Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

TAV/TAC, chiamato in causa Variati esclude danni al patrimonio artistico di Vicenza

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 3 Gennaio 2015 alle 20:53 | 0 commenti

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Sull'Alta Velocità, o TAV, ma sarebbe più giusto parlare di Alta Capacità, o TAC, perchè di vere fermate di veri treni ultraveloci a Vicenza non se ne parla, favole a parte, è sotto un fuoco di accuse, forse sottovalutate nelle previsioni, il plenipotenziario vicentino, quell'Achille  Variati che, dall'alto della sua doppia e totalizzante poltrona di sindaco del capoluogo e di presidente della Provincia di Vicenza, contende la palma di uomo più potente di Vicenza a Gianni Zonin, anche lui sempre più sotto tiro addirittura da parte del confindustriale Il Sole 24 Ore per la Banca dei vicentini, di cui è presidente di lungo corso.

Sempre che voglia contendere col re del vino o con chicchessia  il dem(ocristiano) Achille, uomo di larghi consensi, leader di un centro sinistra senza  la guida volutamente azzoppata del Partito Democratico e con il destro Jacopo Bulgarini d'Elci suo delfino.

Variati è uomo di tutte le stagioni, e di tutte le brezze, come testimoniano i suoi oggettivi inciuci politici con Franzina e Cicero, come pure quelli supposti, in parte riscontrabili ma comunque più preoccupanti, col sistema Maltauro, Gemmo, Sartori e, ora, anche con i precedenti "nemici" degli Amenduni, alias Valbruna da "espropriare" munificamente grazie alla inutile stazione in Fiera.

Ora vedremo se il sindaco di Vicenza e presidente della Provincia è uomo abile, oltre che a domare i venti della base Usa, da lui contestata, prima delle elezioni, ma poi fatta costruire, da primo cittadino, senza reali compensazioni alla città, anche a fronteggiare le tempeste: dal mostruoso Borgo Berga alla "devastante" stazione che il prode "Podestà", come lo definisce il consigliere Michele Dalla Negra, vuole proprio in un luogo ad alto rischio eco-ambientale, legale e ora anche culturale e artistico.

Lui, intanto, in una nota, che pubbichiamo di seguito integralmente, risponde da re delle parole. Tutte da verificare con i fatti.

Pochi ma buoni o, peggio, molti e cattivi?

Quasi quasi viene da rimpiangere il Variati primigenio, quello del mandato degli anni '90, accusato di annunciare tanto e fare nulla...

Il direttoer

 

Comune di Vicenza

Altavelocità, Variati: “Il Comune non permetterà che venga procurato alcun danno al patrimonio artistico della città la cui tutela è unapriorità”

 

"Il Comune non permetterà che venga procurato alcun danno al patrimonio artistico della città la cui tutela è una priorità"
"È ovvio che l'amministrazione comunale non permetterà che il progetto dell'alta velocità, o altre opere, procurino alcun danno a villaValmarana ai Nani e al paesaggio".  Così il sindaco di Vicenza Achille Variati risponde alle polemiche sull'impatto del progetto dell'alta velocità sul patrimonio artistico ed il paesaggio.
"La tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico, ed in particolare dei beni Unesco, sono priorità del Comune come dimostra quanto è stato fatto negli ultimi anni - prosegue il sindaco -. La nostra attenzione è dimostrata anche dall'impegno di Vicenza in prima linea nel direttivo dell'Associazione beni Italiani patrimonio mondiale Unesco di cui si è da poco celebrata l'assemblea dei soci proprio a Vicenza. Daremo puntualmente all'Unesco e al Ministero dei beni culturali tutte le informazioni dettagliate sul progetto sulla base dello studio di fattibilità dell'alta velocità che ci è stato consegnato. Saranno inoltre fatte tutte le verifiche sui progetti delle opere e sui cantieri necessari per realizzarle per avere tutte le garanzie necessarie. Inoltre, l'amministrazione sta studiando le osservazioni migliorative: ci sarà anche la richiesta di messa in sicurezza del terreno franoso su cui sorge villa Valmarana ai Nani che oggi sta provocando alcuni problemi alla villa non essendoci, a conoscenza del Comune, alcun progetto e alcun investimento da parte di alcuno in tal senso".
"In questo momento c'è chi sta inviando a Unesco e Ministero lettere improprie contenenti informazioni distorte sul progetto di altavelocità e sulle opere connesse - dice Variati -. Chi lancia allarmi infondati, spesso ispirati da una visione ideologica, dimostra di non aver voluto nemmeno vedere le carte sull'alta velocità che abbiamo reso disponibili a tutti nel segno della massima trasparenza. E ignora quanto negli ultimi anni è stato fatto dall'amministrazione comunale per tutelare e valorizzare il patrimonio artistico della città, con risorse del Comune, della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona e di altre realtà del territorio. Solo per fare alcuni esempi: la gestione della Basilica Palladiana in due anni dalla riapertura al termine del lungo e delicato restauro ha portato 700.000 visitatori circa, il premio Europa Nostra per la qualità del restauro e l'inserimento della Basilica nella lista dei monumenti nazionali con una legge del Parlamento. E sono stati restaurati e riconsegnati alla città palazzo Chiericati, che ospita esposizioni dedicate al contemporaneo oltre alla pinacoteca, palazzo Cordellina e il tempio di Santa Corona".
"L'attuale studio di fattibilità ora all'attenzione del consiglio comunale potrà essere certamente migliorato - conclude il sindaco -. Per quanto riguarda l'amministrazione comunale, questo studio rappresenta una straordinaria opportunità di sviluppo, di tutela paesaggistica attraverso la ricucitura impensabile fino ad oggi della città con Monte Berico attualmente separati dalla ferrovia e dal traffico, e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini".


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