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Parco Querini e il Bando periferie, l'associazione Civiltà del Verde indignata per il "declassamento": il parco storico va curato ma non con soldi sottratti alle vere periferie

Di Comunicati Stampa Domenica 12 Marzo 2017 alle 10:37 | 0 commenti

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L'associazione "Civiltà del Verde" onlus, nella nota che pubblichiamo, vuole porre all'attenzione dei propri soci, degli enti ed organismi preposti e della cittadinanza tutta, i gravi problemi relativi all'assenza di tutela e costante manutenzione del Parco Querini, il parco storico più importante della nostra città. Parco Querini, vincolato ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 s.m.i., di proprietà comunale, ricadente nell'ambito del Centro Storico della città di Vicenza, patrimonio dell'Umanità sin dal 1994, dunque un monumento nel monumento, per poter rientrare nei criteri di finanziabilità previsti dal Bando nazionale "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo" (PCM 25.05.2016) è stato esso stesso equiparato a periferia, a "luogo di marginalità economica e sociale" (sic Bando).

La nostra associazione da molti anni si batte per sollevare le sorti del parco con impegno continuo su moltissimi fronti, anche con un progetto di restauro delle serre, sottoposto al parere preventivo della Soprintendenza. Abbiamo sempre sostenuto che è un piccolo gioiello che dovrebbe essere ben custodito, ben gestito, inserito nei percorsi turistici del centro storico, valorizzando il suo essere simbolo di una città dove i suoi nobili cittadini miravano al bello, all'accogliente, senza magnificenza ma con grande decoro, gusto estetico e innovativo. Un parco di valore straordinario, da anni lasciato alla manutenzione sommaria ed episodica, a una sorveglianza carente, a un uso improprio, quando anche poco dignitoso, quasi fosse un qualsiasi banalissimo contenitore verde.
Le serre che stanno crollando, animali che scorrazzano ovunque, invadendo anche spazi esterni con relativi pericoli per le auto in transito, tane scavate da conigli e nutrie che compromettono le rive della peschiera, della collinetta del Tempietto, sterco, mancanza di igiene, cortecce e radici delle piante rosicchiate, alberi morti, bagni fatiscenti, che non funzionano...
E nessuno è responsabile di aver trascurato per tanto tempo questo luogo così prezioso per la comunità, nonostante le ripetute denunce di "Civiltà del Verde", di altre associazioni e di molti singoli cittadini!
Ma ora, dobbiamo essere felici e fiduciosi: arriva il Bando periferie per risanarlo!
Civiltà del Verde non può non indignarsi di fronte a una simile scelta: l'aver inserito, da parte dell'Amministrazione, il Parco Querini nel Bando Periferie fa riflettere... vuol dire equiparare il parco, bene culturale di straordinario valore e parte essenziale del centro storico di Vicenza, a qualunque brano di periferia urbana degradata, negando da un lato il valore del bene e dall'altro il diritto delle periferie di poter avere risorse da investire nel miglioramento dei propri spazi pubblici, dei servizi, delle infrastrutture di quartiere e altro.
Vuol dire che il centro storico, bene culturale esteso, riconosciuto patrimonio dell'Umanità sin dal 1994, è esso stesso contraddistinto "da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi" (art. 4 "Oggetto dei progetti" comma 2 del Bando stesso).
Stessa sorte tocca al Campo Marzo dove, malgrado gli enormi problemi legati alla sicurezza, si propone di rifare la pavimentazione di viale Dalmazia, una necessità di certo non prioritaria e fuoriluogo rispetto agli obiettivi del bando nazionale.
E per le periferie, da sempre in sofferenza e attesa di interventi? Per questi luoghi, che ne avrebbero grande bisogno cosa si propone?
L'associazione Civiltà del Verde ritiene l'operazione proposta dal Comune impropria e lesiva delle finalità previste dal bando. Questo abbiamo denunciato con una lettera inviata direttamente alla Presidenza del Consiglio prima che si concludessero gli ultimi atti di firma della convenzione tra Stato e Comune, affinché verificasse l'effettiva ammissibilità del progetto presentato e, in caso di risposta negativa, dirottando la cifra impegnata per gli interventi dedicati alle periferie, così come previsto dal bando nazionale.

Per senso di responsabilità civica l'associazione Civiltà del Verde chiede al Comune un doppio impegno:

1) rivedere i contenuti del progetto presentato e dare awio a una riflessione seria, non estemporanea sullo stato delle periferie vicentine;

2) vviare, dopo tante parole e false promesse, un serio piano di gestione dei parchi storici cittadini, a partire da Parco Querini sul modello di molti altri casi sperimentati in Italia e all'estero, nel rispetto di quanto previsto dalla Carta per la salvaguardia dei Giardini Storici (Firenze 1981).


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