Quotidiano | Categorie: Politica

Centro ippico di Caldogno, M5S firma con cittadini diffida ai consiglieri comunali

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 28 Luglio 2015 alle 23:59 | 2 commenti

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Nota del senatore Enrico Cappelletti, del neo consigliere regionale Simone Scarabel e degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Caldogno e Vicenza

Da tempo il Movimento 5 Stelle ha messo nel mirino la mancanza di trasparenza dell'amministrazione comunale di Caldogno. Il progetto del centro ippico Equus Dome ne è un esempio. Venendo ai fatti di attualità, questo progetto che ha un iter piuttosto tortuoso per varie motivazioni che avremo modo di approfondire nei prossimi mesi, è arrivato alla delibera di giunta comunale del 6 giugno 2015.

Tale delibera approva la documentazione necessaria per presentare la domanda di deroga SAU (superficie agricola utilizzata) alla Regione. E' stato convocato per lunedì 27/07/2015 il consiglio comunale che doveva ratificare tale delibera.

Alcuni cittadini di Caldogno, recentemente costituitisi in un gruppo che si ispira al Movimento 5 Stelle,  hanno quindi analizzato i documenti disponibili sul tema, evidenziando subito come non sussistano i requisiti minimi per dichiarare il progetto di interesse pubblico sovracomunale.  Gli stessi cittadini hanno evidenziato anche come manchino i requisiti per richiedere la deroga SAU necessaria per realizzare l'opera. La richiesta di ammissione della domanda di deroga SAU ha infatti come condizione la presentazione della VAS (valutazione ambientale Strategica) con i suoi allegati. Il comune sostiene che siccome la regione ha deliberato che il progetto è esente dall'obbligo della VAS questa non sia necessaria. Infatti, nonostante non si sia d'accordo con la regione su questa valutazione, è vero che la regione ha deciso in tal senso ma la stessa VAS è obbligatoria per la richiesta di deroga SAU.  La questione sembra contraddittoria ma è come, per parlare in termini comprensibili a tutti e non solo agli addetti ai lavori, se un automobilista, poichè provvisto di autorizzazione alla guida fornita dall'ente preposto, credesse di essere autorizzato a portare la macchina in piazza dei Signori, zona interdetta al traffico. Ci stupisce (ma anche no) che l'amministrazione di Caldogno non abbia chiaro il concetto. 
Questi, in sintesi, i punti salienti di questo consiglio comunale.
Vista la situazione si è ritenuto opportuno esercitare uno strumento previsto dalla legge che è la diffida ai consiglieri comunali di approvare tale delibera, informandoli delle palesi contraddizioni che questa conteneva, nel loro stesso interesse oltre che a quello sovraordinato dei cittadini di Caldogno. 
Spesso infatti gli amministratori di maggioranza si dimenticano di essere dipendenti dei loro cittadini e di dover agire per il loro bene comune. 
Questo concetto invece non sfugge mai al Movimento 5 Stelle. Ci risulta ridicola la minaccia fatta dal sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro ieri sera in Consiglio di ricorrere alle vie legali contro i firmatari della diffida. E' infatti chiaro che la diffida vuole tutelare da errori e mettere l'attenzione sui punti critici. I consiglieri comunali hanno il dovere di amministrare bene e controllare quanto esposto. Per la cronaca, hanno comunque votato per la ratifica della delibera di giunta. E quindi si aprono ora le fasi successive per la difesa del territorio e del bene comune dei caldognesi. 
In allegato la copia della diffida.


Commenti

Inviato Mercoledi 29 Luglio 2015 alle 15:08

prendo atto della capacità di questo movimento di interpretare a proprio uso e consumo (e a scopi puramente elettorali e di visibilità) un progetto di rilevanza nazionale. Un progetto che porterà benefici evidenti al territorio e alle comunità, servizi e occasione di crescita nel rispetto dell'ambiente. Un progetto che ci viene invidiato da tutti, e che in un altro comune aveva ottenuto il sostegno di tutte le forze politiche e nessuna critica da parte delle associazioni di tutela del territorio ed ambiente.Un progetto che fa emergere il comune di Caldogno a livello regionale e come capitale della equitazione veneta e nazionale. Un progetto che la commissione tecnica regionale per la VAS ( valutazione ambientale strategica ) ha ritenuto non sia necessaria la sua applicazione, in quanto non ha impatto negativo sul territorio ed ambiente. Sei anni di delibere del Comune , della Regione, della Provincia, nel pieno rispetto ed interpretazione attenta delle norme. un progetto che verrà sottoposto alla valutazione di impatto ambientale ( nemmeno alla caserma Dal DIn è stata sottoposta alla VIA... ). Fate pure, noi lavoriamo per scelte concrete ed utili per i cittadini, le chiacchiere e propagande elettorali le lasciamo ai Senatori e Consiglieri regionali che invece di occuparsi di temi seri ed importanti per i cittadini, hanno tempo di criticare scelte e progetti che nemmeno conoscono e mai hanno voluto verificare e capire.
Inviato Giovedi 30 Luglio 2015 alle 20:56

guardi Marcello di chiacchiere ne sentiamo tante, alla fine saranno i fatti a parlare.
il Movimento non ha nulla in contrario alle cose fatte nel rispetto della legge, quindi se tutto è a posto stia sereno che gli slogan e le battute da campagna elettorale li usa solo lei per il momento.
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