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Assemblea generale di Federsanità del Veneto, il bilancio di Forcolin

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Luglio 2015 alle 18:15 | 0 commenti

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Federsanità Veneto presenta l'assemblea generale

Si terrà domani 9 luglio a villa Cesarotti di Selvazzano Dentro (Padova) l'assemblea annuale di Federsanità del Veneto. Saranno presenti i direttori generali delle Ulss associate e il presidente uscente e neo vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto e assessore al Bilancio, Gianluca Forcolin, oltre che l'assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto e il direttore generale Sanità e Sociale della Regione, Domenico Mantoan.

Presenti anche il sindaco di Monselice, Francesco Lunghi e Claudio Dario, direttore dell'Azienda Ospedaliera di Padova, accreditati come futuri presidente e vicepresidente della federazione. L'assemblea inizierà alle ore 9.00 a villa Cesarotti di Selvazzano Dentro. Molti i temi in discussione, non ultimo il progetto di razionalizzazione delle Ulss che dovrebbe portare alla creazione di un'unica azienda per provincia.

Il presidente uscente, Gianluca Forcolin, traccia un bilancio del suo mandato come presidente di Federsanità del Veneto. L'ex sindaco di Musile di Piave, vicepresidente della Giunta Regionale e assessore al Bilancio, parlamentare fino al 2013 nelle file della Lega Nord, ripercorre questi anni di attività.

“In questi cinque anni è stata rinnovata la classe dirigente delle Ulss -ci dice- mettendo un tetto alle nomine sull'età e ringiovanendo sensibilmente, così, il management delle Ulss. Ma non si tratta solo di una questione anagrafica, siamo stati protagonisti di un processo che ha rafforzato i servizi di prevenzione e tutela della salute dei cittadini e confermando il Veneto ai primi posti nazionali come qualità dell'offerta.

In questi anni si è rafforzata la collaborazione fra i direttori generali delle Ulss e i sindaci e, anche se non sempre è stata individuata una risposta che abbia soddisfatto sia gli uni che gli altri e se le le risorse sono via via diminuite, si è cercato di garantire tutti i servizi ai cittadini. Non va dimenticata l'apertura di alcune specialità e soprattutto i servizi 24 ore su 24, vero fiore all'occhiello della sanità veneta. Un traguardo importantissimo che non mette in secondo piano altri risultati.

Nel sociale per esempio. Pur dovendo fronteggiare cospicui tagli nazionali, sino a tutto il 2014 si è cercato di garantire il massimo dell'assistenza. L'Adi (Assistenza Domiciliare Integrata) è una realtà consolidata.

Non vorrei dimenticare un aspetto fondamentale del settore socio sanitario, importantissimo per la crescita del nostro Veneto, ovvero il volontariato sociale, fiore all'occhiello delle nostre comunità, che deve trovare sempre più risposte e collaborazione con Regione e Comuni. Solo grazie a questo (che definisco 'esercito') potremmo, da una parte, migliorare i servizi mantenendoli sul territorio, dall'altra, razionalizzare le poche risorse a disposizione. Gli argomenti ed i temi su cui lavorare non mancano, spero così, di poter portare il mio contributo anche dall'altra parte della barricata e confido nei molti sindaci o amministratori neo eletti in regione per poter consolidare questo impegno e questo lavoro, che solo chi amministra dal basso può conoscere e quindi difendere.

Per non parlare del Piano dei servizi. Mentre in alcune d'Italia si invitano i pazienti ricoverati a portarsi lenzuola ed altro, in Veneto oggi in moltissime Ulss si possono prenotare il giorno prima per il giorno dopo il prelievo e gli esami e il giorno stesso del prelievo in via informatica il cittadino ha direttamente l'accesso ai risultati. Una digitalizzazione a marce forzate che ha contraddistinto la nostra gestione. A questo proposito non dimentichiamo la digitalizzazione della ricetta rossa, traguardo che il Veneto ha raggiunto in tempo record.

Sul piano della informazione e formazione si sono promossi alcuni convegni, in particolare si è voluto proporre delle tecniche per la diminuzione del rischio negli ospedali. Nel momento in cui questo progetto sarà attivato si potranno ottenere dei benefici non solo per la salute dei cittadini ma anche sotto il profilo economico finanziario, perché le assicurazioni sono disponibili a rivedere i premi una volta certificata la diminuzione del rischio.

Vi è stato poi un dibattito sulla razionalizzazione delle Ulss e in questo senso Federsanità ha dato il suo contributo alla Regione.

Federsanità -conclude Forcolin- è pronta a rafforzare anche sul piano dei servizi alle Ulss socie ma è anche pronta ad aprire la propria rappresentanza alle case di riposo e agli istituti privati.

Infine si è lavorato su un tema molto delicato, quello dei costi standard. Tema sul quale servirebbe una maggiore spinta a livello centrale in modo che chi è riuscito a razionalizzare i costi abbia adesso anche dei benefici”.


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