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Consorzio Alta Pianura Veneta: tonnellate di pesce salvate grazie al nostro lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 18 Luglio 2015 alle 18:58 | 0 commenti

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Consorzio Alta Pianura Veneta interviene sulla vicenda dei pesci morti

La moria estiva di pesci, in particolare in periodi di siccità come quello attuale, è un fenomeno che può verificarsi. Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, attraverso il costante monitoraggio del territorio, reso possibile grazie ad un’attenta sorveglianza esercitata dagli operatori, dagli amministratori locali, dai cittadini coscienziosi e dalle associazioni di pesca, opera anche al fine di porre rimedio, laddove possibile, a queste situazioni. 

“I cambiamenti climatici in atto già da qualche anno – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – sono osservabili da chiunque analizzi oggettivamente i fatti. Ed a fronte di questa situazione, che da straordinaria sta diventando sempre più ricorrente, occorre attrezzarsi e porre in atto adeguate misure a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della fauna, che rappresentano un grande patrimonio per il nostro territorio”. Indubbiamente lungo i 400 km di corsi d’acqua ci sono dei pesci morti per effetto dell’aumento della temperatura e della siccità. “A fronte di questa situazione, che deve far riflettere sull’importanza di rispettare l’ecosistema – sottolinea il presidente Parise – dobbiamo rilevare che il nostro Consorzio svolge un ruolo fondamentale, come tutti i Consorzi di bonifica, che attraverso l’irrigazione assicurano la salvaguardia dell’ambiente e della fauna ittica, oltre a fornire l’acqua preziosa per la vita delle colture, indispensabili per l’alimentazione”. Appare evidente, tuttavia, che il perdurare della siccità dovrà portare ciascuno ad impiegare l’acqua in modo più responsabile. “L’impiego di acqua per le produzioni agricole – sottolinea il presidente Parise – potrà anche essere calmierato, ma di certo non può arrivare ad una riduzione tale da pregiudicare la sopravvivenza delle colture destinate all’alimentazione umana ed animale, nonché alla sopravvivenza delle stesse imprese agricole. Quando si compiono queste scelte occorre agire con attenzione e coscienza, ma è fondamentale decidere, affrontare i problemi ed optare per la soluzione meno impattante. In tal senso, la responsabilità ed il buon senso di tutti nell’uso della risorsa idrica rappresenta un primo importante atto che ciascun cittadino ed imprenditore può attuare”. Il ruolo degli agricoltori di custodia e controllo del territorio, a supporto di istituzioni ed enti preposti, non va dimenticato. “Laddove l’agricoltura ha abbandonato il territorio – conclude il presidente Parise – si osservano le più gravi situazioni di criticità per l’ambiente in genere e, di riflesso, per l’economia locale”.

I numeri del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. È opportuno ricordare che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta gestisce 2.800 km di rete idraulica di bonifica, di cui oltre 1.200 km con funzioni miste di scolo ed irrigazione; 21 impianti idrovori di sollevamento con una potenzialità totale di oltre 60 metri cubi al secondo; 68 impianti a servizio dell’irrigazione tra cui 19 pozzi di prelievo e 49 tra impianti di sollevamento e rilancio; 310 km di rete irrigua a pressione a servizio di un’area attrezzata con impianti a pioggia ed a goccia pari a 3.400 ettari; 39.182 ettari serviti da irrigazione di cui: 3.382 con impianti a pioggia ed a goccia; 1.597 irrigati a scorrimento e 34.210 serviti da irrigazione di soccorso.


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