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L'acqua calda e l'acqua fredda, storia di acciaierie e cinema di persone

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 31 Maggio 2015 alle 19:49 | 0 commenti

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di Giovanni Coviello dal n. 276 di VicenzaPiù di Maggio (leggi tutto l'articolo nella versione digitale per gli abbonati online oppure chiedilo nelle edicole Fenagi)

Il vicentino Giulio Todescan e la pugliese Marina Resta firmano una storia di operai e di culture che da Giovinazzo conduce a Vicenza lungo la via dell’acciaio: “per descrivere questa strana mescolanza di veneti e pugliesi, un dirigente dell'azienda citato nel testo utilizzava la metafora dell'acqua calda e dell'acqua fredda, la cui unione dà vita a qualcosa di nuovo e più complesso”

Leggi tutti gli articoli su: Giulio Todescan, Acciaio, Marina Resta

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