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Immigrato steso a terra in centro a Vicenza tra l'indifferenza dei passanti. Tranne uno, siciliano

Di Edoardo Andrein Giovedi 26 Maggio 2016 alle 00:54 | 1 commenti

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Se vi fosse capitato di imbattevi in un uomo dai tratti somatici stranieri steso a terra sul marciapiede sotto il portico dove state passando, come vi sareste comportati? Nel pomeriggio del 24 maggio abbiamo guardato fuori dalla finestra sul retro della nostra redazione in viale Milano per scorgere sotto il portico di via Napoli un uomo steso a terra a pancia in giù, in una posizione scomposta che faceva presupporre da lontano si potesse trattare anche di un possibile cadavere o di una persona in difficoltà. Prima di recarci sul luogo, negli istanti in cui uscivamo dalla redazione per seguire la vicenda ma anche per accertarci delle condizioni dell'uomo, abbiamo potuto notare tre donne e un uomo camminare in prossimità della persona a terra nel marciapiede della poco frequentata via Napoli senza che nessuno di loro si fermasse un attimo per occuparsi di quella desolante situazione. 

Indifferenza totale, se non per un cenno di sguardo. 
Nel momento in cui con un nostro collega siamo arrivati sul posto, alla vista dell'uomo a terra si è fermato invece un signore di mezza età, di nome Giovan Battista, un siciliano che lavora a Vicenza e che ha immediatamente preso il suo telefono cellulare per chiamare la polizia per poi aspettarla sul posto. 
L'agente ha fatto rialzare la persona, visibilmente stordita da un eccesso di alcol ma non aggressiva, che poi è stato identificata in un immigrato dello Sri Lanka.
Una dubbio ci rimane: se fosse stato un italiano disteso a terra, si sarebbe subito fermato qualcuno? E se la mancanza di soccorso avesse...
 
(articolo in collaborazione con Francesco Battaglia)

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Commenti

Inviato Domenica 29 Maggio 2016 alle 23:33

Mi sono fermata io a Napoli nel 1986-87, c'era un ragazzo steso a terra, faceva freddo, mi sono tolta il giaccone di montone nuovo, appena comprato da un mio cliente (avevo soldi miei e dell'azienda dove lavoravo, catenina d'oro e orologio di marca in tasca per evitare uno scippo, su suggerimento dei clienti napoletani), l'ho coperto, gli ho controllato il ritmo del polso, gli ho aperto gli occhi (spensavo alla droga), mi ha riso in faccia e mi ha fregato il giaccone di montone nuovo con circa 2.500.000 di lire in tasca (quasi quattro mesi di stipendio)...Forte della esperienza se ne trovo un altro steso a terra, italiano o non, cambio strada....e non me ne frega niente di andare all'inferno...
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