Vigili, CUB: età agenti è elevata, stop turno alle 24. E non sono poliziotti
Sabato 8 Agosto 2015 alle 15:11 | 0 commenti
Nota di Maria Teresa Turetta, CUB Vicenza e Veronica Dalla Pria, CUB Pubblico Impiego
La CUB ha inviato in questi giorni una nota al Sindaco, in cui si denuncia che la disponibilità fino ad oggi dimostrata dai lavoratori della Polizia Locale di Vicenza è stata premiata con nulla, anzi: molti lavoratori sono stati privati di alcuni emolumenti che in parte compensavano gli sforamenti orari e le chiamate di ordine pubblico. Tra l'altro la Polizia Locale è spesso paragonata alle forze di Polizia statale, senza però avere alcuna tutela contrattuale e previdenziale.L'età degli agenti che pattugliano il territorio a piedi è elevata e l'amministrazione ne deve tenere conto. Per questo e per la gravissima carenza d'organico la CUB ha chiesto la rivisitazione dell'orario di lavoro che deve concludersi entro la mezzanotte. La situazione di disagio del personale di Polizia Locale è giunta al capolinea: se non giungeranno risposte rassicuranti, la CUB proclamerà lo sciopero dell'orario straordinario che da solo basta a mettere in ginocchio questo settore, visto che finora solo grazie alla disponibilità dei lavoratori sono stati garantiti servizi di qualità ai cittadini.
Ecco il testo della lettera:
Egr. Sig. Sindaco Comune di Vicenza
La Polizia Locale nasce come guardia civica e con il trascorrere dei lustri è diventata oggi un comparto che si occupa di ordine pubblico e sicurezza in gestione alle amministrazioni comunali. La materia è davvero contorta e, in un guazzabuglio di leggi e mancanza di riconoscimenti governativi, il personale della Polizia Locale si trova sempre più impegnato nei compiti più disparati: controlli di polizia stradale, rilievo dei sinistri, funzioni di polizia urbana (per il rispetto del Regolamento Comunale), di polizia annonaria (pubblici esercizi e mercati), di edilizia e pubblicità , di accertamenti, e di polizia giudiziaria.
I turni attualmente sono tre, suddivisi dalle sette all'una di notte; i turni serali vengono svolti solo da agenti e sottufficiali, in totale otto persone a sera, tre pattuglie esterne e due in centrale.
Il numero del personale, a causa di pensionamenti e mancate assunzioni, è ridotto all'osso: le attuali disposizioni di servizio vedono impegnati in strada lavoratori ultra-cinquantenni, di alto profilo professionale, che risentono però delle fatiche fisiche legate al servizio usurante sul territorio, a causa del gran caldo estivo o delle gelate del servizio invernale, dell'inquinamento, dei pericoli che sono aumentati. La situazione rispetto solo a cinque anni fa è peggiorata: in molti accusano disturbi fisici o difficoltà a prestare servizio appiedato o in bici. Il rischio per la salute non è affatto riconosciuto tant'è che il personale della Polizia Locale, a differenza dei colleghi dello stato, va in pensione senza sconti, quindi a 67-70 anni.
Inoltre in caso di attuazione di accertamenti o trattamenti sanitari obbligatori, previsti da ordinanza sindacale, il personale di PL è esposto fisicamente in maniera ancora più evidente (basti pensare ai recenti fatti di cronaca relativi ai CC).
Il personale di PL ha da sempre favorito lo svolgersi di manifestazioni e attività promosse dall'amministrazione e sostenuto con impegno straordinario le difficoltà della cittadinanza intera. Nonostante ciò sono i lavoratori che, anche a livello nazionale, ricevono più insulti e minacce, anche fuori dall'orario di lavoro (ecco perché l'esigenza almeno di un parcheggio chiuso e tutelato). Non c'è alcun riconoscimento del nostro lavoro dai governi e dalle amministrazioni: è da decenni che si attende una normativa che definisca oneri e onori della Polizia Locale, che di fatto viene sommersa di sempre nuove incombenze.
Per compiacere alle richieste delle varie amministrazioni, e lusingato da qualche riconoscimento economico, il personale di PL attua oggi, come un tempo, attività anche in orario straordinario programmato, visto che non è possibile coprire tutti i servizi e le richieste con il personale in organico. A peggiorare la situazione poi ci si è messo anche il MEF che, nelle recenti ispezioni, ha contestato tutte le forme di salario accessorio che compensavano, in parte, la disponibilità del personale; alcuni lavoratori sono stati chiamati addirittura restituire quanto da loro percepito. La CUB da sempre si è dichiarata contraria a questa forma di sfruttamento ingannevole della disponibilità oraria dei lavoratori, in quanto ha sempre sostenuto che la carenza d'organico sia la vera piaga di questo settore.
Non è tutto: da due anni il personale non percepisce più l'indennità di ordine pubblico, alla pari delle forze dell'ordine chiamate in causa nel momento in cui il Prefetto chiede l'attivazione di questa tipologia di servizio.
Ad oggi al personale di Polizia Locale di Vicenza è stato tolto praticamente tutto, tutto tranne il prolungamento d'orario dell'ultimo turno fino ad un'ora dopo mezzanotte.
Tale prolungamento di orario era stato previsto a suo tempo per assecondare le esigenze di maggiore sicurezza nei cittadini ed era stato accettato dalle parti sindacali perchè tale disponibilità era pagata con un compenso orario maggiore, che, dopo le contestazioni del MEF, è stato sospeso.
I lavoratori sono concordi nell'affermare che quell'ora in più dopo mezzanotte non serve a molto (se non ad affaticarli), e che sia preferibile fermare l'ultimo turno alle ore 24 per implementare invece la presenza delle forze di Polizia Locale nel corso delle ore diurne e serali e per le funzioni previste contrattualmente per gli agenti di Polizia Locale.
Si chiede pertanto di rivedere l'organizzazione oraria interna al settore Polizia Locale, sospendendo il prolungamento d'orario dell'ultimo turno notturno e portandolo fino alla mezzanotte, visto che il terzo turno si conclude nel giorno successivo a quello in cui inizia, spesso coincidendo con il giorno di riposo settimanale. Per urgenze o emergenze il turno di servizio attualmente procede in ogni caso in orario straordinario (non programmato) anche ben oltre l'una, e di certo nulla cambierebbe se si terminasse prima.
Quello che si chiede al Sig. Sindaco è di ripristinare turni di lavoro che tutelino la qualità della vita dei lavoratori, valutando attentamente i numeri del personale attivo e abile ad effettuare il terzo turno, in considerazione anche dell'invecchiamento del personale e del fatto che altri comuni sospendono il servizio alle 20.00 proprio per mutate situazioni di organico. I problemi di sicurezza e rispetto delle ordinanze nella città non sono di competenza solo della Polizia Locale, non è certo pensabile effettuare servizi notturni (da mezzanotte alle sette) come un tempo, senza personale, senza fondi, senza la dovuta preparazione e tutela assicurativa.
Certi che la presente richiesta sarà presa nella dovuta considerazione si porgono distinti saluti.-
Vicenza, 7/8/2015
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