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La sfida indipendentista: tra leghisti, casalinghe arrestate e... autista indiano

Di Edoardo Andrein Lunedi 27 Luglio 2015 alle 01:26 | 0 commenti

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Hanno scelto un luogo, tra i colli berici di Brendola, dal panorama spettacolare. E una domenica, l'ultima del mese di luglio 2015 che ha regalato anche una tregua dal caldo eccezionale delle ultime settimane. Un territorio veneto trasformato in "indipendente" per un giorno, tra bandiere di San Marco e rigoroso dialetto veneto: ma no, non chiedevano il passaporto all'ingresso...

Un centinaio gli indipendentisti saliti "sul colle" per una raccolta fondi per la popolazione colpita dal devastante tornado in Riviera del Brenta delle settimane scorse; ma anche per ascoltare il discorso del vicentino Antonio Guadagnini, eletto in Consiglio regionale con Indipendenza Noi Veneto a sostegno di Luca Zaia.
Tra i presenti anche alcuni militanti di Indipendenza Veneta, movimento con il quale è in corso sin da prima delle elezioni uno scontro a colpi di ricorsi in tribunale per il nome della formazione politica in una galassia, quella degli indipendentisti veneti, frammentata in tante piccole costellazioni.
Ed è proprio su questo aspetto che si sofferma quello che viene considerato il primo consigliere indipendentista della "Nathion veneta", nonostante sia entrato nelle "istituzioni italiane": 
"Dobbiamo puntare all'unità, dimenticare i vecchi rancori e fare rete: ci sono tante brave persone che con il loro impegno ci porteranno a raggiungere il risultato, ma dobbiamo iniziare a rompere gli steccati politici, anche verso sinistra".
"In consiglio regionale - continua Guadagnini - io ho un ottimo rapporto e sono in sintonia con i miei colleghi della maggioranza, tranne quelli che hanno idee distanti dalle nostre".
Il riferimento è all'altro vicentino entrato in Consiglio come il più votato, Sergio Berlato, l'ala destra della maggioranza eletto con il partito "nazionalista" Fratelli d'Italia, ma malvisto da alcuni presenti anche per le vicende del passato legate alla caccia. 
Insomma il consigliere Guadagnini fa affidamento sugli amici della Lega Nord per raggiungere l'obiettivo di un Veneto indipendente; e si rivolge ai presenti Giorgio Gentilin, sindaco "sceriffo" di Arzignano, e Filippo Busin deputato del Carroccio nel parlamento romano dove "posso toccare da vicino la decadenza morale a cui siamo arrivati" racconta Busin.
Scordando secondo alcuni che a questa "decadenza morale" ci si è arrivati anche con un decennio di Lega al governo e di oltre vent'anni di assestamento padano nei palazzi del potere...
A impreziosire la serata poi c'è anche la presenza di Maria Marini, la 57enne casalinga arrestata dopo un'irruzione in casa sua nell'aprile 2014, in seguito all'eclatante blitz antisecessionisti delle forze dell'ordime anche per il trattore trasformato in "tanko". Se spicca la signora Maria, divenuta un eroe patriota per i suoi 21 giorni di carcere, ma soprattutto per aver rinunciato, in un primo momento, all'avvocato durante la detenzione, perchè "non riconosco l'Italia", la vera star dell'evento indipendentista, però, è stata un'altra. 
Per arrivare alla location scelta per la sagra veneta c'era da percorrere un'impervia salita, con pendenza da far impallidire il Vincenzo Nibali dei tempi migliori. Per fortuna che ad agevolare l'arrivo dei partecipanti, aumentato in serata inoltrata per il concerto del gruppo folk veneto Ballincontrà, era a disposizione un furgoncino blu da nove posti che faceva la "navetta" su e giù dal parcheggio per le auto. 
A guidarlo un simpatico immigrato dall'India, che ci racconta essere arrivato in Italia da una decina di anni.
"Quindi ormai ti senti veneto..." gli chiediamo, sorpresi dal suo servizio alla festa indipendentista. 
"Sì", risponde con un mezzo sorriso, non troppo convinto.
Veneto sì, almeno fino a quando riceverà il compenso...
 
La nota di Antonio Guadagnini

Ammonta a 500 euro il ricavato della Sagra dei Veneti per i Veneti che si è svolta domenica sera a Brendola nell'azienda agrituristica Le Pignole, denaro che oggi il consigliere regionale di Indipendenza Noi Veneto Antonio Guadagnini versa nel conto corrente aperto per volontà del presidente Luca Zaia (“Emergenza tornado in Veneto 8/7/2015” - IBAN:   IT 57 V 02008 02017 000103827353 - Banca UniCredit).

"E' una piccola cifra", afferma Guadagnini, "ma è importante perché è uscita dalle tasche dei nostri sostenitori della zona dell'Ovest Vicentino: dai Veneti per i Veneti! Una goccia per contribuire alla solidarietà nei confronti delle famiglie e dei cittadini veneti colpiti dal tornado dell'otto luglio scorso in Riviera del Brenta".

Alla festa hanno partecipato trecento persone e sono stati distribuiti un centinaio di pasti. Vi hanno partecipato diversi amministratori locali tra cui anche il sindaco di Arzignano Giorgio Gentilin che ha sottolineato la sua vicinanza al movimento Indipendenza Noi Veneto.

"E' stata un'occasione", racconta Guadagnini, "per ritrovarci tra indipendentisti, anche tra persone che si sono presentate in schieramenti diversi alle recenti elezioni regionali: ora è importante che ritroviamo l'unità: solo insieme saremo più forti per raggiungere il nostro obiettivo l'autodeterminazione del Popolo veneto!"

E per chiudere un appello: "Invito gli organizzatori di tutte le sagre estive che si svolgono in Veneto a devolvere una parte del ricavato all''Emergenza tornado in Veneto", afferma Guadagnini: "sarebbe un bel segnale di solidarietà tra Veneti al di là delle sigle politiche".


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