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Grande Guerra, Toniolo: una follia

Di Citizen Writers Domenica 24 Maggio 2015 alle 20:03 | 1 commenti

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Costantino Toniolo, Area Popolare per il Veneto - NCD Veneto Autonomo

Ricordare i fatti del Primo conflitto mondiale che ha prodotto 9 milioni di morti ci fa capire come quella guerra (e la guerra in generale) sia stata una follia: guerra vuol dire morti e distruzione, tutto il contrario di pace e sviluppo! 

Ricordare a noi e ai nostri figli e nipoti serve per capire, e non commettere nuovamente gli errori che portarono alle tragedie del '900.

La Grande guerra causò grandi trasformazioni sia culturali e sia infrastrutturali per il nostro territorio: da una parte la Nazione fece un passo avanti nel suo sentimento di Patria, dall'altro furono costruite strade e ferrovie che ancor oggi utilizziamo.

Soldati di tutte le regioni italiane fino a 50 anni prima appartenenti a stati diversi impararono a parlare tutti l'italiano e a combattere assieme sotto il Tricolore. Sardi, calabresi, pugliesi e siciliani combatterono sulle nostre montagne assieme a veneti e lombardi ed emiliani e agli irredentisti trentini e triestini.

I sacrifici nelle trincee e sul campo di battaglia furono sovrumani e tra questi spiccano tanti atti di eroismo che sono stati ricordati con molte medaglie.

Basta salire sul Pasubio verso il rifugio generale Papa e percorrere la strada degli eroi, o sull'Altopiano sulle trincee dell'Ortigara e verso Cima 12, per capire chi erano e cosa fecero lassù quegli uomini.

I sacrifici dei nostri nonni servirono a fare dell'Italia intera una nazione e quella della Grande Guerra, come le altre grandi tragedie del '900 (vedi la Shoah e la Seconda guerra mondiale), fecero capire ai nostri statisti l'importanza della Pace e della fratellanza tra i popoli!

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Commenti

Inviato Lunedi 25 Maggio 2015 alle 12:44

Caro Toniolo, le guerre sono sempre orrende. Ma purtroppo volente o nolente, tutte le Nazioni e poi gli Stati moderni almeno XX° secolo, sono nate da conflitti, distruzioni, morti. Le Nazioni poi dovebbero essere costituite da persone che parlano la stessa lingua, hanno una storia comune, una religione, una scuola, una bandiera, per non parlare poi dei confini NATURALI che ogni Stato dovrebbe avere. La guerra 15-18 è stata una Guerra praticamente Veneta, Alpina combattuta sulle nostre montagne che allora fomavano i confini del Regno. Come uomo di scuola, mi domando il perchè non siamo stati in grado di trasmettere i VALORI peraltro previsti in una moderna Costituzione dove all'art.52 La difesa della Patria è sacro dovere dei cittadini! Purtroppo, si contesta la Patria, il Tricolore, e non si vogliono avere DOVERI. Questo è quanto mi sento di scrivere, buona parte delle colpe dell'ignoranza giovanile è della partitocrazia che confonde la Politica con altre Diavolerie.
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