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Langella: tagli sulla sanità, ma sarebbe meglio dire sulla salute...

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 28 Luglio 2015 alle 17:16 | 0 commenti

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Nota di Giorgio Langella, Partito Comunista d'Italia - federazione regionale veneta

Per l'ennesima volta il governo ha posto la fiducia. Questa volta al Senato sul decreto legge enti locali, che contiene tra le numerose misure anche interventi nel settore sanità. Misure, queste, che sono un attacco letale alla sanità pubblica e, soprattutto, alla salute dei cittadini.

Il ministro Lorenzin dall'alto della propria incompetenza dichiara che le misure sulla sanità non sono tagli ma “misure di efficientamento che porteranno dei risparmi da reinvestire nel settore”. Ma questi “risparmi” cosa sarebbero? Da fonti governative vengono definiti la rinuncia a “prestazioni inutili” o “non necessarie”. Ma come si fa a sapere a priori se le prestazioni sono inutili? In pratica si faranno tutte le pressioni possibili per impedire esami e visite specialistiche spesso indispensabili per la prevenzione di malattie e patologie invalidanti. La “stretta” verrà fatta, a quanto si legge, facendo in modo che vengano pagate dall'utente quelle prestazioni che risultassero non necessarie (a posteriori?) e tagliando gli stipendi dei medici che le avessero prescritte. Così, alla salute e alla vita dei cittadini viene dato un prezzo. La salute sarà garantita meglio a chi potrà pagarsi le prestazioni. Una sanità di classe che viene negata ai ceti più deboli. Il disegno è chiaro, boicottando esami e visite specialistiche nelle strutture pubbliche si favorisce in tutto e per tutto la sanità privata a pagamento distruggendo quella pubblica. Ma questi risparmi (è vietato chiamarli “tagli”, qualcuno del governo potrebbe offendersi) servirebbero a far star meglio i cittadini? Sicuramente no. Servirebbero a rendere meno sicura e più precaria la vita, disincentivando la prevenzione che, in molti casi, è l'unica maniera sicura di salvare la vita a chi è ammalato.

Il governo con questo ennesimo decreto continua nella sua politica che ha l'obiettivo dello smantellamento progressivo dello Stato sociale. Questa volta è colpito il diritto alla salute, pochi giorni fa hanno colpito il diritto all'istruzione con una legge sulla scuola altrettanto devastante e odiosa.

Facciamo appello a chi siede in Parlamento di avere un moto di orgoglio e bloccare la distruzione della sanità pubblica che il governo Renzi intende portare avanti. Chiediamo ai senatori di votare contro le pretese governative. Chiediamo agli organi di stampa di dare informazioni corrette e chiare su questo ennesimo attacco ai diritti fondamentali dei cittadini. Che tutti possano conoscere chi, con il proprio voto, si renderà colpevole e complice dell'ennesimo stravolgimento della Costituzione. Il voto di fiducia non può essere per nessuno la scusa che impedisce di votare contro un decreto iniquo, ingiusto e sbagliato. E non ci può essere giustificazione alcuna per chi, approvando questo decreto, permetterà di cancellare il diritto alla salute ai cittadini.

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