Corsa contro il tempo per assicurare l'estate a Campo Marzo. Dal Pra Caputo: "Ce la faremo"
Lunedi 8 Giugno 2015 alle 12:34 | 1 commenti
Come si dice, quando necessità impone. E bisogna davvero arrivare a uno stato di desolazione così ampio, per lo più con la bella stagione appena iniziata, per parlare di Campo Marzo. Domani in Giunta i problemi del più centrale parco cittadino verranno discussi e trattati. Ma tra gare snobbate, micro criminalità ed esercizi pubblici in sofferenza, si rischia che passi l'estate prima di trovare una soluzione.
Il bando per l'affidamento a un privato della gestione dei chioschi è appena andato deserto ma il consigliere comunale del Partito democratico con delea alla gestione di Campo Marzo, Stefano Dal Pra Caputo, si dice fiducioso. "La settimana prossima sapremo se la trattativa privata per la gestione andrà a buon fine - spiega - altrimenti faremo noi direttamente le iniziative per l'estate". Massimo riserbo sul nome e sulla provenienza del privato, l'unica cosa certa è che, se si trova un accordo, sarebbe per lui la prima volta con il Comune. Una new entry, insomma "con la quale ci sono molti margini di discussione", aggiunge Dal Pra Caputo.
Nel frattempo il piano di rilancio della zona comprende il dialogo con l'Unione Migranti per cercare una mediazione con la parte più "oscura" del popolo di Campo Marzo, quegli spacciatori - visibili a tutti - che imperversano in quella piazza e che, indirettamente, sono anche responsabili della affluenza a singhiozzo dei cittadini. "L'unico sistema per arginare questo fenomeno è quello di insistere e investire negli eventi", commenta il consigliere. In questa direzione rientra anche il dialogo con il Caffè Moresco per un piano di rilancio. "Se verranno fatti i chioschi, il posizionamento sarà sicuramente più centrale rispetto alle volte scorse - conferma Dal Pra Caputo - un modo per permettere che non ci sia concorrenza con il locale".
Meglio tardi che mai, qualcuno potrebbe dire. E intanto l'estate è già iniziata.
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Vogliamo ancora spendere soldi pubblici? Sino al 1980 di chiostri, baracche, angurie, granatine, piadine, i gelati schioppetto ve ne erano a decine, altro che concorrenza, ma con migliaia di persone che frequentavano il Parco c'era guadagno per tutti. Ora, chi arte no xa far; xera botega. Mica può il Comune portare clienti al Moresco. Fate pulizia della marmaglia, e vedrete che le cose funzioneranno con buona pace di tutti e guadagni di pochi. Altrimenti Caro Dal Prà Caputo...lasciaper insufficienza di prove. Mala tempora currunt.