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Toniolo: abolire il ticket è possibile. E sulle Province vergognoso attendismo di Zaia

Di Citizen Writers Martedi 12 Maggio 2015 alle 17:10 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, Area Popolare NCD Veneto Autonomo

Ha ragione Tosi: è possibile abolire il ticket in sanità. Basta ridurre la spesa applicando i costi standard! Un bravo amministratore deve agevolare i cittadini, e deve mettercela tutta: in questo caso bisogna riuscire ad applicare economie di scala nelle spese sanitarie in modo da ricavare la somma corrispondente agli introiti attuali dei ticket!

Senza licenziare nessuno e senza impoverire i servizi! E se le norme non lo consentono, come afferma Coletto vanno cambiate.

Non solo: abolendo il ticketsi taglierebbe un bel po' di burocrazia e complicazioni che sono costretti a subire i cittadini veneti quando si rivolgono alle strutture sanitarie e in farmacia!

L'assessore Coletto in questo ultimo anno avrebbe dovuto dare impulso all'applicazione del PSSR (Piano socio sanitario regionale) che abbiamo approvato in consiglio nel giugno del 2012!

Lo slogan del piano era "meno ospedale e più servizi sul territorio" ma tutta la parte relativa alla medicina di base, legata al territorio  (le reti dei medici, la medicina di gruppo e quella integrata) sembra essere in sospeso: l'assessore ha fatto molto poco per incentivare i medici ad associarsi perché fossero in grado di offrire servizi maggiori anche nei paesi lontani dagli ospedali e nei quartieri delle città, e lo dimostrano i numeri!

Alcuni dati: In provincia di Vicenzai medici coinvolti nelle cosiddette Medicine di Gruppo sono solo il 35% (dei 567 che esercitano) a due anni dall'entrata in vigore del PSSR!

 

Un attendismo pre-elettorale ingiustificato che non apprezzo e che mette in difficoltà molto serie gli amministratori provinciali, i dipendenti delle province e i cittadini che usufruiscono dei servizi!

E' sempre più evidente che le province ridimensionate nei trasferimenti non potranno gestire tutte le funzioni e i servizi fino ad ora in carico Zaia avrebbe dovuto decidere prima delle elezioni quali funzioni trattenere a palazzo Balbi e quali lasciare ancora alle province, oggi ente di secondo livello.

Ma non l'ha fatto e ora molte persone sono in una sorta di limbo: molti dipendenti non sanno dove andranno a lavorare, e alcune categorie di cittadini non sanno se il servizio a loro erogato esisterà ancora dopo la fine dell'anno.

Il riferimento è in particolare ai 300 ragazzi sordi e ciechi che sono assistiti grazie ai fondi provinciali tramite Vi.Assiste. Tali risorse dalla fine dell'anno non ci saranno più. Qui la Regione a mio avviso ha l'obbligo di intervenire!

Altri servizi vivacchiano in uno stato pietoso come ad esempio i servizi per l'impiego che offrono sempre meno servizi per ché senza fondi e senza progettualità non si va da nessuna parte!

Leggi tutti gli articoli su: Costantino Toniolo, Luca Zaia, Flavio Tosi, Province, Ticket

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