Quotidiano | Categorie: Politica, Diritti umani

La regione Veneto non ci vuole? E noi ci organizziamo la Festa delle Famiglie Venete

Di Anna Barbara Grotto Lunedi 17 Novembre 2014 alle 00:07 | 0 commenti

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Un sole inaspettato, dopo i temporali di ieri, ha salutato la Festa delle Famiglie Venete 2014, che si è svolta oggi domenica 16 novembre, nella palestra Colombo del Villaggio del Sole a Vicenza. Le associazioni venete che si battono da anni in difesa dei diritti civili e per una società laica hanno reagito così, con gioiosa intraprendenza, alla mozione 270 che il Consiglio Regionale Veneto ha votato il 14 ottobre di quest'anno.

Nel testo, la Regione prende l'impegno di fissare una data per celebrare la "Festa della Famiglia Naturale, fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna" e chiede al Governo "la non applicazione del Documento Standard per l'educazione sessuale in Europa redatto dall'ufficio europeo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità". Contro questa mozione, varie associazioni di tutto il Veneto si sono mosse prima con una petizione (che ha raccolto in una settimana più di 500 firme) e poi organizzando un pomeriggio di incontro per tutte quelle famiglie che la Regione Veneto ha istituzionalmente ignorato con questa mozione.
Il sottotitolo dell'evento, che recita "di tutte le famiglie", rispecchia al meglio la varietà delle famiglie presenti quest'oggi: molti i bambini, che fra il mini corso di ukulele, la partita di calcio (un vero e proprio tutti contro tutti!), la musica con le danze di gruppo e i palloncini colorati hanno passato un pomeriggio allegro e divertente. Un centinaio le persone presenti che hanno gremito la palestra; un'occasione spensierata per i più piccoli, un momento di incontro e confronto per i più grandi.
"Essere presenti oggi alla Festa delle Famiglie Venete - ci dice Mattia Stella, presidente di ‘Arcigay Vicenza' e fautore dell'evento - significa dimostrare di avere a cuore un Veneto al passo coi tempi. Lontano da chi usa il termine ‘famiglia' come un prodotto da vendere in campagna elettorale. Siamo il presente ed il futuro di una società che vive le differenze come una ricchezza."
Anna Francesca Basso, presidente di ‘AGEDO Vicenza' (Associazione Genitori di Omosessuali e Transessuali) sottolinea che "una famiglia è caratterizzata dall'amore e dall'accoglienza, al di là delle variegate forme di convivenza o contratti matrimoniali; in essa la genitorialità si esplica in molte forme, ciascuna degna di rispetto. Noi genitori AGEDO siamo orgogliosi dei nostri figli, persone splendide, piene di forza e di coraggio, che sanno lottare ogni giorno contro l'ignoranza e la superstizione. Testimoniare il nostro amore per i nostri figli, lottare a fianco di tutte le persone LGBT, essere parte della Festa delle Famiglie, di tutte le famiglie, è il nostro piccolo contributo affinché le cose cambino".
Sebastiano Ridolfi, speaker carismatico di ‘Romeo in Love', già presentatore sia del Vicenza Pride 2013 che del Venezia Pride 2014 ed ora presidente del neonato Comitato Verona Pride 2015, risponde a chi dice che le unioni omosessuali sfalderanno la società: "Oggi le persone LGBT sono tra le più desiderose di vedere riconosciuto il loro amore, cosa che, contrariamente a quanto si sente spesso dire, rinforza il concetto di nucleo familiare, anziché costituirne un pericolo."
Cinzia Gatto, referente politico di ‘Famiglie Arcobaleno Triveneto' (Associazione Genitori Omosessuali e Transessuali), vorrebbe "che questa regione e questa nazione non fossero così dicotomizzate soprattutto quando si parla dei diritti umani che sono diritti di tutti, che le differenze fossero un argomento inclusivo e non un pretesto per barricate moraliste, che i nostri figli fossero figli e basta senza essere oggetto del contendere religioso. È l'amore che crea una famiglia"
Stefano Castagna, di ‘RGR-Rete Genitori Rainbow', cioè genitori omosessuali e transessuali con figli da precedenti rapporti etero: "La famiglia è una comunità di affetti, un nucleo d'amore che può avere quindi varie sfumature. L'unicità di ogni famiglia deve essere considerata ricchezza per tutta la comunità piuttosto che additata come diversità da ghettizzare o, peggio, tentare di cancellare".
Anche Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle, era presente alla festa: "Sono qui come cittadina veneta, non in veste ufficiale. Mi fa piacere vedere tante famiglie meravigliosamente diverse l'una dall'altra e così tanti bambini giocare spensierati. Una festa davvero ben riuscita, un messaggio positivo, e la certezza che è facendo rete che la società può mostrare la sua faccia migliore. Come quella che si vede oggi, qui a Vicenza".


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