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Luca Fantò, Coordinatore regionale PSI scuola del Veneto e Segr. Prov. PSI Vicenza

Pochi al di fuori del mondo della scuola ne sono a conoscenza, forse perché i mass media ne hanno parlato molto poco, ma è stata altissima l’adesione di ieri ed oggi allo sciopero degli scrutini delle classi non impegnate in esami. 

In Emilia-Romagna, Molise, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia le percentuali dello sciopero sono state tra l’80% e il 90%, mentre in tantissime scuole delle principali città il blocco è stato totale. Ma si è scioperato in tutte le regioni, anche in Veneto, anche nel vicentino.

A poco sono servite le non troppo velate minacce di far saltare le assunzioni, poco efficaci i tentativi di far passare per irresponsabile chi avesse scioperato. L’adesione in alcuni casi ha raggiunto il 100%.

Il successo della protesta dei docenti italiani, permette di richiamare ancora una volta l’attenzione dei Parlamentari socialisti e dell’intero centrosinistra sull’inadeguatezza di quanto proposto dal Governo nel ddl 2994, detto della “buona scuola”.

E’ necessario che il Parlamento proceda immediatamente allo stralcio ed all’approvazione del piano assunzioni e permetta un iter del ddl più ponderato.

Il ddl presenta infatti una serie significativa di incongruenze. Criteri di scelta del personale generici che sostituiscono oggettive graduatorie di merito, discriminazioni tra docenti, finanziamenti alle scuole non statali che sembrano contraddire il dettato costituzionale, sono  solo alcune di tali paradossali proposte fatte per mutare artificialmente la nostra scuola nella “buona scuola”.

Una“buona scuola” che per essere effettivamente tale dovrebbe essere  rafforzata, potenziata, resa più efficace e moderna non rivoluzionata o, peggio ancora annichilita.