Quotidiano | Categorie: trasporti

Tav, Variati mette le carte in tavola: "subito in Consiglio comunale"

Di Edoardo Andrein Giovedi 11 Dicembre 2014 alle 13:06 | 0 commenti

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Il sindaco Achille Variati mette le carte sul piatto per il progetto preliminare del Tav, il treno di alta velocità ferroviaria, che dovrebbe passare per la città di Vicenza e dovrebbe vedere la posa delle prime pietre entro il 31 dicembre 2015, per un costo di quasi quattro miliardi di euro complessivi. "Ieri, 10 dicembre, è stata portata in Comune la documentazione - ha detto il sindaco - 138 tavole, un progetto di RFI tecnicamente avanzato, prodotto dopo una condivisione con categorie economiche e Comuni vicini, un'idea per la tratta della Tav condivisa anche dal consiglio comunale il 21 di luglio e il 30 luglio si è firmato il protocollo d'intesa a Roma. Il 29 novembre è stato consegnato a RFI il progetto preliminare, e ieri sono arrivate le carte in Comune".

Tutti i dettagli del Comune di Vicenza sul progetto.

“Una straordinaria, storica ed irripetibile occasione per la città di Vicenza di pilotare, anziché subire, una grande opera, risolvendo nel contempo, alcune annose questioni, e rilanciando la città nel contesto regionale”. Così si è espresso stamane il sindaco Achille Variati, a poche ore dalla discussione in consiglio comunale dello studio di fattibilità inerente il tracciato dell'alta velocità-alta capacità nel territorio di Vicenza, “un progetto – ha sottolineato – di cui si parla dalla metà degli anni '90, quindi da 20 anni”.
Il sindaco ha sottolineato che Vicenza porta a casa tutte le altre richieste sottoscritte nel protocollo d'intesa: “Sarà realizzato un trasporto pubblico competitivo e moderno – ha elencato - con una nuova rete di filobus elettrici, veloci ed ecologici, dalla stazione Fiera, toccando il centro storico, a quella al nuovo tribunale e oltre, fino a piazza Matteotti. La nuova stazione Tribunale, tra lo stadio e l’università, permetterà di sviluppare il trasporto regionale ad alta frequenza e sarà al centro di un vera e propria rete metropolitana con stazioni in tutta la provincia (Sfmr). Con l’interramento dei vecchi binari che scompariranno, ci sarà la ricucitura tra la città e la collina, unendo il verde di Campo Marzo a quello di Monte Berico, Gogna e villa Bedin, recuperando quindi un rapporto fra quartieri divisi dalla realizzazione della ferrovia un secolo e mezzo fa. Aumenterà la sicurezza idrogeologica attraverso la realizzazione di un bypass idraulico per il Retrone, un grande tubo scolmatore che diminuirà il livello di piena del fiume e metterà i quartieri attraversati dal fiume in salvo da alluvioni e allagamenti. La città sarà infine liberata dal traffico di attraversamento grazie alla realizzazione di una nuova viabilità che sfrutterà il bypass idraulico e l’interramento dei binari, e porterà quindi ad aumentare la velocità degli spostamenti”.
Le 138 tavole dello studio sono arrivate ieri in Comune, il quale – così come la Regione - ha ora 30 giorni di tempo per dare l'assenso, eventualmente presentando delle osservazioni. “Ed è per una precisa scelta politica di totale trasparenza – ha dichiarato Variati – che consegno oggi tutte le carte ai consiglieri comunali, ai quali, nella seduta delle 17, integralmente dedicata al tracciato, verrà illustrato il progetto: dopo la mia introduzione, verranno presentati gli aspetti ferroviari e anche quelli relativi alle opere connesse. Dopodiché - ha spiegato il sindaco -, entro il 30 giugno dovrà essere prodotto il progetto definitivo, potendo saltare la fase preliminare, grazie all'accuratezza e alla ricchezza di dati tecnici già contenuti in questo studio di fattibilità. Quindi si andrà verso la valutazione di impatto ambientale e l'ok definitivo del Cipe, per dare avvio ai cantieri entro il 31 dicembre 2015”.
Il sindaco ha quindi ripercorso il lavoro fatto finora: “Dopo aver condiviso con Camera di commercio, associazioni di categoria e i Comuni della tratta Montebello-Grisignano l'idea di far passare l'alta velocità in quadruplicamento della tratta ferroviaria, e dopo il passaggio in consiglio comunale, lo scorso 21 luglio, con l'approvazione di un ordine del giorno che condivideva l'impostazione e mi invitava ad andare avanti verso la firma di un protocollo d'intesa comprensivo delle opere accessorie per Vicenza, firmato a Roma il 30 luglio, in soli quattro mesi, come richiesto dal ministro, malgrado agosto di mezzo, è stato prodotto un avanzato progetto di fattibilità. Tant'è che il 29 novembre i tecnici hanno consegnato a Rete ferroviaria italiana lo studio di fattibilità, che poi Rfi ha inviato a noi e alla Regione Veneto, perchè ci esprimiamo, come previsto dal protocollo d'intesa. E oggi, il giorno dopo aver ricevuto tutto l'incartamento, portiamo lo studio in consiglio comunale. Si tratta di normali tempi europei – ha commentato Variati –, ma per nulla italiani per un progetto di tale valore e complessità, considerato peraltro il contesto in cui ci troviamo, di instabilità politica e di farraginosità tecnico-burocratica”.
Quanto ai costi, il sindaco ha spiegato che il tratto vicentino Montebello-Grisignano di Zocco ha un costo previsto di 2 miliardi 456 milioni di euro, di cui 1.896.000.000 euro necessari per il tratto da Montebello a Vicenza Tribunale, comprensivi dei 192 milioni per le opere connesse. “Rispetto alle progettazioni precedenti – ha precisato Variati -, che prevedevano la galleria sotto Vicenza, questo progetto fa risparmiare circa 650 milioni di euro”.
“Ma a sbloccare il progetto, disegnando un nuovo scenario per l'intera città – ha ribadito Variati -, fu, due anni fa, proprio l'iniziativa congiunta di Camera di commercio, Comune, Provincia e Regione di individuare la stazione in Fiera, considerando che può essere raggiunta in massimo 30 minuti da un bacino di oltre 800 mila abitanti. Una carta che si è rivelata vincente, al punto che si sta pensando di farne una stazione di alto livello ('platinum'): sarà una stazione merci, servirà le linee metropolitane e anche l'alta velocità; avrà 14 binari centralizzati, marciapiedi dell'alta velocità da 400 metri e da 250 metri per le altre linee. In questo modo Vicenza sarà connessa con gli aeroporti internazionali ed in particolare il Marco Polo di Venezia, con l’Italia, l’Europa, il mondo intero”. 


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