMCPS. Non sono chiaramente enucleati gli investimenti, articolati per capitoli di spesa, tra le diverse Controllate del Gruppo, tra le quali ve ne sono almeno due a capitale misto (pubblico privato). Non sono neppure precisati la natura e dimensione dei costi dei contratti di servizio che AIM spa garantisce a tutte le controllate, come non sono chiarite le motivazioni sulla variazione numerico professionale dei dipendenti delle e tra le controllate, compresa la loro eventuale migrazione tramite cessioni di ramo d’azienda, fusioni o altro ancora. Non si capisce nulla, per esempio, del problema relativo al nuovo assetto societario del Centro Idrico Novoledo ora di proprietà divisa al 50% tra il Gruppo Hera e il Gruppo AIM!

Nel Piano… del Gruppo, per quanto riguarda il capitolo nuove acquisizioni, la chiarezza è racchiusa nel riserbo. “Ma le vicende della inedita e costosissima Galassia Societaria non hanno ancora insegnato granché, considerato che, ora sarebbe rinviato a giudizio in sede civile anche l’attuale direttore generale del Gruppo… che è colui che tuttora redige e gestisce i bilanci?” Si tratterebbe, in particolare, della costosa vicenda AIM Bonifiche. “Fortunati i consiglieri comunali che han capito tutto in pochi minuti di Consiglio, tanto poi, eventualmente, c’è sempre pantalon!”

Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL, che nel marzo 2013 hanno dato il consenso al Sindaco per uscire dal sistema di gestione in house ora hanno l’obbligo morale e politico di gestire, di concerto con le Federazioni di categoria e loro RSA, i vari e delicatissimi riflessi sui lavoratori, come previsto dal Protocollo con il Sindaco di Vicenza Achille Variati del 15 aprile 2013 e allegati, al quale è agganciato, pari data, quello con l’Amministratore Unico del Gruppo Paolo Colla.

Ricordo, che nelle controllate dal Gruppo AIM (Servizi a Rete, Aim Energy, e AIM spa) non vi sono le RSU, mentre in Valore Città AMCPS le RSU sono scadute da oltre 3 anni, per cui  la “patata bollente” relativa alla discussione e alla contrattazione sui sensibili riflessi nei dipendenti del Piano… è stanzialmente di competenza delle Organizzazioni sindacali sopra citate. “Se mi si consente, credo che siano quelle le Rappresentanze sindacali pienamente responsabili della contrattazione collettiva, e, di conseguenza, esposte in eventuali sedi ricorsali, a fronte di eventuali danni rispetto a diritti di lavoratori coinvolti in processi di cambiamento in quanto, come detto sopra, Valore Città AMCPS, ‘soffre’ anche per carenza di relazioni industriali adeguate” 

Ciò detto, per quanto concerne la pretesa di AIM di cambiare frettolosamente il contratto di lavoro a dipendenti di Valore Città AMCPS, rammento che vi è il tempo fisico per altre soluzioni di razionalizzazione e di riassestamento. Soluzioni sicuramente meno impattanti rispetto alle condizioni non solo economiche dei lavoratori dipendenti in essere. Mi riferisco, come esempio, allo strumento della cessione di rami d’azienda da Valore Città AMCPS alla SERVIZI a RETE! “Soluzione spesso e unilateralmente adottata dalla Controparte senza preventivo preavviso” alle Rappresentanze dei lavoratori per il dovuto confronto/contrattazione rispetto ai riflessi economico/normativi nei processi di cambiamento, compresi aspetti inerenti la prevenzione e protezione?”

Nel caso VALORE CITTÀ AMCPS può essere di aiuto, per esempio, anche il Comma 612 della Legge di Stabilità che prevede:“le Amministrazioni Locali definiscono e approvano un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché il dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di una apposita relazione tecnica, deve essere trasmesso alla competente sezione regionale della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet delle amministrazioni interessate”.

Anche per questo sarebbe interessante conoscere, dal Sindaco di Vicenza, cosa il Consiglio del Comune ha deliberato di recente per alcune Controllate dal Gruppo AIM, dal momento che, certe fusioni tra società del Gruppo sono auspicabili anche per razionalizzare elementi di costo, e per evitare di esternalizzare attività di gestione importanti come quelle delle ‘paghe’, considerate le tante variabili che si hanno durante i vari momenti di produzione delle Controllate.

Finita l’era delle gestioni in house ora occorre adeguare il vertice perché, a mio avviso, chi dirige il nuovo corso non può essere lo stesso del sistema precedente il quale, tra l’altro, per tentare di migliorare la produttività, ha quasi ‘imposto’ la cosiddetta ‘pagella’ per il giudizio soggettivo sui singoli e per 3 anni a venire, mentre i veri progetti per gli obiettivi concreti e misurabili chissà quando, quando, quando!

Mi si consenta: ma è questo il prodotto del nuovo modello di contrattazione aziendale ‘vicentino’ per la partecipazione dei lavoratori all’impresa, che il Ministro Poletti da Vicenza vuol esportare a ROMA per… ?  Suvvia!  Ma chi, tra di voi, avendone, investirebbe propri risparmi in una società gestita come attualmente AIM? Forse conviene investire ancor di più nella previdenza complementare, considerato che con quella pubblica obbligatoria ne hanno combinate di tutto e di più… contro chi lavora!

Aggiungo, che avendo letto nella odierna edizione de Il Giornale di Vicenza, la notizia relativa alla polemica sui  premi erogati a dirigenti del Comune, mi vien da dire: “chissà se l’assessore Zanetti del Comune di Vicenza, avrà vita facile!”

Comunque esprimo soddisfazione perché finalmente il problema è stato portato a galla. Pare la stessa malattia d’origine del premio in AIM, ma… forse in Aim è ancora più difficile da curare, nonostante che il Gruppo AIM sia di proprietà del Comune in quanto, come citato sopra, “Valore Città AMCPS, ‘soffre’ anche per carenza di relazioni industriali adeguate”

 “Non so se il Sindaco Variati è al corrente delle vicende dei Premi di Risultato nel Gruppo AIM, ma in attesa che qualcuno glielo riferisca in modo esauriente, il  sottoscritto notizierà con il presente anche per dovere civico”

Tanto Vi devo per il convinto ruolo sindacale che ho svolto anche con il vostro sempre apprezzato sostegno all’interno del Gruppo AIM, avendo avuto sempre, come riferimento, la qualità, la sicurezza e il costo dei servizi agli utenti. Obiettivi meglio realizzabili se il Gruppo si doterà finalmente, di un indispensabile sistema per le analisi di gestione che orientino le modifiche della datata organizzazione del lavoro, ora ancora in parte funzionale per il vivere alla giornata, invece che ancorata a una vera gestione industriale accompagnata da un razionale utilizzo delle risorse umane e tecniche. Un nuova gestione nel contesto della quale anche il ruolo dell’ingegneria ritrovi, finalmente, la sua indispensabile collocazione nei vari processi decisionali, ora compressa da una iper condizionante gestione finanziaria “da uomo solo al comando”

Il concreto sistema per le analisi di gestione, serve anche per impostare un serio strumento per il premio di risultato incentivante gli obiettivi concreti e misurabili e per mettere a “riposo eterno” l’attuale costoso strumento che devia l’attenzione rispetto al possibile recupero di apprezzabili quote di produttività.   

E per ultimo - finito il ciclo delle Assemblee sindacali dei dipendenti delle varie società del Gruppo - è interessante conoscere per iscritto anche le osservazioni - congiunte o disgiunte che siano - delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL sul primo “Piano Industriale 2014/18”, dopo il consenso dato al sindaco per l’uscita dal sistema di gestione in house (*)

(*) solo il successivo 15 aprile 2013 conquistavamo gli indispensabili citati Protocolli, e  solo due anni dopo, - marzo 2015 -  arrivarono in Consiglio comunale le ‘asciutte’ 28 slide del Piano… , che non dicono tutto, perché, forse, l’opacità è funzionale al ‘nuovo’ che avanza?

Leggi tutti gli articoli su: cgil, cisl, Aim, Amcps, Uil, Achille Variati, UGL, Giuliano Raimondo, Paolo Colla

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