Quotidiano | Categorie: Politica

Tav: niente tunnel sotto Monte Berico. La AC/AV scopre la sua natura di semplice "affare urbanistico"?

Di Pietro Rossi Venerdi 3 Luglio 2015 alle 22:44 | 0 commenti

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Il tunnel sotto monte berico non si farà. Lo ha annunciato questa sera Achille Variati ai Comitati di cittadini contrari alla AV/AC. Lo studio di fattibilità della presunta "alta velocità" è quindi cambiato. Non solo per la scomparsa del tunnel ma anche per il fatto che è ormai certo che ci sarà un'unica stazione "principale" quella prevista in zona Fiera, l'altra - se si farà - sarà solo di servizio. 

In un monologo durato più di due ore il sindaco di Vicenza ha illustrato ai Comitati arrivati a Palazzo Trissino, con le loro istanze sulla Tav, alcune indiscrezioni sul progetto in arrivo dai tecnici di Italfer. Dalle novità che Variati ha elencato viene fuori comunque una tavola di progetto sostanzialmente modificata rispetto all'originale. In primo luogo sparisce il tunnel scolmatore, necessario per confluire le acque del Retrone nel previsto drastico cambiamento di paesaggio e di viabilità, e di conseguenza svanisce anche la galleria viabilistica sotto Monte Berico.

Niente "buco" quindi ma un passaggio, in parte in superficie, da Sant'Agostino - zona Nogarazza - fino a Campedello con un tratto sotto colle. Non è la prima volta che il tunnel sparisce dal progetto, salvo poi ritornare, ma questo sembra essere il giro buono, dato che lo stesso Variati ha annunciato che il piano sarà cancellato dal PAT appena ci sarà il progetto definitivo. Progetto che, sempre che ci sia, verrà in parte svelato la prossima settimana quando il sindaco relazionerà alla Commissione Consiliare Territorio, convocata su sua richiesta per il 7 luglio e spostata a venerdì 10 luglio. In quella circostanza sarà presentata la soluzione viabilistica per il tracciato dell'"alta velocità" che interesserà Vicenza con un'unica stazione in Zona Fiera - come ha ribadito Variati - e una stazione di fermata a Borgo Berga.

Dove e come, precisamente, per adesso non è dato sapere, anzi, la stessa stazione di "fermata" sembra difficile immaginarla. "Rispetto all'avanzamento del progetto - ha dichiarato Variati - l'amministrazione non ha visibilità". Ma il sindaco ha assicurato la "massima trasparenza" nei confronti dei cittadini. Tra le novità annunciate, infatti, c'è la costituzione di uno sportello in Piazza Biade, nel quale Variati voleva esporre gigantografie del tracciato ma che, su suggerimento dei Comitati, ospiterà un punto informativo con tanto di tecnici a spiegare l'evoluzione dei lavori e accogliere le richieste dei cittadini.
Resta il fatto che questo piano sull'alta capacità, da Montebello a Grisignano e dal costo di 2,4 miliardi di euro, metterà in modo pesante le mani sulla città tra spostamento della stazione, raddoppio dei binari e costruzione di opere complementari come un annunciato  filobus. Quel tunnel auto sotto Monte Berico forse avrebbe portato via troppo di quel gruzzolo destinato, in sostanza, a raddoppiare una stazione ferroviaria e ad avviare un altro enorme cantiere? 

Leggi tutti gli articoli su: comitati, Tav, Achille Variati, Italfer, stazione di Vicenza, No Tav, )

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