Parco della Pace, "Dialoghi" in Basilica Palladiana. Achille Variati: "è un'area poco conosciuta dai vicentini"
Martedi 29 Novembre 2016 alle 13:23 | 1 commenti
"È un'area non conosciuta - ha detto Variati - sarà un modo per stimolare l'attenzione dei cittadini, c'è bisogno di una necessità di discussione per quella che nei prossimi anni sarà una straordinaria area verde. Si discuterà anche del termine Parco della Pace, un luogo di tutti e per tutti".
Il Parco della Pace sarà un’opera complessa e strategica, una grande risorsa per il futuro della città di Vicenza e per il territorio provinciale e sarà uno tra i più importanti parchi urbani europei.
L’intera comunità è quindi chiamata a entrare a far parte dell’importante processo urbano in corso, a partire dalla partecipazione ai quattro incontri intitolati “Dialoghi per il Parco della Paceâ€. Si tratta di appuntamenti aperti a tutti con l’obiettivo non solo di raccontare il progetto, ma anche di attivare la città e il territorio rispetto alla governance del parco che verrà .
Il ciclo di incontri è stato presentato questa mattina dal sindaco Achille Variati, il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci, l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e l'architetto Claudio Bertorelli, in rappresentanza del gruppo incaricato della progettazione del nuovo parco.
“Il Parco della Pace – ha dichiarato il sindaco Achille Variati - sorgerà in una straordinaria area verde di cui tanto si è parlato, ma che di fatto è poco conosciuta dai cittadini perché è sempre stata chiusa: prima per ragioni militari, poi per l'aeroporto e in questi ultimi anni per la bonifica bellica. Con questi quattro incontri vogliamo dialogare con esperti e far conoscere a quanti più cittadini possibili quest'opera che riteniamo di grande forza per il futuro del territorio. Questo luogo, che manterrà la memoria di ciò che è stato e della lotta democratica di chi non voleva la base americana, sarà un luogo di tutti e per tuttiâ€.
“Sono 650 mila metri quadrati - ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci - che devono essere insieme scoperti e pensati, nel senso che devono entrare a far parte del nostro sguardo sia fisico che emozionale e culturale. Per questo abbiamo progettato, insieme al ciclo di incontri, anche a una campagna di comunicazione massiccia e articolata che contribuirà attivamente a costruirne il significato. Che poi tutto ciò accada in Basilica palladiana ha un duplice significato simbolico: oltre che luogo centrale del pensiero comunitario e civile, e non solo culturale, della città , essa è infatti anche di buon auspicio in quanto studiatissimo modello di rigenerazione urbana ante litteram, con la trasformazione e il ripensamento di un edificio pre-esistente da parte di Palladio, e, al tempo stesso, recente esempio di rivitalizzazione contemporanea di un monumento storicoâ€.
“Cominciamo a parlare di gestione del parco – ha detto l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza – che sarà collettiva. Il Parco della Pace è la più importante infrastruttura verde creata a Vicenza dagli anni Settanta. Ed assume una serie di significati per la storia di cui è portatrice, ma anche come fattore di crescita ambientale, economica e territoriale. Invito tutti i cittadini a partecipare a questi incontri che rappresentano il primo momento nel quale il parco viene consegnato alla città . La presenza dell'amministrazione non sarà prevalente né ridondante: sarà una compresenza a fianco delle diverse realtà che compongono la comunità e che sono chiamate ad appropriarsi del parco come bene collettivoâ€.
A sottolineare la valenza profondamente simbolica di questi incontri è stata dunque scelta la Basilica Palladiana, al tempo stesso luogo civico per eccellenza e motore della rinascita di una città che ha imparato a riconoscere e valorizzare la propria bellezza.
Dopo un primo incontro serale giovedì 1 dicembre, tutti gli altri appuntamenti, a cui parteciperanno esperti delle numerose discipline chiamate in causa dal processo di trasformazione urbana, si terranno a gennaio di sabato mattina, mentre nel pomeriggio ci si sposterà al Parco della Pace per una visita guidata ai luoghi del progetto.
Il primo appuntamento, come ha descritto l'architetto Claudio Bertorelli parlando del parco come “una delle prime azioni di logica metropolitanaâ€, si terrà  giovedì 1 dicembre alle 20.30 nel salone della Basilica palladiana.Â
“Verso il Parco della Pace. Dal senso della pace al governo di un parcoâ€Â il titolo dell’incontro nel corso del quale sarà raccontato il progetto e saranno introdotti anche gli strumenti messi in campo per rendere davvero collettivo il processo urbano che conduce alla sua realizzazione e gestione, tra cui un atlante fotografico realizzato da Andrea Pertoldeo e commentato da Vitaliano Trevisan.
Interverranno il sindaco Achille Variati, il professore di estetica del paesaggio Massimo Venturi Ferriolo e alcuni rappresentanti del gruppo di lavoro incaricato della progettazione del parco e della condivisione con la città : Franco Zagari; Benedetto Selleri, Claudio Bertorelli e Renzo Di Renzo.
Sarà quindi dato spazio agli interventi del pubblico.
I “Dialoghi per il Parco della Pace†riprenderanno sabato 14 gennaio alle 9.30 sempre nel salone della Basilica palladiana, con il tema “Flussi nel parcoâ€, dedicato al ruolo fondamentale dell’acqua e agli altri flussi evocati dal suo scorrere: i flussi degli utenti quotidiani, quelli degli sportivi, dei fruitori degli eventi e dei visitatori dell’hangar museum, i flussi delle informazioni e dei suoni.
Interverranno il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci, l’assessore alla formazione Umberto Nicolai, i progettisti Giustino Moro, Gaetano Selleri e Franco Zagari, il sociologo Luca Romano, alcune società e associazioni sportive, del tempo libero, del turismo green e rappresentanti di imprese eccellenze del territorio, tra cui Giovanni Bonotto, Cristiano Seganfreddo e Sonus Faber.
Nel pomeriggio è prevista la prima delle visite guidate al parco con i progettisti.
Il focus di sabato 21 gennaio, sempre alle 9.30 nel salone della Basilica palladiana, sarà dedicato a “Il parco al lavoroâ€, inteso come operazione economica territoriale capace di produrre lavoro.
Ne parleranno l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza, l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi, il sindaco di Caldogno Nicola Ferronato, i progettisti Marti Franch Batlori e Benedetto Selleri, il sociologo Aldo Bonomi, il direttore di Parco Nord Milano Riccardo Gini, il presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori di Vicenza Marisa Fantin, il presidente del comitato scientifico Fondazione Benetton Srudi Ricerche e rappresentanti delle categorie economiche.
Nel pomeriggio, seconda passeggiata al parco con i progettisti.
Il quarto incontro, sabato 28 gennaio alle 9.30 nel salone della Basilica palladiana, sarà intitolato “Per una comunità del parcoâ€Â e proporrà una riflessione sul parco come macchina viva, che alimenta la ricerca scientifica, produce cultura, attiva una comunità cittadina e metropolitana, e necessita quindi di una piattaforma di gestione e di una governance adeguata ed efficace.
Interverranno l’assessore alla partecipazione Anna Maria Cordova, l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, i progettisti Franco Zagari, Benedetto Selleri e Claudio Bertorelli, il direttore del Parco Llobregat di Bacellona Victor Tenez, il presidente della biblioteca La Vigna Mario Bagnara, il prefetto dell’Orto botanico di Padova Barbara Baldan, l’avvocato e professore di diritto dell'Unione Europea Bruno Barel, il professore di diritto internazionale autore di “Beni Comuni, un Manifesto†Ugo Mattei, la professoressa di filosofia della scienza Simona Morini, il sociologo Massimiano Bucchi, il direttore del centro di produzione teatrale La Piccionaia Carlo Presotto e rappresentanti di associazioni ed enti del mondo del volontariato.
Nel pomeriggio, l’ultima passeggiata al parco.
La scaletta dei relatori dei quattro incontri potrebbe subire integrazioni e modifiche.
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Ma dobbiamo proprio tenercelo questo Variati e la sua corte?