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Tribunale: arriva una nuova guardia. E arriva anche una lunga lista di interventi da fare urgentemente

Di Pietro Rossi Lunedi 15 Giugno 2015 alle 19:10 | 0 commenti

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A Palazzo Trissino oggi è stata presentata la richiesta di aumentare la vigilanza in Tribunale. Le problematiche però sono molte, elencate in una lunga lista emersa in un incontro sulla sicurezza tra sindacati e autorità giudiziarie.

Nella riunione di Giunta è arrivata la relazione di Michela Cavalieri, assessore alle risorse economiche, con la richiesta di aumentare l'organico della vigilanza al sabato mattina al Tribunale.

La domanda è stata inoltrata dal Palazzo di giustizia al Comune in quanto è proprio quest'ultimo ad "anticipare" i soldi del Ministero per le spese relative ai servizi all'interno del Tribunale. Attualmente, al sabato mattina, davanti all'ingresso del palazzo di Borgo Berga c'è solo un addetto alla sorveglianza. Troppo poco, secondo i funzionari della giustizia, perché in quell'orario ci sono alcuni processi che si possono celebrare e una guardia in più sarebbe necessaria per garantire la sicurezza nel caso in cui il vigilante dovesse allontanarsi, lasciando così sguarnito l'accesso.
Un recente incontro informativo - chiesto dai sindacati ancora ad aprile e che ha visto la partecipazione degli stessi con il presidente del Tribunale e il Procuratore - ha però evidenziato che il nodo sicurezza del nuovo Palazzo di giustizia, già più volte sollevato e al centro di un'agitazione sindacale dello scorso 16 aprile, è tutt'altro che archiviato. La lista delle "magagne" è lunga: dalla mancanza del rullo del metal detector - in Tribunale c'è solo il metal manuale e quindi le guardie devono far svuotare le borse - alla miriade di accessi al palazzo non tutti messi in sicurezza; dalla mancanza di inferriate alle perenni pozzanghere d'acqua vicino alle finestre del piano inferiore; da alcune uscite bloccate ai fili scoperti che ancora serpeggiano sul pavimento di qualche ufficio.
E queste sono solo alcune voci di un esteso elenco nelle mani del responsabile della sicurezza (un esterno) che avrà il compito di monitorare e intervenire sulle criticità. Il progetto di assestamento di questi servizi potrebbe però trovare uno scoglio non da poco perché, se già i soldi per le attrezzature sono pochi, il timore è che la burocrazia ci possa mettere lo zampino. A quanto pare, infatti, una nuova disposizione prevede che da settembre non sia più il Comune ad anticipare le spese poi rimborsate dal Ministero della Giustizia, ma che tutto passi direttamente alla contabilità ministeriale. Con conseguente preoccupazione , da parte dei sindacati e degli addetti ai lavori, di abissali ritardi.

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