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In Ecosistema Urbano Vicenza è a metà classifica, Dovigo: si può fare di più...

Di Emma Lunedi 27 Ottobre 2014 alle 23:43 | 0 commenti

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Valentina Dovigo, Consigliere comunale di La Città Respira e Sinistra Ecologia Libertà, premesso come in Ecosistema Urbano Vicenza sia a metà classifica, «senza infamie e senza lodi», sostiene che «l'approvazione di qualcuna delle nostre proposte in tema di mobilità e gestione dei rifiuti avrebbe contribuito ad un miglioramento». Ecco di seguito la nota col "Dovigo pensiero".

Valentina Dovigo, Consigliere comunale di La Città Respira e Sinistra Ecologia Libertà

Non è negativa la prestazione di Vicenza per le politiche ambientali, sia per la posizione di metà classifica, sia perché valutando i dati ed i cambiamenti in valore assoluto, dei leggeri miglioramenti si riscontrano. Il problema forse è proprio questo, che i processi sono eccessivamente lenti e quindi non si producono effetti significativi. Come se si navigasse a vista, senza darsi obiettivi precisi da raggiungere in tempi certi. La rigenerazione urbana e la mobilità nuova non fanno ancora parte dell'oggi politico, ma restano qualcosa che si rinvia continuamente.
Guardando i dati più in dettaglio, decisamente migliorata appare la qualità dell'aria, in termini di concentrazioni di PM10 e biossido di azoto, anche se un grande aiuto è venuto dalle condizioni atmosferiche. Un freno invece sembra registrare il livello di raccolta differenziata, pur in presenza di un calo nella produzione individuale di rifiuti. Il vero problema è che non si riesce ad uscire dalla logica dell'auto, a prefigurare e costruire un mix di politiche urbanistico/ambientali che portino ad un più sostenibile, sicuro e meno inquinante, modo di muoversi in questa città.
Nel ruolo limitato di consigliere di opposizione, ho proposto, invano, un piano comunale di riduzione dei rifiuti e la costruzione di una forma di tassazione legata al quantitativo di indifferenziato prodotto, nel settore della mobilità avevo proposto il bike sharing, l'estensione delle "zone 30", ed altre misure a favore della ciclabilità e della sicurezza soprattutto per pedoni e ciclisti.
Ovviamente ciò che manca soprattutto è una visione strutturata d'insieme, e questo resta il limite di Vicenza e di altre realtà venete, ma questi interventi avrebbero potuto rappresentare una spinta oggettiva per il miglioramento della mobilità e della qualità della vita dei cittadini, e qualche cambiamento in positivo lo si sarebbe potuto ottenere anche in classifica.


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