Campagnolo, sospesa procedura di mobilità: "ma presidio prosegue". Tappa di solidarietà e appello ai campioni Sella e Nibali
Mercoledi 4 Febbraio 2015 alle 12:53 | 1 commenti
Vicenza, 02 febbraio 2015
Spett.li Presidenti dei Gruppi ciclistici vicentini
spett.li soci
loro sedi
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OGGETTO: Â Â DOMENICA 15 febbraio 2015 - VICENZA CITTA' DELLA BICICLETTA
                     INVITO A MINI TAPPA CICLISTICA DI SOLIDARIETA' IN DIFESA DEL LAVORO               ÂÂ
Caro Presidente
carissimi soci
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Avrete sicuramente avuto notizia della decisione della ditta Campagnolo di Vicenza di aprire una procedura per il licenziamento di 68 dipendenti, come conseguenza del progetto di trasferimento in Romania di parte delle attività produttive e logistica.
Tale questione pone ovviamente un problema diretto e concreto, che riguarda il lavoro e l'occupazione nello stabilimento vicentino e quindi il destino di quelle lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie. Per altro in un'azienda che ha i bilanci in attivo.
Certamente sono molti i casi di licenziamenti negli ultimi anni, frutto della crisi ma anche di scelte industriali sbagliate, di delocalizzazioni, mancati investimenti ecc. Questo rende ancora più grave la situazione di quelle persone che perdono il lavoro e rischiano poi di non trovarlo più.
Proprio per questo riteniamo che questa vicenda abbia anche una valenza sociale e simbolica che va ben oltre i confini dello stabilimento e del solo rapporto tra lavoratori e impresa.
Innanzi tutto rischia di essere una pericolosa scorciatoia la scelta di liberarsi di persone che lavorano anche da diversi anni, come se fossero cose vecchie da buttare in nome di non si sa quale risparmio si costi, perdendo con esse anche un prezioso patrimonio di competenze e professionalità che è la vera ricchezza di un'azienda.
Inoltre, la Campagnolo, nata oltre 80 anni fa, si è sviluppata ed è diventata un marchio di successo del Made in Italy, non solo grazie all'intelligenza e alla capacità dei suoi fondatori ma anche grazie a un territorio fatto di istituzioni, scuole, comunità locale che ha saputo fornire servizi e soprattutto mani, intelligenze, professionalità dei tanti lavoratori, tecnici e dirigenti che hanno lavorato e tutt'ora lavorano in quell'azienda.
Ma un territorio che ha messo a disposizione anche la passione e l'orgoglio dei tantissimi ciclisti; una passione che ha permesso all'azienda e al marchio di diventare grandi.
Per questo l'azienda ha anche una responsabilità sociale verso il territorio che la ospita anche come difesa di quel “Made in Italy†che non può essere una finzione, ma un reale fattore distintivo in un mercato globalizzato.
L'esito di questa vertenza, con le sue possibili conseguenze, non è ancora definito; per questo come rappresentanti sindacali, insieme ai lavoratori tutti, siamo impegnati a fermare questo progetto di delocalizzazione sbagliata che, così come è stata spiegata, sembra un puro strumento per ridurre i costi a danno dei lavoratori.
Chiediamo alla Direzione aziendale di ritirare i licenziamenti e di ridefinire un piano industriale che garantisca gli investimenti e le produzioni nello stabilimento di Vicenza.
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A sostegno di questi obbiettivi ed in difesa di un autentico Made in Italy, delle produzioni e dell'occupazione nella nostra Provincia;
INVITIAMO TUTTI I GRUPPI CICLISTICI CON I LORO COLORI SOCIALI E ANCHE TUTTI I CITTADINI A PARTECIPARE A UNA:
MINI TAPPA CICLISTICA
DOMENICA 15 Febbraio 2015
L'iniziativa ha ovviamente il il significato di richiamare alla responsabilità dell'impresa verso il territorio e la necessità di dare un esito diverso e positivo a questa vicenda ma vuole essere anche il segno di una vicinanza e solidarietà ai lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, ma più in generale ai tanti nostri giovani e alle tante donne e uomini vicentini che si trovano già in questa situazione.
I rappresentanti sindacali aziendali
Le Organizzazioni sindacali FIOM CGIL – FIM CISL
Le lavoratrici e i lavoratori della Campagnolo
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