Comitato zona San Giovanni: "la bufala della rotatoria alta sei metri"
Mercoledi 3 Settembre 2014 alle 17:46 | 0 commenti
di Giorgio Sinigaglia (nella foto durante un'assemblea), per il comitato zona San Giovanni
Ritengo indispensabile chiarire una volta per tutte che il progetto Autostrade prima, e ANAS poi, mai ha previsto una rotatoria alta sei metri su piano campagna e che questa si trova progettata a livello della attuale SP 46 (leggi qui la posizione delle categorie economiche sul nuovo viadotto alle Maddalene ndr), purtroppo questa falsa notizia ha generato pregiudizi verso una soluzione che non solo è di minor costo ma garantisce le attività presenti.
Comprendiamo le preoccupazioni dei commercianti ed imprenditori e per questo abbiamo offerto al Comune alcune soluzioni che qualificano questa parte importante di Maddalene. La prima considerazione commerciale è aumentare lo spazio del parcheggio della Birreria visto che quello attuale si trasformerà in accesso alla rotatoria: da 7000mq a oltre 10000 mq. La seconda è creare un'area di servizio (rifornimento per auto benzina-gas, lavaggio ecc. ) e un ampio parcheggio di interscambio mezzo privato - pubblico (passano per Maddalene tutti i servizi FTV Schio- Thiene- Asiago e i servizi AIM di Costabissara - Motta ). Maddalene in questo modo sarà attraversata non più da traffico di attraversamento ma da una via rapida e veloce di trasporto pubblico che collega Maddalene al centro storico-e stazione.
La tangenziale a raso sulla provinciale Pasubio metterà in luce i servizi sia a destra sia a sinistra dell'area sia per chi si immette nella nuova tangenziale sia per coloro che proseguono per il centro di Maddalene e il collocamento degli stessi in controviale ne agevolererà la fruibilità , mentre il viadotto passerebbe sopra le attività commerciali impedendone la visibilità almeno a tutti coloro che si immetteranno nella nuova tangenziale che dovrebbero essere molti considerato che l'opera viene eseguita proprio per spostare il traffico di attraversamento di Maddalene. Non vi sarebbe emarginazione per questa area ma una implementazione delle possibilità commerciali divenendo un importante punto di interscambio, chi si immagina poi situazioni di blocco viario , probabilmente non conosce correttamente la fruibilità delle rotatorie che essendo a più corsie garantiscono, anche in caso di blocco di una comunque la transitabilità . In ordine ai costi sicuramente la rotatoria costa un quinto della sovrapasso al netto degli indennizzi comunque dovuti.
Non bastano nuove architetture a sostituire gli impatti, sempre questi sono mitigazioni di qualche cosa di per se invasivo. La progettazione deve essere complessivamente e a priori rispettosa dell’ambiente come le normative europee richiedono.
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