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Sicurezza, Toniolo e Ciambetti: 5 milioni di euro in più nel bilancio regionale

Di Edoardo Pepe Martedi 24 Febbraio 2015 alle 17:07 | 0 commenti

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L’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti e il presidente della Commissione bilancio Costantino Toniolo annunciano che è stato presentato un emendamento al bilancio previsionale 2015 della Regione Veneto per mettere a disposizione nuove risorse al fine di migliorare e incrementare le condizioni di controllo dei territori e di salvaguardia delle comunità contro la criminalità.

Ecco le dichiarazioni rilasciate a riguardo:

"Sono orgoglioso di comunicare una buona notizia: presto vi saranno altri 5 milioni di euro dalla Regione per contrastare l'escalation criminale che sta avvenendo in Veneto. La commissione ha licenziato l'emendamento al bilancio di previsione 2015 da me presentato 15 giorni fa che assegna altri fondi agli enti locali (Comuni e Unioni e Consorzi Polizie locali) per migliorare il coordinamento tra le forze di polizia e i corpi di polizia locale, aumentare le telecamere sul territorio e aumentare la presenza dei nostri vigili sulle strade".

"Abbiamo trovato con i tecnici il modo per coprire la spesa", prosegue Toniolo.

"La Regione può fare la sua parte in materia di sicurezza in questo modo", puntualizza Toniolo, "mentre lo Stato a mio avviso deve intervenire aumentando i contingenti di polizia e carabinieri sul territorio e aumentando i loro mezzi".

"Ma non basta", continua Toniolo, "è necessario anche un intervento di riforma della Giustizia: concordo pienamente sulla proposta di sospendere la condizionale per i reati predatori, una campagna che a Vicenza sta prendendo piede: mi appello ai parlamentari affinché si impegnino per questa modifica di legge!"

Ma veniamo in dettaglio all'emendamento al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015. 

"Si tratta di una spesa necessaria per difendere meglio i nostri cittadini ed elevare il grado di sicurezza sul territorio", spiega Toniolo, "un'azione che metteremo in atto (dopo il voto d'aula) finanziando un capitolo della legge n. 9 del 7 maggio del 2002 che da anni non viene più finanziato".

L'emendamento di fatto finanzia l'articolo 3 della legge, che prevede il cofinanziamento regionale di progetti riferiti alla realizzazione di forme e sistemi coordinati ed integrati di vigilanza e sicurezza locale e di quartiere. Inoltre prevede iniziative di prevenzione e sostegno rivolte alla tutela delle fasce della popolazione più deboli ed esposte a fenomeni di criminalità o di rischio dell'incolumità personale. E infine cofinanzia progetti "per interventi contro l'usura, i reati contro il patrimonio e iniziative per il controllo del territorio dalla diffusione dei reati connessi all'uso delle droghe e all'alcolismo, contro la diffusione delle droghe e dell'alcolismo e a favore della sicurezza stradale".

 

“Vista l’inerzia dello Stato, proponiamo che la Regione intervenga concretamente nel tutelare i cittadini, le famiglie e le imprese, stanziando 5 milioni di euro. Con questo emendamento destiniamo cinque milioni di euro di contributi agli enti locali per progetti di messa in sicurezza dei nostri luoghi – spiega Ciambetti –. La materia non è di nostra competenza, ma cerchiamo di  aiutare i Comuni e i cittadini con una sorta di supplenza, visto che lo Stato non sembra avere questa priorità, anzi. Pur in un bilancio regionale segnato da profonde restrizioni imposte dalla Legge di Stabilità, l’individuazione di questi fondi testimonia la grande sensibilità della Regione per questa emergenza, per affrontare la quale sono necessari interventi straordinari”.

“I dati diffusi la settimana scorsa dal Censis parlano chiaro – sottolinea l’assessore –: per quanto riguarda i furti dal 2004 al 2013, in provincia di Padova l’aumento è stato del 143,3%, in quella di Venezia del 120,9%, nel veronese del 103,4%. Ancor più sconcertante è il dato statistico per i reati contro il patrimonio, che tra luglio 2013 e giugno 2014, hanno registrato un aumento di quasi il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

“Non possiamo rimanere inerti davanti alla cronaca di questi giorni, disseminata da eventi drammatici – ha concluso Ciambetti –. Questa, ripeto, è materia e competenza dello Stato, sia chiaro, e toccherebbe allo Stato intervenire. Purtroppo le politiche di spending review iniziano a farsi sentire nei servizi reali resi alla cittadinanza, compresi, purtroppo, quelli della sicurezza. Non dimentichiamo che le Forze dell’Ordine in Veneto operano ben al di sotto dei loro organici e con mezzi non adeguati alle esigenze di un moderno servizio”.

 


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