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M5S Creazzo su e-government e opensource, poliambulatorio distretto ovest Ulss 6, censimento amianto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Dicembre 2014 alle 21:11 | 0 commenti

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Movimento 5 Stelle Creazzo - Il software libero è diventato una scelta prioritaria nelle pubbliche amministrazioni: lo sancisce il Codice dell’Amministrazione Digitale. Per andare incontro alle regole stabilite dalla spending review, e allinearsi con quanto dettato dall’agenda digitale, la PA italiana deve favorire l'utilizzo di software open source evitando l’acquisto di programmi con licenza, fatta eccezione per alcuni casi specifici.

Il Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione oggi www.digitpa.gov.it si occupa di supportare le amministrazioni nell'utilizzo efficace dell'informatica, tramite un Osservatorio Open Source destinato ad analizzare e promuovere l’uso e la diffusione di codice a sorgente aperto;

Visto che il software libero open-source nelle pubbliche amministrazioni sta giocando un ruolo sempre più importante, Il Gruppo M5S Creazzo chiede di sapere quanti terminali hardware sono in proprietà e in uso (computer desktop, notebook, server, tablet, cellulari) all'amministrazione comunale di Creazzo; di sapere quali software (comunemente detti e intesi come "programmi installati") siano necessari per la piena operatività degli uffici, e in quanti dei sopracitati terminali siano installati tali programmi in versione opensource (GNU, GPL, PHP ecc.).

Chiede, di modo che la cittadinanza ne sia a conoscenza, a quanto ammonta la spesa per licenze di software proprietario affrontata negli ultimi 2 anni dal Comune di Creazzo, suddivisa per - quantità e tipologia - hardware e software (ad esempio: sistemi operativi, sw antivirus, sw office, browser, sw protocollo, sw cloud, sw web-gis ecc.) e relative quantità, tipologia e date di scadenza delle licenze pagate e da pagare; di sapere a quanto ammonta la spesa per la telefonia fissa affrontata per l'anno 2013, e quella dell'anno corrente, dal Comune di Creazzo. Sempre in analisi di costi con l’interrogazione in oggetto chiede di sapere alla luce della Circolare 6 dicembre 2013 n. 63 Linee guida per la valutazione comparativa prevista dall’art. 68 del D.Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell’Amministrazione digitale” se sia stata eseguita una valutazione per la riqualificazione informatica con impiego prioritario di sistemi informatici basati su kernel Linux e altri prodotti di software open-source (es. Voip QuteCom, LibreOffice, Gimp, QGis ecc.); nel caso tale valutazione fosse ora mancante, in quali tempi e modi si intenda procedere per ottenere il massimo risparmio ed efficienza su tale ambito; di sapere quali siano i prodotti sw, necessari agli uffici comunali, per i quali è stata vagliata in base all'art. 68 “l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare”.

E’ inoltre richiesto, nell’interrogazione, quanti sul totale siano i dipendenti comunali qualificati con patente ECDL (European Computer Driving Licence) e quanti siano altresì in possesso dei requisiti minimi di conoscenza della lingua inglese (es. patente TOEFL Test of English as Foreign Language) allo scopo di poter comprendere l'uso complessivo dei sistemi informatici possa essere potenziato; se e quali siano le eventuali iniziative , anche di carattere formativo informativo, che il comune intende adottare per potenziare al massimo i vantaggi proposti dal Codice dell’Amministrazione Digitale.

 

Il Gruppo Movimento 5 Stelle di Creazzo chiede in particolare al Sindaco del Comune di conoscere se, in qualità di appartenente della Conferenza dei Sindaci dell'Azienda U.L.SS. n. 6 di Vicenza, ha mai presenziato, recentemente, a incontri o riunioni in cui si sia trattato il problema del trasferimento del Poliambulatorio Distretto Ovest. Chiede anche di sapere se l'Azienda Ospedaliera ha formalizzato le intenzioni indicate inviando all'Amministrazione atti amministrativi in proposito e quali eventuali provvedimenti l'Amministrazione Comunale intende adottare al fine di evitare, se possibile, detto trasferimento che causerebbe non solo ai cittadini di Creazzo disagi non indifferenti.

Questa interrogazione perché il Sindaco di Creazzo in detta Conferenza ha il compito tra l'altro alla definizione, nell'ambito della programmazione socio-sanitaria regionale, delle linee d’indirizzo per l'impostazione programmatica dell'attività dell'Azienda”.

Il Movimento Cinque Stelle nelle recenti elezioni Comunali nel suo programma ha previsto il potenziamento delle attività sociali dei servizi del Poliambulatorio Distretto Ovest di Creazzo.

Tema tra l’altro molto caro, in campagna elettorale, alla Giunta attualmente in carica rappresentata dallo stesso Sindaco Giacomin il quale, unanime all’opinione dei cittadini anche dal M5S intervistati, ha riconosciuto efficienza e professionalità al distretto.

Da varie fonti si viene a conoscenza del progetto, giacente presso la direzione generale della citata azienda, del trasferimento dell'indicato distretto in altra località del territorio dell' U.L.SS. Il Gruppo chiede chiarezza e trasparenza di informazione per i concittadini.

 

 

Argomento quanto mai attuale l’amianto, il suo smaltimento, e la salute ad esso correlata. Per questo il Gruppo M5S di Creazzo chiede alla giunta di recuperare i dati ufficiali raccolti dalla Regione Veneto (tramite ARPAV) sulla mappatura dei manufatti di proprietà privata con la presenza di amianto nel Comune di Creazzo. Se tale mappatura non fosse disponibile, chiede di promuovere con gli enti interessati, entro il 30 giugno 2015, un apposito capitolo di Bilancio per sostenerne i costi. In particolare per censire i manufatti contenenti amianto in edifici e contesti privati, nel Comune di Creazzo, al fine di conoscerne l’ubicazione e valutarne le condizioni di conservazione; predisporre un piano di verifica ed eventuale bonifica, di messa in sicurezza o di rimozione basato sulla sinergia dei privati, imprese specializzate, enti pubblici. di informare, periodicamente, il Consiglio Comunale sullo stato di attuazione della presente mozione.

Qualche dato: in Italia l’amianto è stato messo al bando fin dal 1992 ma ancora se ne stimano installate 23milioni di tonnellate; decine di perizie medico legali e inchieste penali hanno dimostrato l’indubbia connessione fra il contatto con le polveri di amianto e l’insorgere di patologie gravissime quali il mesotelioma pleurico associato all’inalazione di amianto con una chiara relazione dose/risposta che tiene conto dell’esposizione e della sua durata. La scienza ha ormai dimostrato che in presenza di condizioni predisponenti basta una sola fibra d’amianto per causare il mesotelioma, patologia la cui in incubazione può protrarsi anche per vent’anni prima di manifestarsi. Sul fronte epidemiologico si sa che il peggio deve ancora venire. L’amianto in Italia miete ancora 5 mila vittime l’anno ma questo numero aumenterà in maniera esponenziale in futuro, con un picco di vittime tra il 2015 e il 2018, perché il “killer silenzioso” si manifesta dopo più di 40 anni dall’inizio dell’esposizione. Nel 2030, dicono le proiezioni in mano agli esperti, le vittime saranno 30 mila;

 


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