Quotidiano | VicenzaPiùComunica |

Quei magnifici fiumi, ma non navigabili: dal Po a... Vicenza. Variati prima del "ferro" della TAC ci ridia la strada d'acqua del Bacchiglione

Di Edoardo Andrein Martedi 25 Agosto 2015 alle 23:32 | 0 commenti

ArticleImage

Nel viaggio sulla barca (leggi, e sulla cucina...) "vicentina" Ave Maria (in trattativa per essere venduta negli Usa...) che abbiamo intrapreso tra i fiumi e il mare del Veneto, un aspetto ci ha lasciati sorpresi: la non navigabilità del fiume Po, il corso d'acqua più lungo e dal bacino più esteso d'Italia. A farcelo notare è stato un signore tedesco da trent'anni in Italia, Helmut Witt che lavora come guida turistica e ha anche aperto un agriturismo-azienda agricola dove produce olio e olive che vende in Germania. 

Helmut ci racconta con orgoglio... teutonico, di aver preso parte al film premio Oscar di Roberto Benigni "La Vita è Bella", nel quale ha interpretato come comparsa, insieme ai suoi tre figli, un sergente nazista. Un film dal successo planetario che ha fatto scoprire ancor di più l'Italia nel mondo; come potrebbero fare le bellezze naturali del nostro Paese, se fossero valorizzate a dovere:
"È incredibile - ci fa, quindi, notare Helmut, oramai italiano a tutti gli effetti - che tanti fiumi italiani non siano navigabili a causa della mancata manutenzione. In Europa sarebbe una follia in molte città, e infatti in Francia, Germania, Belgio e Olanda navigano houseboat e navi lungo tutti i fiumi e canali".
"In Italia - conclude la guida tedesca - il fiume Po è l'esempio più eclatante: siamo costretti a passare per il vicino Canalbianco per navigare...".
Una situazione che ci hanno fatto rilevare anche diversi anziani che abbiamo incontrato nei paesini lungo il nostro viaggio in bicicletta sulle storiche strade che affiancano il "Grande Fiume"; abitanti del posto che ci hanno ricordato anche le antiche "navi cargo" che passavano sull'autostrada d’acqua che dal mare Adriatico potrebbe anche oggi portarle alla Pianura Padana. 
E, poi, per la navigabilità dei fiumi ci sarebbe anche, se non soprattutto, l'aspetto turistico da tenere in considerazione. A Vicenza ci aveva pensato anche il sindaco Achille Variati durante la campagna elettorale della sua seconda discesa in campo per palazzo Trissino nel 2008: rendere navigabili i due fiumi che attraversano il centro storico della città del Palladio, il Bacchiglione e Retrone; una suggestiva idea che avrebbe potuto ancor di più rilanciare l'attrattiva turistica berica. 
Da allora però non se n'è più saputo nulla e i fiumi di Vicenza, come per il Po, si possono solo ammirare da lontano. 
Mentre le promesse si sono dissolte nell’acqua, magari anche per la sequenza infinita di spending review (sulle cose più utili?), ci aspettiamo (auguriamo) un colpo d'ala finale: che tra un viaggio a Roma per la Tac e per le provincie nostre e altrui, il sindaco, presidente della Provincia di Vicenza e dell'Unione delle Province Italiane tiri fuoi dal suo capiente cilindro un progetto e un finanziamento per ridare a Vicenza un suo collegamento. Storico, culturale e sull'acqua, come storico ed economico potrebbe diventare sul ferro l'Alta capacità. 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Sabato 16 Giugno 2018 alle 10:49 da Luciano Parolin (Luciano)
In Maretta nel Pd Vicenza su ringiovanimento consiglieri comunali? Gianni Rolando: "non mi dimetto". Angelo Tonello: "va bene così"

Giovedi 14 Giugno 2018 alle 11:23 da kairos
In Cassonetti del secco, AIM distribuisce le chiavette a San Pio X

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 20:42 da crivellero
In Via Aldo Moro, Achille Variati: c'è l'ok ad Anas per il completamento della tangenziale

Mercoledi 6 Giugno 2018 alle 21:18 da kairos
In Bonifica bellica all'ex Centrale del latte, poi via alla riqualificazione
Gli altri siti del nostro network