Quotidiano |

Vicenza di "corsa" verso un bando europeo per riqualificare con 4 mln di euro l'ex Fiera al Giardino Salvi. E la "corsa" della palestra di atletica deve traslocare

Di Edoardo Andrein Mercoledi 6 Aprile 2016 alle 13:28 | 0 commenti

ArticleImage

Il progetto di riqualificazione dell'ampio complesso da 2800 metri quadri dell'ex Fiera di Vicenza al Giardino Salvi l'hanno preparato in velocità gli uffici comunali dopo essere venuti a conoscenza dei ghiotti fondi europei per lo sviluppo urbano sostenibile: "fondi che sono molto ambiti da tante città europee" fanno sapere i tecnici di palazzo Trissino. Un progetto da oltre 4 milioni di euro di cui 2,7 milioni per la ristrutturazione degli edifici utilizzati solo in parte da molti anni per l'unica palestra attrezzata per atletica al coperto della città.

"La palestra dovrà essere spostata, per ora non abbiamo ancora idea dove" spiega Jacopo Bulgarini d'Elci, ex frequentatore della palestra come mezzofondista in età di gioventù, come ricorda lui stesso, ma oggi vicesindaco e assessore anche alla cultura. E proprio la cultura, se Vicenza vincerà il bando, diventerà il cuore pulsante dell'area:
"Per la prima volta presentiamo un progetto legato ad attività culturali, un polo dell'industria creativa e culturale, non solo per classiche start up, ma un mini campus e uno spazio per designer in cui si farà lezione e ci sarà spazio per formazione e nuove idee".
Non si tratta però di un progetto pronto a partire, ma una candidatura ad un importante bando europeo, al quale non sarà semplice arrivare. L'esito della selezione verrà comunicato ad ottobre 2016. E in caso di risultato positivo ci vorranno tre anni per vederlo operativo.  
Il Comune è promotore del progetto, ma ha presentato la candidatura in partner con Cuoa, Confindustria, Confartigianato, Cesar, Villa Fabris, Cpv, Fondazione primo Miglio.  
 
Di seguito maggiori dettagli dal Comune:

Per l'ex fiera campionaria e le logge monumentali del Giardino Salvi il futuro è SILVER. Questo è infatti il suggestivo acronimo scelto per l'innovativa e complessa operazione di riqualificazione urbana che punta a trasformare l'intera area di 2800 metri quadrati coperti in un polo dell'industria creativa e culturale del territorio. Un luogo di cui ingegno e imprenditoria, ovvero i pilastri dell'identità vicentina, rappresenteranno il motore capace non solo di recuperare spazi oggi dismessi, ma anche di attivare processi virtuosi nei quali il patrimonio culturale locale diventerà asset strategico di sviluppo economico.

Per realizzare il progetto SILVER, che sta per Sustaining Innovative occupationaL experiences on creatiVE industRies, il Comune di Vicenza partecipa al bando europeo “Urban Innovative Actions (UIA) 2014-2020", finanziato da Fondi Strutturali FESR per la promozione di progetti pilota nell’ambito dello sviluppo urbano sostenibile.

Oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri hanno illustrato il progetto che è stato presentato il 31 marzo a Bruxelles.

“Si tratta – ha detto il vicesindaco Bulgarini d'Elci – di un'occasione straordinaria per intercettare fondi che ci permetterebbero di riqualificare un'area strategica per realizzare quel connubio tra cultura e imprenditoria, creatività e produzione, patrimonio storico ed economia, a cui questo territorio tende per riorientare il proprio sviluppo. Non solo gli ampi spazi dell'ex fiera campionaria, luogo evocativo del fare imprenditoriale, ma anche le logge Valmarana e Longhena e lo stesso Giardino Salvi in questo progetto diventano una sorta di articolato campus, al tempo stesso laboratorio e vetrina di eccellenze. Il tutto a due passi dal cuore della città storica, ma anche della città contemporanea che si svilupperà a ovest”.

“In questo progetto – ha aggiunto l'assessore Cavalieri – intravedo l'opportunità di sostenere l'occupazione giovanile, creando una rete con il mondo delle imprese e della formazione nella direzione, indicata all'Italia della stessa Europa, dell'investimento nell'imprenditoria culturale. L'operazione, inoltre, ci consentirebbe la riqualificazione di un patrimonio immobiliare importante, senza intaccare l'esiguo bilancio comunale, ma sfruttando in gran parte fondi esclusivamente europei”.

Il progetto, presentato dal Comune di Vicenza in partnership con aziende e enti del territorio, ha un costo complessivo di 4.121.742 euro, di cui 2,7 milioni di euro per la ristrutturazione dell'ex Fiera (il recupero delle logge avrà una diversa fonte di finanziamento), circa 800 mila euro per la selezione e l'insediamento delle start-up (277 mila per la fase di pre-selezione e coaching di un bacino di 50 idee e 521 mila per la fase di accompagnamento dall'idea al progetto e per l'insediamento di 10 start-up). Il resto della somma, pari a circa 600 mila euro, servirà per coprire i costi di gestione e management del progetto (335 mila euro) e i costi per le attività di comunicazione (253 mila euro per organizzazione di meeting e partecipazione a workshop in contesti europei, creazione immagine coordinata, realizzazione materiale divulgativo per media tradizionali e nuovi... ). Il finanziamento europeo non potrà superare l'80% della somma; il restante 20% sarà a carico della partnership di cui il Comune è capogruppo.
A novembre si saprà l'esito del bando. Se Vicenza otterrà il finanziamento avrà tre anni di tempo per realizzare il suo progetto: due per la riqualificazione architettonica degli stabili e uno per l'insediamento delle attività previste.

Cuore dell’operazione sarà, dunque, il Giardino Salvi che mira a risorgere non solo come spazio storico ma in chiave di sviluppo, con il restauro e il pieno recupero del complesso dell’ex fiera campionaria che comprende anche l'ex cinema Arlecchino, nell'ambito dell'area che si estende fino al Teatro Comunale, e da questo alla stazione ferroviaria e a zone come viale Milano, via Torino e l'ex Domenichelli, destinate a diventare una nuova centralità urbana. ell'ex fiera, luogo da molti anni dismesso, il progetto SILVER prevede la nascita di @TELIER, un polo dell’industria culturale e creativa altamente sostenibile, realizzato con i migliori criteri di efficienza energetica, dove far dialogare funzioni pubbliche, culturali e formative con il mondo delle imprese, incrociando fra loro sfera pubblica e mondo produttivo, identità storica e innovazione.

Recuperata l'area, 50 giovani talenti saranno invitati con apposito bando a presentare le loro idee. Da questo grande bacino di giovani creativi, dopo un percorso formativo su misura, verranno selezionate le 10 migliori start-up creativo-culturali che s’insedieranno nel nuovo polo della creatività del Giardino Salvi. Qui le 10 start-up potranno interagire, crescere e creare prodotti e servizi in grado di valorizzare il patrimonio culturale urbano.Il mix integrato di esperienza di lavoro e di borse di studio in economia aziendale darà alle start-up la possibilità di acquisire le competenze di base necessarie per mettere a fuoco la loro idea, così come i servizi di business intelligence per colmare la cosiddetta “valley of death” (periodo critico tra la concettualizzazione e commercializzazione dei prodotti/servizi) e la cronica sottocapitalizzazione che generalmente caratterizza le start-up. Queste caratteristiche fanno del progetto vicentino un esempio originale rispetto ad altri spazi di coworking nati in Europa.

SILVER riunisce numerose forze territoriali, oltre all'amministrazione comunale (capofila del progetto, cui viene riconosciuto un essenziale ruolo di governance), l'eccellenza della formazione locale, le associazioni di categoria, enti culturali, banche e ONG. Si tratta di CUOA business school, CESAR, Villa Fabris, CPV, CONFINDUSTRIA Vicenza, Fondazione 1° Miglio, CONFARTIGIANATO, CISP.

 

Nota storica:
Aperto al pubblico da Leonardo Valmarana nel 1592, il Giardino Salvi, limitato lungo due lati dalla roggia Seriola, si caratterizza per due elementi architettonici di grande pregio: una loggetta in stile palladiano a cinque intercolumni, nota come Loggia Valmarana, inserita nella lista dei beni patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, e la seicentesca e monumentale loggia commissionata a Baldassare Longhena.
Nel 1948 sul luogo delle originarie serre fatte costruire da Leonardo Valmarana venne inaugurata la prima fiera campionaria di Vicenza, nei due nuovi padiglioni espositivi  progettati dell'architetto Sergio Ortolani.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Sabato 16 Giugno 2018 alle 10:49 da Luciano Parolin (Luciano)
In Maretta nel Pd Vicenza su ringiovanimento consiglieri comunali? Gianni Rolando: "non mi dimetto". Angelo Tonello: "va bene così"

Giovedi 14 Giugno 2018 alle 11:23 da kairos
In Cassonetti del secco, AIM distribuisce le chiavette a San Pio X

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 20:42 da crivellero
In Via Aldo Moro, Achille Variati: c'è l'ok ad Anas per il completamento della tangenziale

Mercoledi 6 Giugno 2018 alle 21:18 da kairos
In Bonifica bellica all'ex Centrale del latte, poi via alla riqualificazione
Gli altri siti del nostro network