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Attività culturali estive a Vicenza, Bulgarini: quest'anno abbiamo scelto la modalità del bando. Ecco i vincitori

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 14 Giugno 2016 alle 10:46 | 0 commenti

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Comune di Vicenza
Questa mattina il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci ha presentato i progetti vincitori del bando per la concessione di contributi economici a sostegno delle attività artistico-culturali e ricreative da realizzarsi in vari contesti urbani della città (Campo Marzo, Giardino Salvi, Chiostro di Santa Corona, piazze e altri luoghi del centro storico e dei quartieri) nel corso dell'estate 2016. Erano presenti i rappresentanti del Coro Giovanile di Thiene, Ensemble Vicenza Teatro, Guide Turistiche Autorizzate di Vicenza, Itinerari letterari, La Piccionaia, Naturalis Labor, Società del Quartetto, Società Generale di Mutuo Soccorso, Theama Teatro, Trait d'Union, UBIK, Unione immigrati di Vicenza.

“Per l'organizzazione di eventi da inserire nel calendario “L'estate a Vicenza”, quest'anno abbiamo scelto la modalità del bando che ci ha permesso di valutare una serie di proposte e apprezzarne il valore con maggiore trasparenza e universalità della partecipazione – ha spiegato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci –. Un'altra novità di quest'anno è stata la suddivisione dei progetti, per i quali sono stati stanziati 86 mila euro, in sette ambiti, tre dei quali relativi a Campo Marzo, tra iniziative musicali (20 mila euro), letterarie (10 mila) e altre iniziative culturali (10 mila). Gli altri sei ambiti comprendevano, invece, il Giardino Salvi, dove saranno previste attività per bambini e famiglie (6 mila euro), il chiostro di santa Corona con il cinema all'aperto (5 mila euro), i quartieri, ovvero le ex circoscrizioni, con attività varie (20 mila euro) e gli altri spazi del centro storico ancora con attività varie (15 mila euro)”. “Proprio nei quartieri abbiamo pensato di introdurre una nuova logica – ha aggiunto Bulgarini –: anziché proporre attività auto prodotte dai quartieri, abbiamo deciso di premiare gli eventi di un certo livello proposti da professionisti della cultura. In questo modo andremo alla scoperta di luoghi nascosti della nostra città per valorizzarli, ampliando l'offerta culturale e affiancandola alle iniziative tradizionalmente proposte in centro storico”.
Entro il termine del 19 maggio sono 28 i soggetti che hanno partecipato al bando presentando 41 eventi da realizzarsi nel periodo di tempo dal 21 giugno al 21 settembre.
L'obiettivo del concorso era quello di proporre un programma di manifestazioni, a integrazione della rassegna “L'estate a Vicenza”, rivolto a un pubblico vasto ed eterogeneo sia dal punto di vista anagrafico che culturale (dai giovani ai meno giovani, dalla platea di bambini e famiglie fino a ricomprendere sia i più esigenti culturalmente che chi ama il semplice svago).
Ogni interessato poteva presentare fino a tre progetti, ovvero massimo una proposta per i tre ambiti indicati, fra luoghi, generi e tipologie (musica, iniziative letterarie e altre iniziative culturali, attività per bambini e famiglie, cinema all'aperto, attività nei quartieri e negli spazi del centro storico).  
Campo Marzo
Entrando nel vivo, per le iniziative musicali di Campo Marzo è stato premiato il progetto di Trait d’Union che, con il “Vicenza World Music Live”, ripropone il tema stimolante dell’identificazione e del confronto fra culture, attraverso cinque appuntamenti con la musica e la danza dall’Europa e dal mondo. Si inizia il 13 luglio con la Burdon Folk Band, dall’Ucraina e si termina un mese dopo con i popolarissimi King Naat Veliov & the Original Kocani Orkestar, passando per il ballo folk franco-irlandese dei Rolling Around, quindi, gli irlandesi doc John Mc Sherry & Ulaid e, infine, gli italo-sudamericani del Follo Mior che si ispirano al forrò brasiliano. Si annuncia suggestivo l’evento proposto dal Coro giovanile di Thiene con l’orchestra giovanile di Breganze, voci soliste e voce recitante: una speciale commissione musicale affidata al compositore gallese Karl Jenkins, dal titolo “The Armed Man: A Mass for Peace” ha ricreato un grande affresco sui fili comuni che nel bene e nel male collegano il far la guerra in tutte le latitudini e le culture del mondo, per confluire nell’unica speranza unificante che non può che essere quella della pace.A queste iniziative si aggiunge la “Festa dei popoli” organizzata a settembre dall’Unione immigrati di Vicenza nella bellissima formula pensata per bambini e adulti che prevede allestimenti con oggetti dell’artigianato tradizionale, degustazioni di cibi etnici e poi musica e ballo in libertà.  
Giardino Salvi
Al Giardino Salvi torna, per il quarto anno, l'ormai collaudato “Giardino di Alice”, coordinato da Ensemble Teatro, capofila delle varie compagnie teatrali vicentine che da sempre si occupano del pubblico dei bimbi e delle famiglie: Theama Teatro, Glossa Teatro e La Piccionaia Centro di Produzione. Le “Storie Meravigliose al Giardino Salvi” sono diventate in pochi anni un appuntamento tradizionale che valorizza uno dei cuori verdi della città. E’ così che, entrando nel giardino, trasformato per l’occasione in teatro a cielo aperto, i bambini e le famiglie possono esplorare i mondi dei sogni e dei racconti, popolati di personaggi fantastici e piccoli eroi, per coltivare il senso dello stupore. Il tutto dal 3 luglio al 12 settembre per dodici domeniche (sempre alle 18, con la possibilità, in caso di pioggia, di accedere allo Spazio Bixio). A questo si aggiunge un piccolo progetto del Coro Giovanile di Thiene con una versione particolare del “Flauto magico” di Mozart.
Centro storico
In centro storico, oltre al “Cinema sotto le Stelle” della Società Generale di Mutuo Soccorso, dal 26 giugno al 4 settembre con 71 serate in programma, le proposte saranno veramente tante, fra vecchie e nuove idee, pensate e realizzate da “Itinerari letterari”, Società del Quartetto (OpeNights), Naturalis Labor (“Notte della Danza”), Theama (una rinnovata idea dei “salotti urbani”), La Piccionaia (con la formula di “Silent Play”) ma anche dall’associazione Guide Turistiche (per una Vicenza – e la Basilica in particolare - che si riscopre in modo inaspettato) e infine da Ubik, capace di un allestimento a Palazzo Chiericati in dedica al genio di Hieronymus Bosch (morto nel 1516, giusto cinque secoli fa). Innanzitutto per quanto riguarda la musica, l'8 luglio si riparte con la Società del Quartetto e le sue “OpeNights”, ovvero nove incontri dallo stile volutamente informale ospitati in due eleganti “location” all'aperto nel cuore di Vicenza: il giardino del Teatro Olimpico e il cortile di Palazzo Leoni Montanari. Con la formula “musica & drink” (come nei locali, nel biglietto d’ingresso è compresa una consumazione), la musica fa da padrona, secondo temi ben specifici, spaziando dallo storico swing made in Italy (Natalino Otto, Alberto Rabagliati, Fred Buscaglione) alle gitanerie flamenco, dal jazz d’eccellenza di Miles Davis e Duke Ellington al pop infinito dei Beatles, entrando sia dalla porta del jazz che da quella della raffinatezza classica, quindi la bossa nova di Jobim e la canzone d'autore italiana (Bindi, Endrigo, De Andrè e soprattutto Luigi Tenco). Dalla musica sarà un tutt’uno passare alla notte piena di danza, in programma sabato 9 luglio, immaginata da Luciano Padovani con la compagnia Naturalis Labor: una Vicenza che si muove a ritmi diversi da Palazzo Chiericati a Palazzo Trissino, a Santa Corona, passando per la Basilica Palladiana, la Loggia del Capitaniato e corso Palladio. Invece, con “Silent Play. Itinerari d’estate in città” a cura di Carlo Presotto, Paola Rossi e Matteo Balbo per La Piccionaia, si torna ancora una volta al “teatro fuori dal teatro”, con cui trasformare prima i luoghi e poi gli stessi spettatori in pieni protagonisti. Si tratta di sei itinerari-performance, tra cui il nuovissimo radio-walkshow “Il teatro nascosto”, che integra la drammaturgia con interventi dal vivo: una conversazione itinerante con performing media nell’area dell’ex Teatro Berga per un percorso imprevisto all'insegna della rigenerazione urbana, a scoprire il "lato B" del centro storico di Vicenza. E ancora, fra le novità un percorso fra “Le voci della Basilica” anche in lingua inglese, per coinvolgere il turismo internazionale e per far da ponte con il progetto "Vicenza, tutta un'altra storia", presentato a sua volta dall'associazione Guide Turistiche Autorizzate. In questo caso, si tratta di una serie di visite guidate attraverso il centro storico della città - in tutto una ventina di appuntamenti - da proporre ai residenti e ai turisti nel corso dei tre mesi estivi. Il programma è articolato in due filoni distinti: da un lato un pacchetto di itinerari guidati per riscoprire luoghi e tematiche abitualmente poco frequentate; dall'altro un calendario di visite guidate alla Basilica Palladiana per conoscere in modo approfondito uno dei simboli della città del Palladio. Tra le visite guidate in programma ci sono: "Vicenza scomparsa", dedicata alla storia e alle vicende di monumenti che oggi non esistono più (chiese, oratori, palazzi, teatri), per capire come la città si è evoluta e modificata attraverso guerre, scelte politiche, mutamenti sociali, evoluzioni del gusto e delle correnti artistiche; "Il Giovane Palladio", che porta a riscoprire il contesto urbanistico, culturale e sociale in cui è cresciuto il giovane Andrea nella prima metà del Cinquecento, in un momento assolutamente decisivo per la storia della città; "Vicenza nella Grande Guerra" che, in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, approfondisce il ruolo di straordinaria importanza giocato da Vicenza nel corso del conflitto, tra caserme, movimenti di truppe e case del soldato. Come si accennava, accanto alle visite tematiche, che avranno una cadenza quindicinale, ci sarà un calendario di visite guidate alla Basilica Palladiana che, a partire dal 3 luglio, coprirà tutti i fine settimana dell'estate. Ogni domenica, nel tardo pomeriggio (indicativamente attorno alle 18,30) una visita illustrerà nel dettaglio la storia e le caratteristiche del monumento, dal piano terra fino alla terrazza, con un'attenzione particolare per il grande salone del piano nobile, valorizzando così la riapertura dopo tanti anni, di uno spazio davvero suggestivo.
E’ particolarissimo il viaggio nel surreale mondo di Bosch, che viene proposto al Chiericati attraverso una video installazione curata dall’associazione UBIK, già specializzata in opere digitali interattive ed immersive, con cui avvicinare in modo semplice e coinvolgente un pubblico eterogeneo al mondo dell’arte, se possibile coniugando tradizione e innovazione. Motore d’ispirazione dell’idea è l’opera di Hieronymus Bosch il “Giardino delle Delizie”, trittico raffigurante la Creazione del mondo nell’affascinante scenario dell’artista fiammingo.
 L’installazione video propone un viaggio esplorativo all’interno di una videoproiezione del quadro a grandezza naturale, alla scoperta di questo capolavoro nei suoi innumerevoli e meravigliosi dettagli.
 L’installazione sarà corredata da un sound design creato appositamente per seguire l’esplorazione dell’opera con un tappeto sonoro dato da musiche dell’epoca, rumori e scenari letterari con voci narranti, in modo da guidare in modo quasi “teatrale” l’esperienza immersiva.
Sono due i percorsi, articolati in sei appuntamenti lungo le contrade del centro storico, proposti dall'associazione culturale Itinerari letterari per promuovere la lettura, la storia letteraria e la conoscenza dei siti di pregio culturale della città. Il primo, dal titolo “Parole a fior d’acqua”, si addentrerà nel rione di San Marco, toccando i limitrofi quartieri, i cui destini sono sempre stati legati al Bacchiglione. Accompagnati da grandi autori come Meneghello e Barolini, il pubblico incontrerà figure storiche e inaspettate creature fantastiche che vivono tra le sponde dei fiumi. A trent’anni dalla scomparsa di Goffredo Parise, il secondo itinerario, denominato “Il libro dalla copertina rossa”, sarà dedicato al capolavoro “Il Prete bello”, primo best-seller dell’editoria moderna. Al pubblico saranno rivelati il volto dei personaggi, le scabrose vicende e le ambientazioni del romanzo, seguendo un perimetro dalle tinte scarlatte nel cuore del centro storico, tra piazza dei Signori, chiesa dei Carmini e piazza Duomo. Il pubblico sarà condotto da informazioni e suggestioni di carattere storico-letterario a cura di Giulia Basso (studiosa di teoria letteraria e ideatrice del progetto) e da letture e performance itineranti, eseguite da Stefania Carlesso e Martina Pittarello, attrici provenienti da realtà teatrali di rilievo. Con una rinnovata idea dei “Salotti urbani” Theama intende valorizzare vari luoghi della città, permettendo a cittadini, e non solo, di usufruire di spazi privati e pubblici poco conosciuti o normalmente inaccessibili, e offrendo una proposta culturale combinata tra arti, stili, sinergie e soggetti diversi, in grado di restituire il gusto e  lo spirito della “bella Vicenza”, facendo parlare l’anima dei luoghi che la compongono, che l’hanno creata e formata, e riflettendo l’anima di chi ci ha vissuto e ci vive. Si comincia il 5 luglio con “L’Iliade” a Palazzo Angaran Vaccari, in contra' San Marco. Seguono “Le maschere dell’essere” al Museo Diocesano e Palazzo Vescovile, martedì 12, e L’ultima cena di Leonardo nella Corte grande di Palazzo Gualdo, in piazzola Gualdi, martedì 19. Chiude “Nino Bixio e il soldato ignoto” al Giardino Biblioteca La Vigna, in contra' porta Santa Croce martedì 26 luglio.
Quartieri
Dal centro si passa a fuori dalle mura per le attività “decentrate” o, meglio, “s-centràte”, come dice appunto il titolo del progetto de La Piccionaia, “S-centràti”, un programma di eventi caratterizzati da una pluralità di linguaggi, dal teatro popolare al teatro d’ombre, da un divertentissimo concerto per ortaggi a un intrigante percorso a tappe teatrali in bicicletta, dal teatro per l’infanzia alle letture, fino al teatro itinerante radioguidato. Un programma fresco, in cui ci sarà spazio per lo svago ma anche per interessanti spunti di riflessione sulla quotidianità, attraverso sei appuntamenti in sei quartieri, pensati proprio per tutti, dai bambini agli adulti alle famiglie, da Villa Tacchi a Laghetto, dal Parco di via Fratelli Bandiera a San Lazzaro, dalla riviera berica alla Chiesa di San Giorgio in Gogna. 
Sempre decentrate saranno le strade percorse da Theama con una rinnovata idea dei “salotti urbani” per raccontare di qua e di là per la città i vicentini “Magnasoéte” di Virgilio Scapin, illustre rappresentante della cultura vicentina, indimenticato ed indimenticabile protagonista della vita quotidiana del centro storico, ma fine narratore della “vicentinità” della periferia e della provincia, a dieci anni dalla scomparsa. In ognuna delle 6 ex circoscrizioni sarà realizzata, in una diversa località al giorno (dalla piazzetta dei Caduti di Campedello, in circoscrizione 2, alla piazzetta di viale Camisano alla Stanga, in circoscrizione 3; dal parco di via Istria, in circoscrizione 4, alla piazzetta Gioia a San Bortolo, in circoscrizione 5; dalla piazzetta monsignor Lorenzon a Santa Bertilla, in circoscrizione 6, all'anfiteatro di via Baracca ai Ferrovieri, in circoscrizione 7), una serie di reading ed incontri culturali che si susseguiranno nell’arco di tre settimane il lunedì e mercoledì, dal 22 giugno all’11 luglio (in caso di pioggia ci si sposterà nel bar zonale). Gli incontri si svilupperanno in una serie di letture di 25/30 minuti, in cui la leggerezza di un racconto si unisce ai contenuti riguardanti la società rurale vicentina. Tutto l’umorismo e il gioioso divertimento che caratterizzano l’opera seconda di questo scrittore vicentino sono sintetizzati nella rappresentazione dei momenti più significativi ed intensi dei “mangiatori di civette”. Il contesto evocato nei racconti di Scapin è quello riconoscibilissimo del territorio vicentino, in cui lo scrittore colloca, quasi per successive monografie o variazioni sul tema, la vicenda di Firmino, contadino piccolo proprietario: sospeso tra passato e presente, miracolosamente indenne alle trasformazioni socio-culturali degli ultimi anni (anche se guida l’auto e il trattore e a casa sua c’è il televisore), egli si trascina dietro una visione ancestrale del mondo fruita ormai unicamente come ritualità, con qualche minima crepa di consapevolezza e ironia.


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