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Cicli Liotto per vigili: determine arrivate da Caporrino non da Rosini, resta qualche dubbio

Di Pietro Rossi Lunedi 29 Giugno 2015 alle 02:26 | 0 commenti

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Nero su bianco, depositate nel fortino di Soccorso Soccorsetto le determine da noi ripetutamente chieste sono infine arrivate, come da noi stessi anticipato. Nessun mistero, solo degli atti, riguardanti l'acquisto delle bici della Polizia Locale, che nell'ambito di una politica di trasparenza - rispettata grazie all'intervento del segretario generale del Comune di Vicenza Antonio Caporrinno, auspice, abbiamo motivo di credere, il sindaco Achille Variati, sono state inviate al nostro giornale.

Rimane una domanda: perché quell'unico preventivo richiesto alla Cicli Liotto Gino e figli, che dalle determine del Provedditorato, regolarmente presenti sul sito del Comune e, comunque rapidamente forniteci dalla sua dirigente, Alessandra Pretto, risulta anche fornitrice nel tempo di un kit di 20 borse ed accessori per le le MTB made in Liotto.

La determina non è pubblica (non si trova, come dovrebbe, nel sito del Comune) ma è stata custodita dal Comando dei Vigili e porta il numero 49639 con data 16 settembre 2008. Il documento riguarda un impegno di acquisto di otto bici personalizzate per la Polizia Locale da utilizzare, in particolare, per "garantire un'idonea sorveglianza a Campo Marzo e aree adiacenti". Non sono state gli unici cicli acquistati per lo scopo in questi sette anni. L'anno successivo, nel 2009, un'altra delibera provvede all'acquisto di altre sei biciclette, un'operazione che rientra nel progetto "Notti Tranquille", voluto e in parte finanziato dalla Regione Veneto e approvato dal consiglio Comunale nel 2008. La prima tornata di biciclette, quelle del settembre 2006, non rientravano però in questo conto spese ma nel bilancio di previsione e nel successivo Piano Esecutivo di Gestione firmato dall'allora commissario straordinario del Comune di Vicenza (Hüllweck si era dimesso per tentate fortuna in Parlamento) Vincenza Madonna.
Il capo della Polizia Locale, Cristiano Rosini, non si fa scappare l'attimo e nell'ambito piano amministrativo per i mesi di luglio, agosto e settembre dedicato alla sorveglianza dell'allora Campo Marzo già maturo con il suo degrado, ma non ancora ai livelli attuali, chiede al Comune di impegnarsi per comprare le mountain bike. Il progetto prevede un impegno, da parte degli agenti, in forma aggiuntiva rispetto al normale orario di servizio.
Il Comune approva. E lo fa sulla base di un preventivo arrivato dall'unica ditta interpellata: la Cicli Liotto Gino e Figli, la quale presenta un conto di 6000 euro tutto incluso. La cifra non è tale da richiedere una gara. Ma la domanda che rimane è: perché proprio la Liotto e perché solo a loro? Se l'acquisto dei successivi sei cicli è stato commissionato alla stessa azienda per "garantire la continuità", come si legge nella successiva determina - il che appare giustificato - non si spiega però la scelta iniziale. Può essere che non ci sia niente di strano. Semplicemente il coinvolgimento di un'azienda del territorio, ma c'è un particolare che stona. Quel particolare è emerso pochi giorni fa e riguarda il trasferimento di un'agente, Federico Ponzio, da un ufficio all'altro del comparto dei Vigili. Le indiscrezioni raccolte parlano di un'operazione, quella del trasferimento, legata proprio all'acquisto delle bici con modalità non chiarissime come da noi suppsoto e poi svelato grazie alle risposte di Caporrino e non di Rosini. Perché? Per il semplice fatto che l'agente in questione è il coniuge della contitolare e rappresentante legale della Cicli Lotto Gino e Figli Snc, Luigina Liotto Il Comando dei Vigili fa sapere che lo spostamento, per giunta di un rappresentante della Rsu in quota Cisl, è frutto di una procedura normale, ma le voci di un collegamento tra i due fatti persistono. Che siano chiacchiere di corridoio o meno per ora non è dato sapere. Sono solo i fatti a parlare. E i fatti, scritti su quella determina protocollata, parlano di una trattativa diretta con un unico interlocutore per quelle bici acquistate per contenere il degrado di una delle zone attualmente più a rischio della città.

A prezzi che stiamo verficando e che speriamo non confermino altri tipi di mini (e in quel caso più mortificante) degrado... 

P.S.: a proposito, 8 bici acquistate a settembre 2008 e altre 6 a ottobre 2009 fanno un totale di 14 biciclette per cui sono state acquistate poi 20 borse che, a coppie, equipaggiano solo 10 biciclette... come quella della foto.

Mah. Se vedete in giro agenti con bici ma senza borse, segnalatecelo: evidentemente sono tra quelli discriminati...


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