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Mozione M5S Vicenza per i comitati di quartiere: "Variati poco coerente"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 10 Settembre 2015 alle 17:39 | 0 commenti

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Nota e a seguire interrogazione comunale del portavoce e consigliere comunale M5S Vicenza Daniele Ferrarin

Il sindaco Variati si "specializza" sempre più a ridicolizzare le lotte dei lavoratori, assemblee dei cittadini, comitati spontanei, organizzazioni "libere" . Lui che della partecipazione  si fa "vanto" a parole, per  smentirsi poco dopo. È' una sua peculiarità: dire una cosa e farne un'altra! Ma il M5S conserva la memoria e quando è necessario mette alla prova la coerenza (poca) del "primo cittadino".

Ecco la mozione con cui avrà , se lo riterrà opportuno, la possibilità di riparare gli errori sin qui fatti da quando governa la città.

Rendere possibile la costituzione dei comitati di quartiere è un atto di vera democrazia partecipativa. Lo stesso sindaco ne  invocava la loro costituzione durante la sua campagna per la rielezione. Sarà' in grado , con i fatti di dare risposte? Alla vigilia di grandi scelte per il futuro di Vicenza sarebbe un atto di grande umiltà rimettere in moto un percorso di "cittadinanza attiva" ora delegato ad organizzazioni private.

Da parte del M5S massima disponibilità, anche operativa, per raggiungere obbiettivi che siano in grado di far maturare la coscienza partecipativa nei cittadini vicentini.

 

Comune di Vicenza Consiglio Comunale

Movimento Cinque Stelle

 

MOZIONE PER L' ISTITUZIONE A VICENZA DEI COMITATI DI QUARTIERE.

Premesso che

 

  • la Democrazia rappresentativa in Italia sta attualmente attraversando una grave di crisi di valori, credibilità, consenso popolare;
  • la sfiducia verso i partiti e, di conseguenza, verso le istituzioni nasce dalla percezione della loro comune inadeguatezza e incapacità nell’affrontare, governare ed orientare i processi decisionali e, quindi, d'intervenire positivamente sulle condizioni materiali di vita delle persone;
  • l'Amministrazione Comunale ha il dovere di mettere in atto tutte quelle iniziative necessarie per ripristinare la fiducia tra cittadini, istituzioni locali e nazionali ristabilendo un rapporto che lo stesso Statuto Comunale prevede;
  • nel programma elettorale 2013 del Sindaco Variati si legge: “Il Tuo Quartiere decide in Assemblea - Idee per una città più unita” http://www.achillevariati.it/idea/il-tuo-quartiere-decide-in-assemblea/
  • il punto programmatico sopracitato non è ancora stato attuato, ma rappresenta una volontà precisa di riportare al centro della discussione poltico-sociale il ruolo dei Cittadini, il loro coinvolgimento nella “gestione della cosa pubblica” per far crescere quella che viene definita “la democrazia diretta”; un percorso, questo da definire nei minimi dettagli e che dovrà trovare attuazione alla scadenza della legislatura con le prossime elezioni comunali;
  • con delibera n. 42 del 25 luglio 2013 il consiglio Comunale ha approvato le “Linee programmatiche di governo” relative al mandato come previsto dall'art.46, comma 3, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267:
  • nella delibera sopracitata è indicato quanto segue “Nei prossimi cinque anni l’obiettivo è di rendere la città una comunità più unita e inclusiva, promuovendo il coinvolgimento e il protagonismo dei cittadini nel processo decisione dell’Amministrazione Comunale grazie ad assemblee, confronti pubblici e l’utilizzo di innovativi strumenti di comunicazione e partecipazione anche tramite l’attuazione del Nuovo Statuto.”
  • è necessario praticare a Vicenza nuove forme di partecipazione, applicando con più precisione e rivedendone il contenuto, quanto previsto dagli art. 13, 14, 15, 16, 17 dello Statuto del Comune di Vicenza ;
  • l'art. 18 del richiamato Statuto, tra l'altro, non trova, applicazione perché si è in assenza completa di Istituti di partecipazione rappresentativi;
  • si ritiene che l'istituzione a Vicenza dei Comitati di quartiere, nel rispetto delle leggi vigenti, possa ripristinare e migliorare la partecipazione di quanti, cittadini attivi, promuovono nel territorio di appartenenza tutte quelle iniziative per incentivare la responsabilità della cittadinanza sulle scelte che la pubblica amministrazione dovrà fare;
  • dovranno essere “organismi” al di fuori delle logiche dei partiti, portatori di istanze dei cittadini del quartiere. L'utilizzo dei moderni mezzi di comunicazione saranno di supporto alla loro attività;
  • il Comune dovrà favorire la costituzione dei Comitati di Quartiere quali organismi per la partecipazione alla vita comune e alla condivisione con l’Amministrazione delle scelte riguardanti il territorio;
  • i comitati di quartiere avranno come scopo quello di migliorare le condizioni di vita del quartiere, stimolando e favorendo ogni forma di attività sociale e costituiranno l’organismo democratico al fine di promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita del Comune e del quartiere stesso, ricercando proposte programmatiche da proporre alla Amministrazione Comunale, individuare e ricercare proposte di soluzione rispetto alle problematiche ed alle esigenze del quartiere e delle persone residenti, accrescere la capacità di interazione sulle scelte e sul funzionamento dell’Amministrazione Comunale, diffondere e consolidare la solidarietà e lo spirito di aggregazione nella Comunità;
  • i Comitati di Quartiere saranno organismi volontari costituiti esclusivamente dai residenti e dai titolari di attività nel quartiere senza alcuna distinzione;
  • ogni Comitato di Quartiere potrà individuare in un Direttivo il proprio organo rappresentativo all’interno del quale il Presidente ha il compito di mantenere i contatti con l’Amministrazione per rappresentare le priorità e le necessità del territorio;
  • la partecipazione ai Comitati di Quartiere dovrà assolutamente libera e volontaria.

 

Tutto ciò premesso,

 

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta a:

  • promuovere tutti gli adempimenti necessari al fine procedere anche a Vicenza alla istituzione dei Comitati di Quartiere;
  • predisporre una proposta complessiva di regolamento con definizione dei confini territoriali, modalità di elezione degli stessi , compiti attribuiti, modalità di elezione e quanto altro necessario per un preciso e regolare funzionamento degli stessi;
  • predisporre tutte le necessarie proposte di modifica dello Statuto;
  • non avvalersi di consulenze esterne retribuite per la predisposizione degli atti conseguenti all'istituzione dei sopra richiamati Comitati.


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