Vertenza Burgo, CGIL attacca i politici: "bunga bunga contributi chiesti a imprese"
Giovedi 27 Novembre 2014 alle 18:03 | 0 commenti
Sulla vertenza Burgo, un gruppo industriale che conta 4800 dipendenti in Italia, di cui 1200 in Veneto, Sergio Baù, segretario generale veneto di SLC CGIL denuncia la "totale assenza" della politica e va all'attacco dei politici veneti, in vista della manifestazione nazionale prevista il 28 novembre in Campo Marzo a Vicenza dalle ore 10: "basta con il bunga bunga del contributo elettorale chiesto alle imprese!".
Ecco le sue parole pronunciate anche nel video sopra:
"Si sa che il settore della carta è in crisi", afferma Baù, "fino a qualche mese fa abbiamo sempre mantenuto buone relazioni sindacali con la proprietà , in particolare con la famiglia Marchi. Da 4 mesi a questa parte il confronto con l'amministratore delegato si è arenato".Â
"Chiediamo il piano industriale del gruppo", prosegue il segretario Baù, "visto che da più parti arrivano notizie di una possibile fusione tra il gruppo italiano Burgo e il gruppo spagnolo Lecta. Per noi, ma anche per gli esperti di questi mercati, significa fondere due problemi", stigmatizza Baù: "i due gruppi producono esattamente la stessa carta, quindi vi è il rischio di chiusura di alcuni stabilimenti anche in Italia".
"Noi siamo qui anche per difendere gli stabilimenti veneti", prosegue Baù, "che si trovano nel vicentino e nel trevigiano".
Domani per la manifestazione nazionale è previsto l'arrivo dei pullman in Campo Marzo verso le 10. Poi manifestazione in piazza Castello di fronte all'Associazione industriali: "anche Confindustria, assieme al Gruppo Burgo deve fare la sua parte", sottolinea Sergio Baù.
Infine dal segretario generale veneto del Sindacato dei lavoratori delle Comunicazioni (che comprende i lavoratori delle cartiere e delle tipografie) giunge un chiaro e provocatorio appello alla politica veneta che da questa vicenda è assente completamente: "Siamo contrari da sempre al bunga bunga del contributo elettorale: vogliamo che i politici invece di andare in giro per il Veneto a chiedere fondi per le elezioni alle imprese, scendano in piazza con noi e ci diano una mano in Parlamento e in Consiglio regionale a sostenere la battaglia di queste famiglie e di questi lavoratori", conclude Baù.
I lavoratori domani scendono in piazza per riaffermare il diritto a un posto di lavoro e per la tutela di questi siti produttivi alcuni dei quali sono storici: tra questi le cartiere di Lugo vicentino. A Lugo infatti la cartiera ha una lunga storia: lo stabilimento durante la guerra di liberazione è stato salvato dalla lotta partigiana.
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