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Bando per le periferie, Dalla Pozza fiducioso. Variati: Vicenza ha dato molto, ora tocca allo Stato

Di Francesco Battaglia Giovedi 25 Agosto 2016 alle 15:23 | 0 commenti

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È stato presentato oggi il progetto con il quale l'amministrazione comunale di Vicenza parteciperà al bando delle periferie messo a punto dal governo per la riqualificazione delle periferie e che prevede la realizzazione di 18 interventi secondo due assi specifici già annunciati il 22 luglio scorso. Alla conferenza erano presenti, oltre al sindaco di Vicenza Achille Variati e l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Marco Antonio Dalla Pozza, il presidente dell'ordine degli architetti di Vicenza Marisa Fantin e il presidente dell'ANCE di Vicenza Antonio Vescovi, collaboratori alla redazione del progetto.

Gli intervenuti, orgogliosi del lavoro svolto durante i mesi estivi, si sono detti fiduciosi nella riuscita dell'intento di portare a casa la parte di finanziamento pubblico ammessa dal bando, che ammonta a 17.794.954,20 euro.
L'altra parte del finanziamento è così ripartita: € 4.723.905 per opere già finanziate dall'amministrazione e € 26.312.000 finanziati da privati per il recupero dell'ex area Zambon, che uniti ai 18 milioni di richiesta di finanziamento ammontano a complessivi 48 milioni di euro.
Dopo i vari interventi, Variati, nell'esprimere l'apprezzamento per le progettualità messe in campo, ha specificato inoltre che tutti gli interventi non abbisognano di alcuna variante urbanistica, quindi immediatamente eseguibili. Come detto anche da Dalla Pozza, Variati si è detto fiducioso nel portare a casa il finanziamento, soprattutto per il fatto che il progetto prevede una completa armonizzazione delle periferie con la rigenerazione delle aree cosiddette "buie", che porteranno finalmente all'unione tra il centro storico e le periferie. Riferendosi infine alle vaste concessioni di Vicenza per la realizzazione delle due basi americane, ha auspicato che il governo ripaghi la città di quanto essa ha fatto per il Paese riferendosi alle vaste concessioni per la realizzazione delle due basi americane: "Vicenza è stata chiamata a ragion di Stato a dare molto, lo Stato deve riconoscere a noi quanto abbiamo dato".

Maggiori informazioni dal Comune
Un progetto globale che punta a rigenerare aree dismesse, senza consumare suolo, anzi restituendo suolo ai cittadini. Questo l'obiettivo alto del progetto unitario con il quale il Comune di Vicenza concorre al bando statale per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, puntando al massimo del finanziamento in palio per i Comuni capoluogo: 18 milioni di euro nell'ambito di un intervento del valore di 48 milioni di euro.
Questa mattina la giunta ha analizzato e approvato il progetto unitario che si compone di 18 interventi, elaborato a tempo di record dal Comune di Vicenza con il coordinamento dell'assessorato alla progettazione e sostenibilità urbana e con la qualificata collaborazione di Confindustria Vicenza - Ance e Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Vicenza.
"A Vicenza - ha detto il sindaco Achille Variati - nei decenni si sono creati degli spazi progressivamente inaccessibili alla città, diventandone periferia. Anziché concentrarsi su una singola opera, questo progetto interviene nel circuito determinato proprio da queste aree cosiddette buie, senza trasformarle in nuovo costruito, ma riqualificandole, riportandovi la comunità, rimettendole al centro. Si tratta di una proposta originale. Mi auguro che Vicenza, chiamata in questi anni dalla ragione di Stato a dare molto, ottenga dallo Stato gli aiuti che le servono a cucire le diverse parti di città".
"Ciò che abbiamo elaborato con la preziosa collaborazione di Ordine degli architetti e di Ance - ha precisato l'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza - è un complesso unitario di interventi tra loro strettamente connessi, per i quali chiediamo un finanziamento complessivo di 17 milioni 794 euro, ma che attiva anche risorse comunali, di altri enti e private per un totale di oltre 48 milioni di euro".
"Si tratta di un progetto molto coraggioso e innovativo - ha aggiunto Marisa Fantin, presidente dell'Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza - che grazie a un lavoro di squadra punta sul concetto di resilienza, ovvero sulla capacità di un luogo di ritrovare il suo equilibrio. Con questa iniziativa che riqualifica ciò che consideriamo periferia tenendo conto della domanda dei cittadini, andiamo a liberare energie che già ci sono, e che hanno solo bisogno di esprimersi: le energie verdi dei parchi, quelle grigie delle aree dismesse, quelle delle reti che connettono i luoghi".
"Ho sempre creduto nella rigenerazione urbana - ha concluso Antonio Vescovi, presidente della sezione Costruttori edili di Confindustria Vicenza - ANCE Vicenza . È giunto il momento di mettere mano alle nostre realtà urbanizzate. La rigenerazione comporta vantaggi sociali e ambientali, senza contare che questo grande progetto attiva sul territorio lavori per decine di milioni di euro".
Le aree ex produttive che il Comune intende riqualificare attraverso il bando riguardano l'ex Centrale del latte, l'ex Zambon, via Cengio, le ex acciaierie Valbruna e Beltrame. Ci sono poi le aree verdi rappresentate dal parco della Pace (accessi e parcheggi) e dal parco della colonia Bedin Aldighieri, i parchi storici Querini (ex serre) e Campo Marzo (viali laterali). Questi luoghi saranno messi in rete tra loro e con il resto della città e del territorio grazie a un progetto di bike sharing, attraverso un nuovo servizio a chiamata diurna per il trasporto pubblico locale dalle aree periferiche, e tramite la connessione ciclabile con i Comuni della cintura urbana. È previsto nel progetto anche un intervento di sistemazione idraulica in via da Pordenone e strada dei Molini, indispensabile per non marginalizzare quella zona di esondazione dell'Astichello. Il piano prevede inoltre interventi che riguardano servizi alla persona, dalla riqualificazione dell'ex scuola elementare di Laghetto a quella delle vie Torino, Firenze e Ippodromo (entrambi recuperando idee progettuali presentate dai cittadini nell'ambito del bando sul bilancio partecipativo). Due interventi sono infine finalizzati a iniziative di sostegno degli anziani e per il reinserimento sociale delle persone che vivono in condizioni di marginalità.
Complessivamente, il progetto riguarda 2.437 mila metri quadrati di superficie verde, 92 mila metri quadrati di aree ex produttive riqualificate ad uso pubblico, 6.683 metri quadrati di edifici rigenerati; 68,5 chilometri di piste ciclabili; 16 mila abitanti coinvolti dall'innovazione sul trasporto pubblico locale e quasi 3 mila cittadini interessati dai nuovi servizi di tipo sociale.
Il progetto andrà presentato entro il 30 agosto; per conoscere la graduatoria serviranno 90 giorni; le città ammesse al finanziamento avranno tempo 60 giorni per elaborare i progetti definitivi.


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