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Via ai lavori del nuovo polo universitario a Vicenza. Variati: opera di valore strategico

Di Edoardo Andrein Giovedi 18 Dicembre 2014 alle 12:40 | 0 commenti

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La cittadella universitaria in viale Margherita a Vicenza verrà finalmente completata? Il Presidente della Provincia Achille Variati ha illustrato nella sala giunta di palazzo Nievo il progetto esecutivo del secondo e terzo stralcio (clicca qui per visualizzarlo), quello che dovrebbe completare la struttura e per il quale dopo una lunga attesa ora dovrebbe venire messa la prima pietra dopo che i lavori dell'opera sono stati aggiudicati per una cifra di 10 milioni e 400 mila euro, di cui sei milioni arrivati dalla Fondazione Cariverona.

"Il valore strategico di quest'opera - ha spiegato Variati - è che si concentrerà nei nuovi stabili tutta l'attività didattica universitaria, lasciando gli altri spazi a disposizione della ricerca".

Inizio lavori gennaio 2015, il tempo di fine previsto è di tre anni, assicura il sindaco-presidente.

Ecco tutti i dettagli della Provincia di Vicenza sull'operazione:

Si scrive Università, si legge futuro. Cosa ancor più vera ora, dopo l'affidamento del 2° e 3° stralcio alla  “Guerrato S.p.a. - consorzio stabile Idra Building” società consortile con sede in Rovigo in Viale delle Industrie, 8, per l’importo complessivo offerto di € 7.581.892,68, compresi oneri per la sicurezza pari a € 320.000,00. Tre anni ancora, dunque, e poi la Cittadella del Sapere e della Formazione sarà finalmente realtà. Con l'ex Gil ed il San Nicola liberati da ogni funzione didattica per diventare luoghi di ricerca. Insomma, cambierà volto il Polo Universitario berico che potrebbe beneficiare pure di una fermata della Tav.

“Abbiamo voluto chiamare attorno allo stesso tavolo – sottolinea il Presidente della Provincia Achille Variati – i protagonisti di questa volata finale: la Fondazione Cariverona, che ci ha sempre creduto con investimenti importanti, la Camera di Commercio, la Fondazione Studi Universitari, l'ex assessore Nereo Galvanin, che ha costruito la ragnatela di rapporti che poi hanno portato a reperire i soldi che servivano, il raggruppamento di imprese che ha prevalso su 35 concorrenti. A loro chiedo di lavorare con coscienza, in collaborazione, e se così sarà prometto che da parte nostra, fatte le dovute verifiche, pagheremo la commessa entro un mese dalla presentazione delle fatture. Sempre che lo Stato non si inventi altre sorprese”.

Il progetto definitivo relativo al completamento universitario dell'area ex Mezzalira, era stato approvato nel 2009 e finanziato per 6.300.000 euro dalla Fondazione Cariverona. Poco più della metà, con la spada di Damocle, però, del Patto di Stabilità, che paralizzava l'intervento della Provincia di Vicenza mettendo a rischio il sostanzioso finanziamento dell'ente bancario. Di qui un certosino viaggio tra le associazioni economiche, culminato con la decisione della Camera di Commercio di Vicenza di concorrere mediante l’acquisto di una quota indivisa della proprietà degli immobili già costruiti con il primo stralcio e di quelli in costruzioni. Morale: 4.000.000 di euro di investimento. Infine 2 milioni di euro dalla Provincia di Vicenza, con tanti saluti al blocco degli investimenti.

“Il progetto definitivo del 2° e 3° stralcio - continua Variati - prevede la realizzazione di un fabbricato sviluppato su tre piani oltre il livello autorimessa, costruito in continuità con l'edificio del primo stralcio già realizzato, con la stessa larghezza del primo ed a costituire con questo e con la piazza-terrazza un complesso molto compatto. L'edificio sostanzialmente riprende le caratteristiche architettoniche del primo stralcio. E' organizzato su quattro livelli, l'inferiore destinato ad autorimesse, i due centrali destinati alla didattica, l'ultimo per i docenti e i ricercatori; esiste, inoltre, un livello sottotetto per spazi tecnici. E' costituito da un rettangolo di lunghezza circa 76 metri (direzione Nord-Sud) e di larghezza circa 35 metri, con copertura a botte. Detto questo, non si tratta di una fatto banale, di una mera edificazione, quella che andremo a celebrare ad inizio anno con la posa della prima pietra. L'avvio di questi lavori significa, infatti, ribadire la vocazione di ricerca dell'Università, ancor di più intrinsecamente legata al territorio vicentino. Laboratori e strutture chiamati a sfruttare idee e iniziative avranno il loro fulcro negli spazi liberati tra il Retrone ed il Bacchiglione”.

Soddisfatto anche Ennio Tosetto, Consigliere Delegato all'Edilizia Scolastica: “Noi saremo vigili che questa vicenda si concluda nei tempi e nei modi previsti. Dopo 11 anni Vicenza potrà definitivamente contare su un Polo Universitario già oggi all'avanguardia, di eccellenza, che sa dialogare fra i vari dipartimenti e nel contempo richiamare cervelli da tutto il Veneto. E non solo”.

A ricordare il lungo cammino anche Silvano Spiller, Vicepresidente della Fondazione Cariverona, motore economico imprescindibile, il dottor Diego Rebesco di CCIA, a nome del Presidente Paolo Mariani, Silvio Fortuna, Presidente della Fondazione Studi Universitari (accompagnato dal Direttore Carlo Terrin), e pure, silenziosamente in disparte, la squadra provinciale, capitanata dall'ingegner Andrea Turetta, che a questo progetto lavora da sempre e che avrà la Direzione dei Lavori.

 


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