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Ciambetti: rivedere con norme severe il regolamento dei campi nomadi a Vicenza

Di Citizen Writers Domenica 29 Marzo 2015 alle 20:49 | 2 commenti

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Roberto Ciambetti, assessore regionale agli enti locali

Anche per Vicenza credo sia ora di rivedere il Regolamento del campo sosta nomadi con norme molto precise e rigorose. E' impensabile fornire una serie di servizi e non avere in cambio comportamenti e atteggiamenti rispettosi delle norme del vivere civile. E’ una cosa che ripeto e dico a tutti i sindaci che mi chiedono cosa fare per assicurare maggiore sicurezza ai loro cittadini davanti a una sequenza di episodi in cui è facile leggere tecniche e obiettivi tipici dei nomadi.

Chi pretende sia applicata la legge che prevede campi sosta per nomadi, deve anche rispettare tutte le altre leggi che regolano la civile convivenza. In via Cricoli a Vicenza, ad esempio, si parla del distributore di metano, prossimo al campo nomadi, sostanzialmente in ostaggio e vittima di continue provocazioni, furti, danneggiamenti. Nello scorso febbraio tre nomadi, tra cui un minorenne,  residenti nel campo di viale Cricoli hanno aggredito una anziana, gettandola a terra e ferendola, per rubarle 15 €.  Mi fermo qui, ma l’elenco dei fatti è ben lungo. La misura è colma e bisogna dare un segnale: chi sgarra paga. Così non basta far sottoscrivere contratti con le Aim per le forniture dei servizi, bisogna pagarle quelle fatture come bisogna saldare gli eventuali arretrati, né più, né meno, di quanto accade in tanti condomini della città. E chi non paga e non è in regola? E chi usa il campo sosta come base per razzie e reati predatori? Ecco, qui deve scattare il nuovo regolamento. Già quello entrato in vigore nel 2006 prevedeva la possibilità da parte dell’amministrazione della revoca della concessione e l’allontanamento  ‘anche nel caso in cui l’utente dell’area rechi turbative e tensioni di particolare gravità sia all’interno dell’area di sosta, sia nei confronti del vicinato o nei rapporti con la cittadinanza, su segnalazione del Comando di Polizia Municipale’. Ora bisogna applicare alla lettera quella norma e rafforzarla, prevedendo controlli sistematici a sorpresa: chi vive nel campo di via Cricoli deve sapere che non ammetteremo coperture e protezione a chi si macchia di reati ma nemmeno più connivenze e complicità.   So bene che questa richiesta d’aggiornamento delle norme solleverà polemiche, ma la sicurezza è un bene comune imprescindibile, e il rispetto delle leggi è la condicio sine qua non per poter godere di servizi assistenza garantiti dalla comunità. L’essere Rom e Sinti non può essere sinonimo di impunità né si può sventolare una presunta e sedicente condizione di povertà e pretendere servizi e spazi, richiesta che agli occhi dei cittadini onesti appare essere una sorta di provocazione. Occorre dare dall’amministrazione e dall’intero Consiglio comunale un segnale forte e chiaro: rivediamo il regolamento dei campi sosta nomadi con regole chiare e poi facciamole applicare queste regole, attraverso controlli sistematici prendendo i provvedimenti conseguenti.  Lo dice il buon senso, lo pretendono i cittadini onesti: credo che il Consiglio comunale debba farsi carico di questa problematica, a dimostrazione che c’è una intera città dietro la richiesta di comportamenti corretti e di giustizia. Una città che inizia a stancarsi di vandalismi, furti e violenza.

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Commenti

Inviato Lunedi 30 Marzo 2015 alle 07:58

Sembra che Ciambetti continui a tergiversare sulla sua disinformazione. I rom di cui parla non sono praticamente residenti nel ghetto sinti di Viale Cricoli, e questo da quando e` stato risistemato. Il ghetto raccoglie solo sinti.
Inviato Lunedi 30 Marzo 2015 alle 23:58

Sono un cittadino onesto di Vicenza e dico che Ciambetti non mi rappresenta, nè lui nè i suoi amici e sodali di Forza Nuova e Casa Pound. Parli solo per sè e per quelli che l'hanno votato. Pensasse agli affari del suo assessorato che non sa tenere a bada truffatori, estorsori e profittatori di soldi pubblici, con modalità in cui "è facile leggere tecniche e obiettivi tipici" dei leghisti e dei loro amici di grepppia. Pensasse, ad esempio, alle condizioni disumane in cui vivono i Sinti di Sandrigo, suo comune natale, dei quali se ne frega ampiamente nonostante siano costretti a condizioni vergognose. Se c'è una cosa di cui ci si deve stancare sono i seminatori d'odio in camicia bianca come lui. Siete voi leghisti che volete la segregazione dei Sinti e dei Rom, anche se purtroppo i vostri colleghi pidisti non fanno nulla per invertire la logica dei campi riservati a queste minoranze. Perfino i sedicenti comunisti di Rifondazione hanno accettato la logica del campo "per Sinti" e non hanno fatto nulla per rifiutare davvero il ghetto, rimodernato ma sempre ghetto. I Sinti non volevano e non vogliono vivere nei campi ma quando propongono soluzioni alternative fate muro e non offrite altre soluzioni se non la ghettizzazione. Variati non ha avuto il coraggio di fare come Cacciari qualche anno fa a Mestre. Li tenete nei ghetti e nel disprezzo sociale e poi vi lamentate se tentano di sopravvivere in qualche modo. Il regolamento comunale lo ha fatto la giunta Hullweck, l'assessore leghista Piazza, la sua collaboratrice illuminata dottoressa Piera Moro. Quelli che a suo tempo votarono contro ora l'hanno fatto proprio ma i problemi restano e nulla fanno veramente per risolverli. Se poi ci mettiamo anche gli pseudo-giornalisti del Giornale di Vicenza che scrivono il falso sapendo di mentire, si capisce che ognuno regge il gioco all'altro. Risultato: discriminazione e incremento dell'odio sociale. Complimenti!
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