Sicurezza sui treni, Zaia: Esercito e tolleranza zero
Martedi 16 Giugno 2015 alle 18:15 | 0 commenti
Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia interviene su quanto emerso in tema di sicurezza sui treni al termine di un incontro tenutosi martedì 16 giugno tra il Gruppo Ferrovie Italiane e i Sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e FAST Ferrovie. Di seguito la presa di posizione di Zaia diffusa dalla Regione.
Condivido le preoccupazioni e le richieste di più sicurezza immediata avanzate dai sindacati dei ferrovieri e aggiungo che misure adeguate vanno prese non solo sui treni considerati più a rischio, ma su tutto il sistema ferroviario. Si rafforzi quanto serve la Polfer e, se la Polfer non ce la fa, salgano sui treni i soldati. Le ferrovie sono come le strade: occorre garantire sicurezza e per farlo non deve esserci alcuna remora o impedimento a usare l’Esercito.
L’orrendo delitto di cui è stato vittima il capotreno in Lombardia è solo la punta di un iceberg di delinquenza e intolleranza che, con fatti piccoli o grandi, colpiscono ormai con inaccettabile frequenza i lavoratori delle Ferrovie, che svolgono un compito sempre più difficile, i pendolari e i viaggiatori. Occorre porre un argine di vigilanza totale e di tolleranza zero, perché in un Paese civile non è possibile avere paura a lavorare o a salire su un treno.
Parlo di episodi che accadono sempre di più anche sulle tratte ferroviarie e nelle stazioni del Veneto, e che solo per caso sinora non hanno portato alle gravissime conseguenze di Milano. E’ ora di agire, con il dispiegamento di tutte le forze necessarie e con tutta la durezza necessaria. Ad aver paura di salire sui treni devono essere i delinquenti e i malintenzionati, non i ferrovieri o i pendolari.
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