Tav / Tac Vicenza, Raffaele Colombara si dice perplesso sul viadotto Ferrovieri - Viale Roma e "scompatta" la maggioranza di Variati
Sabato 21 Maggio 2016 alle 16:32 | 2 commenti
Ieri mattina 20 maggio 2016, il consigliere comunale Raffaele Colombara della lista Variati, nel presentare le simulazioni grafiche del nuovo viadotto che dovrebbe essere realizzato per collegare il quartiere Ferrovieri alla stazione di via Roma, ha ribadito le perplessità già anticipate al nostro giornale il 13 aprile scorso. Quella che oltre un mese fa Colombara paventava come un’opera probabilmente impattante, conferma oggi nella sua imponenza le preoccupazioni del consigliere sull’impatto una volta inserita nel contesto paesaggistico vicentino e soprattutto della zona Ferrovieri. Questa perplessità di Colombara pare non trovi una larga condivisione all’interno della maggioranza consiliare.
Infatti non più tardi di mercoledì scorso, durante la seduta della commissione territorio, l’assessore Della Pozza, rispondendo al Consigliere Cicero che proponeva anch’egli un sottopasso per ovviare al “viadotto Maganzaâ€, affermava la netta contrarietà alla realizzazione di opere del genere da parte dell’amministrazione per il fatto di dover trasferire in futuro i costi di manutenzione alle tasche dei cittadini.
Questa posizione indica possibili frizioni all’interno della maggioranza consiliare, la cui composizione, non ce ne meraviglieremmo, potrebbe portare a nuove modifiche del progetto. Se fino a ieri, infatti, per proporre un’alternativa al viadotto stradale, che dovrebbe avere un’altezza da terra di circa 6 metri, si erano prodigati il consigliere Cicero, il coordinamento dei comitati che inglobava tale soluzione all’interno della proposta a 3 binari e altri cittadini, oggi con la presa di posizione del consigliere Colombara si allarga quella che poteva essere l’unione di voci difformi da quelle deputate al governo cittadino.
Per cui, se alle perplessità “impattanti†di Colombara dovessero unirsi quelle di altri consiglieri della maggioranza, il cammino per l’approvazione della soluzione definitiva in consiglio comunale inizia a non sembrarci più “in orario†con il tabellino di marcia ipotizzato e che dovrebbe concludersi alla fine del mese di giugno.
Il “viadotto Maganza†così come altre criticità espresse e confermate da Colombara appaiono quanto meno degne di riflessioni e analisi approfondite, che, così come nell’accantonamento del famoso tunnel del piano De Stavola, non escludiamo possano portare ad una revisione e ottimizzazione delle scelte progettuali ora ipotizzate.
Scelte che non andrebbero a sminuire le parole dell’assessore Dalla Pozza, che mercoledì scorso, nel dare la spiegazione delle difficoltà realizzative del sottopasso in alternativa al viadotto in questione, ne attribuiva la motivazione all’aver concordato insieme a Camera di commercio, Rfi e Italfer lanon ulteriore lievitazione dei costi per le opere complementari.
In questo caso però crediamo che la scelta non debba soffermarsi sul solo calcolo contabile, poiché la bellezza naturale e paesaggistica della città di Vicenza ha  un inestimabile valore, anche per le evidenti ricadute economiche spesso evidenziate proprio dall’attuale maggioranza, e non debba rischiare il pericolo che la politica di Rfi e Italfer, volta all’economia di cassa, possa deturparne il suo aspetto, così armoniosamente conservato nei secoli, tanto da farle diventare per l’Unesco Città Patrimonio Mondiale dell’Umanità !
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