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Monticello Conte Otto sostiene progetto “Donare gli organi: una scelta in Comune”

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 6 Febbraio 2015 alle 16:24 | 0 commenti

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Comune di Monticello Conte Otto - L’Amministrazione Comunale sostiene e aderisce al progetto “Donare gli organi: una scelta in Comune”, il protocollo siglato da ANCI (Associazione nazionale comuni italiani), Regione Veneto e Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi) per facilitare la raccolta dell’espressione della volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti.

Presto sarà offerta ai cittadini maggiorenni la possibilità di esprimere e far registrare la propria volontà nel registro nazionale del Sistema Informativo Trapianti, presso l’Istituto Superiore di Sanità, attraverso la compilazione di un semplice modulo, al momento della richiesta di rilascio o di rinnovo della Carta d’identità, presso l’Ufficio Servizi Demografici del Comune di Monticello Conte Otto. A tutela della privacy, sul documento d’identità cartaceo, non sarà evidenziato nulla.

Con questa iniziativa, si intende non solo rendere più semplice e comoda per i cittadini l’espressione di volontà, ma anche stimolare l’attenzione su questo tema così importante e delicato e fare emergere lo spirito di solidarietà e di generosità, troppo spesso inespresso.

Dopo il sì della Giunta, gli uffici comunali sono al lavoro per completare gli aspetti organizzativi, formativi e informativi tra il Comune e il SIT (Sistema Informativo Trapianti). Sarà data notizia dell’inizio di operatività del Sistema Informativo attraverso gli abituali organi di informazione.

Il Sindaco Claudio Benincà, dichiara:

«Già da giugno dell’anno scorso abbiamo fortemente voluto aderire al progetto, perché riteniamo utile, nel massimo rispetto della libertà di coscienza di ciascuno, facilitare il compito a quanti vogliono compiere un atto di solidarietà verso il prossimo, che possa concretizzarsi attraverso l’inserimento della propria disponibilità in un registro nazionale. Ricordiamo che in Italia non esiste il silenzio-assenso: se non vi è stata una esplicita manifestazione di volontà in vita, adeguatamente documentata (sia essa favorevole o contraria), la decisione sulla donazione dopo la morte è affidata ai famigliari, in un momento particolarmente triste e drammatico, quando non è facile prendere decisioni altrettanto delicate e condivise. Grazie all’istituzione di questo registro sarà possibile diffondere una maggiore sensibilizzazione verso il trapianto di organi che ancora, per alcune gravi malattie, rappresenta l’unica soluzione terapeutica. Abbiamo così voluto sostenere ancora di più anche la difesa dei nostri valori cristiani”.


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