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Multa a disabile, Rosini si inalbera ma Palazzo Trissino ci scrive: la soluzione c'era

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 6 Aprile 2015 alle 10:42 | 0 commenti

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Giorni fa abbiamo pubblicato una lettera dell'ex consigliere comunale, Vittorio Corradi, che come Presidente A.I.A.S. Sezione San Bortolo Vicenza ci scriveva  lamentando soprattutto la scarsa sensibiltà mostrata, a suo dire, da una "vigilessa", che nel fare una multa, tecnicamente dovuta, per un permesso di sosta per disabili scaduto il 28 febbraio 2015 (12 giorni dopo la data fissta) per «umana dimenticanza», non avrebbe neanche alzato lo sguardo per ascoltare le motivazioni del papà della disabile (foto d'archivio).

L'asserita assenza di attenzione faceva pensare a Corradi che quella sarebbe stato il «segno evidente di una formazione professionale ad hoc» prima di concludere così: «Non era forse il Comandante della polizia locale del nostro comune quello finito su striscia la notizia per abuso di ZTL? Che multa avrà pagato? Mi risulta il contrario da quello che abbiamo letto sui giornali. Devo purtroppo rilevare che la carta dei diritti dei disabili sancita dall'ONU e dalla nostra Costituzione rimane sempre sulla carta. Complimenti a tutti gli attori di questa vicenda».

Abbiamo chiesto un chiarimento al riguardo, di persona sulle scale di palazzo Trissino ma invano, al "piccato" comandante Cristiano Rosini, per iscritto, quindi e poi, al portavoce della Giunta, Nicola Rezzara, che ci ha, invece, cortesemente risposto a nome dell'Amministrazione con la nota che pubblichiamo integralmente.

"Accertata la violazione a causa del contrassegno invalidi scaduto, la redazione del verbale di violazione amministrativa non poteva essere annullata dagli agenti di polizia locale. L'eventuale annullamento da parte degli agenti avrebbe infatti costituito un abuso non consentito dalla legge penale né dalle prescrizioni della Prefettura. Il proprietario dell'auto è stato quindi informato dagli agenti che la soluzione stava nel presentare un proprio scritto difensivo che sarebbe stato valutato dal Prefetto o dal Giudice di Pace, dato che di prassi per questo tipo di violazioni il Comando lascia la valutazione dell'episodio all'organo competente a valutare la sanzione elevata. È comprensibile che dopo cinque anni ci si dimentichi di rinnovare il contrassegno invalidi (e la situazione può essere valutata favorevolmente dal Prefetto o dal Giudice di Pace); allo stesso modo bisogna comprendere i limiti e gli obblighi di un agente di polizia locale che non ha il potere di annullare la redazione di un verbale. Diverso è il caso in cui la violazione sia stata accertata ma il verbale non ancora redatto: in questo caso, la buona fede del soggetto o la situazione particolare del caso possono costituire un metro di valutazione per l'agente che preventivamente non ravvisi sussistere tutti gli estremi della violazione. Diversamente, una volta compilato il verbale, per legge solo il Giudice di Pace o il Prefetto possono rivalutare la situazione".

Che dire?.

Non possiamo entrare nel merito del presunto comportamento a caldo della vigilessa, magari percepito in maniera negativa dal papà della disabile per motivi umani, tanto più che lo stesso Corradi riferisce nella stessa lettera che «al contrario l’ufficio che rilascia i permessi è composto da persone umanamente disponibili e di squisita gentilezza», prendiamo atto della reazione piccata e che quindi appare "arrogante" del capo dei vigili, il sedicente avvocato Cristiano Rosini, e ringraziamno l'Amministrazione non solo per la risposta completa ma anche per il consiglio insito nella stessa e che a detta di Rezzara, ma non di Rosini, già sarebbe stato dato alla famiglia della disabile all'atto della comminazione dovuta della multa: la soluzione stava (speriamo che ancora stia) nel «presentare un proprio scritto difensivo che sarebbe stato valutato dal Prefetto o dal Giudice di Pace, dato che di prassi per questo tipo di violazioni il Comando lascia la valutazione dell'episodio all'organo competente a valutare la sanzione elevata».

Al consiglio tecnico Rezzara ci ha aggiunto verbalmente una considerazione, umana: «è prassi che la richiesta venga accolta»...


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