Scuole Materne, appello con le richieste della FISM ai candidati presidente
Giovedi 14 Maggio 2015 alle 15:01 | 0 commenti
L'appello per i candidati a Presidente della Regione Veneto della FISM del Veneto, Federazione Italiana Scuole Materne
Premesse. “L’autonomia scolastica è certamente lo strumento strategico per inserire il sistema scolastico italiano a pieno titolo nel contesto culturale e formativo europeo. La scuola dell’autonomia è la scuola della comunità e della società civile.Lo Stato, anche secondo il dettato costituzionale, determina e garantisce i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali e civili all’istruzione e all’educazione su tutto il territorio nazionale.
La “gestione†delle istituzioni scolastiche e formative attiene alle competenze regionali, mentre il “governo†della scuola attiene al livello nazionale. In questo contesto la famiglia, come sancito dalla nostra carta costituzionale e dalle dichiarazioni internazionali dei diritti, deve godere, per il suo primario e inalienabile diritto-dovere educativo, di una piena libertà di scelta tra scuole statali, scuole paritarie, centri di formazione professionale e di una reale corresponsabilità all’interno degli istituti scolastici, cooperando fattivamente alla definizione del “patto educativo tra scuola, studenti, famiglia e comunità locale“ (dal Comunicato FIDAE, FISM, CONFAP, FOE CDO, AGIDAE, AGeSC, MSC pubblicato a Roma il 21 gennaio 2013).
I servizi socio educativi dell’infanzia nel Veneto.
La scuola dell’infanzia paritaria nel Veneto costituisce un realtà unica in Italia per dimensione quantitativa, per diffuso radicamento nel territorio e nelle comunità , per l’ampia integrazione con i servizi per la prima infanzia, per la qualità della offerta formativa e per la originalità culturale e di partecipazione civile.
È un modello, però, che pur godendo di positiva e generale considerazione, da qualche anno sta soffrendo della situazione economica generale del paese e della contemporanea denatalità che colpisce la nostra regione in maniera molto importante.
La rete delle scuole dell’infanzia aderenti alla FISM del Veneto ha valorizzato la pluralità dei soggetti gestori e le loro peculiarità storiche, sociali e culturali, realizzando una sistema fortemente identitario generalmente riconosciuto ed apprezzato dalle comunità e dalle istituzioni.
I rapporti con le Istituzioni regionali e locali che si occupano di servizi socio educativi per l’infanzia sono sempre stati orientati alla reciproca collaborazione nell’intento di lavorare per il bene di tutti bambini e delle famiglie coinvolte nell’educazione dei propri figli.
Chiediamo che queste condizioni siano mantenute anzi sviluppate, e sia valorizzato il sistema sussidiarietà così profondamente radicato nel Veneto in particolare nei servizi all’infanzia.
Al nuovo Governo regionale chiediamo un impegno decisivo a favore della scuola nel suo insieme, affinché si realizzi un sistema di istruzione regionale integrato fondato sul principio dell’autonomia e della libertà di scelta della scuola da parte dei cittadini.
Per questo auspichiamo che:
sia superata ogni discriminazione tra gli alunni di scuole statali e paritarie (retta; standard organizzativi e funzionali, ecc.), come peraltro avviene in altre parti del Paese (Trentino, Friuli, numerosi Comuni) e che da tempo avviene nella quasi totalità degli Stati europei;
il finanziamento del sistema di istruzione si fondi sul principio del costo standard con il riconoscimento di una quota capitaria pesata differenziata (similmente a quanto avviene con il servizio sanitario);
non abbia rilevanza la gestione pubblica o privata della scuola ma abbia rilevanza la qualità del servizio e la sua adeguatezza ai bisogni del territorio, e in questo senso si promuova la sussidiarietà ;
sia possibile verificare l’esito educativo della attività scolastica e siano valutati, anche con la partecipazione delle famiglie, i dirigenti, i docenti e il personale della Scuola;
siano subito tolti dai vincoli del patto di stabilità i contributi statali e regionali alle scuole paritarie, che stanno provocando intollerabili ritardi nelle erogazioni con grandi disagi e sofferenze per gestori, famiglie e lavoratori del settore; del resto non si tratta di erogazioni graziose ma del necessario finanziamento di un pilastro del sistema nazionale dell’istruzione di cui alla L. 62/2000, quello delle scuole paritarie.
Più in particolare per le scuole dell’infanzia paritarie chiediamo alla Regione:
il passaggio delle competenze dal settore del “Sociale†a quello dell’ “Istruzioneâ€;
una nuova legge regionale dei servizi socio educativi 0 – 6 anni in cui la Regione svolga il ruolo di governo del sistema regionale al quale concorrono gli enti locali e i soggetti della sussidiarietà ;
la razionalizzazione della rete delle scuole dell’infanzia statali e paritarie in modo da garantire qualità pedagogica, efficienza gestionale, equilibrata integrazione pubblico/privato anche mediante la promozione di reti di scuole;
la riorganizzazione del finanziamento del suddetto sistema (nel quale oggi confluiscono contributi dello Stato, della Regione, dei Comuni) affinché la retta delle paritarie sia di importo analogo a quello delle materne statali;
l’adozione di procedure snelle e veloci per la tempestiva erogazione dei contributi.
APPELLO AI CANDIDATI.
Si fa appello ai candidati alla Presidenza della Regione di condividere le proposizioni sopra esposte ed includere nel loro programma di governo e in quello delle formazioni politiche che li sostengono le problematiche delle scuole dell’infanzia paritarie e dei servizi della prima infanzia, patrimonio originale di incommensurabile valore sociale e culturale del Veneto.
Sarà nostra cura rendere note le valutazioni e l’eventuale impegno che i candidati stessi ci faranno pervenire a tutte le 1.047 scuole associate alla FISM e, tramite, loro alle oltre 90 mila famiglie (82 mila dell’infanzia, 7 mila dei nidi e 1,5 mila delle sezioni primavera) dei bambini che in esse sono accolti.
Con i migliori auguri per il Vostro impegno politico e amministrativo e con i più cordiali saluti.
Venezia, 14 maggio 2015
IL PRESIDENTE REG.LE
Stefano Cecchin
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