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Tac, gazebo e raccolta firme del Comitato popolare dei Ferrovieri: "stop al progetto"
Giovedi 12 Marzo 2015 alle 15:52 | 0 commenti
Sabato 14 marzo i residenti del quartiere Ferrovieri riuniti nel Comitato popolare dei Ferrovieri, dopo i proclami e l'accesa assemblea del Partito Democratico nel circolo 7, annunciano che allestiranno gazebo informativi in tutto il quartiere con una raccolta firme per fermare l’avanzata del progetto dei Treni ad alta capacità : “Chiediamo al Comune che si fermi sul Tav, in un quartiere tra i più colpiti dal progetto attuale approvato a inizio anno dal Comune di Vicenza".
Il testo integrale dell'appello del Comitato popolare dei Ferrovieri,
Chiediamo al Comune di fermarsi e coinvolgere la cittadinanza in un percorso partecipativo che affronti la questione Tav nei suoi diversi aspetti, a partire dai quartieri più colpiti dal progetto, in primis i Ferrovieri. Per questo, sabato saremo presenti in quartiere dal mattino fino a sera con quattro gazeboâ€. Fare controinformazione sul tema del Tav e parlare con gli abitanti della città è il primo obiettivo dell’iniziativa, insieme a una raccolta firme che il Comitato promuove “per chiedere una cosa molto semplice all’amministrazione comunale: di fermarsiâ€. La richiesta è quella di una moratoria del progetto Tav/Tac a Vicenza. Ai gazebo saranno distribuiti materiali informativi sul progetto e sul suo impatto ai Ferrovieri e nelle altre zone della città .
La presenza ai Ferrovieri sarà capillare, per tutta la giornata: i gazebo saranno in via Baracca, all’altezza dell’anfiteatro; via Vaccari, vicino alla farmacia; presso la passerella che unisce il quartiere dei Ferrovieri con San Felice; e all’incrocio tra viale sant’Agostino e via dell’Arsenale.
La presenza ai Ferrovieri sarà capillare, per tutta la giornata: i gazebo saranno in via Baracca, all’altezza dell’anfiteatro; via Vaccari, vicino alla farmacia; presso la passerella che unisce il quartiere dei Ferrovieri con San Felice; e all’incrocio tra viale sant’Agostino e via dell’Arsenale.
Per contattare il Comitato popolare dei Ferrovieri: clicca qui
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