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Fiab Veneto chiede risposte da Moretti, Zaia e Berti sulla mobilità ciclistica

Di Edoardo Andrein Martedi 10 Marzo 2015 alle 17:38 | 1 commenti

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Dopo la Giornata delle Ferrovie Dimenticate svoltasi l'8 marzo, Luciano Renier, Coordinatore regionale di FIAB Veneto, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus, annuncia in un'intervista l'impegno della FIAB anche in vista delle prossime elezioni regionali 2015 con la richiesta di un "Veneto più ciclabile" ai candidati Alessandra Moretti, Luca Zaia e Jacopo Berti. E' stato redatto anche un documento di FIAB Veneto su "Cosa può fare la Regione Veneto per la bici".

Dunque quest'anno l'8 marzo non era solo la Festa della Donna ma anche la Giornata delle Ferrovie Dimenticate; com'è andata in Veneto?
Direi bene: in Veneto si sono svolte diverse iniziative e abbiamo visto tanta gente e tanto interesse, segno che la cosa sta a cuore a molti.
In concreto, cosa proponete per queste ferrovie dismesse?
Chiediamo che la situazione attuale di totale abbandono e progressivo disfacimento sia interrotta, avviando il recupero del loro sedime per rilanciarle come nuove strutture per il turismo ciclopedonale , portando anche in tal modo l'Italia e il Veneto a livello europeo; oggi in pratica stiamo gettando alle ortiche un patrimonio che a suo tempo è costato notevoli risorse economiche e che ora potrebbe tornare utile e vitale con modesti investimenti.  
Come continuerà l'impegno della FIAB?
Con l'8 marzo possiamo dire che è cominciata la campagna di primavera del 2015. Continueremo portando il nostro contributo di idee alle  elezioni regionali del  maggio prossimo; chiederemo di incontrare i candidati e proporremo loro il nostro documento di programma su "Cosa può fare la Regione Veneto per la mobilità ciclistica"; e sono tante le cose che si possono e si devono fare!
Può anticiparci qualche proposta della FIAB-Veneto?
Certo. Anzitutto proponiamo una Legge regionale per la mobilità ciclistica che indichi obiettivi, strumenti e finanziamenti; inoltre è strategica l'istituzione di un Ufficio Regionale di mobilità ciclistica che coordini l'azione delle Istituzioni locali. Ma oltre a questi due punti ve ne sono tanti altri che riteniamo importanti per cambiare il volto della mobilità nella nostra regione, pensando non solo al turismo ma agli spostamenti della vita quotidiana.Per esempio non può certo mancare un Piano regionale della mobilità  ciclistica che favorisca la mobilità verso i nodi di interscambio ed i centri territorialmente più importanti per dotazioni di servizi. Sottolineo che andando verso un Veneto più ciclabile possiamo difendere meglio l'Ambiente e con ciò ne trarremo vantaggio tutti.
Renderete pubblico il vostro programma?
Sì, vogliamo che tutti i candidati lo conoscano e si pronuncino, poi giudicheranno gli elettori.


Commenti

Inviato Martedi 10 Marzo 2015 alle 18:16

Giusto! Tuttavia, penso sia necessario rivolgersi al genio delle piste ciclabili, l'attuale Assessore Dalla Pozza che, a furia di segare piante, cementare ringhiere per la pubblicità, aumentare le scoasse, piantera cartelli da 360 € cadauno inutili e fuori luogo, ha rovinato la città. Vado in centro in bici, ma non trovo mai una rastelliera per parcheggiare. Come mai? Le piste ciclabili devono essere i percorsi per arrivare in centro, per le attività sportive è tutta un'altra cosa. Il resto? Campagna elettorale!
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