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Confartigianato: bilancio ArtigianFidi Vicenza e vincitori Premio Narciso

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Maggio 2015 alle 22:13 | 0 commenti

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Le note di Confartigianato Vicenza

L’approvazione del bilancio 2014 da parte dell’assemblea dei soci di Artigianfidi Vicenza, il confidi operante in seno alla Confartigianato provinciale, ha consentito una riflessione generale sul tema dell’accesso al credito da parte delle aziende, un capitolo in cui le difficoltà si sono fatte ancora più forti. 

Com’è noto, infatti, tutti gli intermediari del credito - e quindi anche i Confidi - stanno  attraversando momenti di cambiamento e riforme dettati non solo dagli scenari economici, ma anche dalla necessità di superare “stress test” sempre più stringenti e di gestire somme di credito deteriorato che rischiano di indebolire quelle solidità patrimoniali che rappresentano l’elemento fondamentale per continuare a rinnovare fidi e garanzie necessari alla vita delle imprese.
Anche Artigianfidi, nell’esercizio 2014, ha dovuto operare non solo avendo come obiettivo la concessione di importanti garanzie (per uno stock di oltre 208 milioni) a sostegno delle imprese, ma cercando anche di  salvaguardare la solidità patrimoniale dei soci. Il tutto non senza difficoltà, dato che il rischio di credito è fortemente aumentato: secondo Bankitalia, a fine 2014 l’ammontare di sofferenze lorde bancarie ha raggiunto la cifra record di 183,7 miliardi. Si comprende, quindi, come sia diventato difficile concedere e ottenere credito, specie quando è carente il supporto di quelle garanzie che invece Artigianfidi  è in grado di mettere a disposizione.
A tale proposito, nella sua relazione il presidente Luigino Bari ha osservato che “a fronte di una contrazione delle masse deliberate, è stato svolto un intenso lavoro di consulenza e di accompagnamento delle imprese nel difficile mercato del credito, per aiutarle a capire meglio e a superare i tanti problemi di natura finanziaria”. Secondo Bari, infatti, “l’importanza dell’intervento della garanzia non bisogna scoprirlo all’ultimo minuto, quando i problemi si sono cronicizzati  e quindi la possibilità di accedere al credito è già molto compromessa; quell’intervento va invece mantenuto e ricalibrato, così come è stato fatto nel caso delle oltre 6.000 istanze giunte ad Artigianfidi nel 2014”. Quanto alle novità e ai cambiamenti che stanno investendo il mondo bancario, con fusioni consigliate e altre imposte per legge, il presidente ha confermato che Artigianfidi “segue attentamente tali importanti evoluzioni del mercato, anche se resta forte la convinzione che, nonostante le  massicce iniezioni di liquidità  giunte dalla BCE alle banche, sarà comunque difficile vedere allentarsi le maglie di accesso al credito se non col supporto di valide garanzie, magari a prima richiesta, come ormai molte banche pretendono”.

Nonostante i corposi accantonamenti legati all’aumentato rischio di credito, la mutualità sociale di Artigianfidi si conferma solida dal punto di vista patrimoniale: il “total capital ratio” supera il 12%, indice doppio rispetto ai requisiti imposti da Basilea 3. Risultati che sono stati possibili anche grazie all’azione di rafforzamento patrimoniale avviata dal confidi vicentino con l’attiva partecipazione di tutti i soci, oggi più di 17.000. I numeri operativi e di bilancio 2014, specie tenendo conto del particolare contesto economico e finanziario, confermano che Artigianfidi - non solo nell’area provinciale di Vicenza, ma anche nelle province limitrofe dove opera - ha contribuito in modo determinante alla concessione del credito e di valide condizioni di tasso, nonché ad attenuare il diffuso fenomeno del “credit crunch” anche con l’ausilio di politiche di riassicurazione dei crediti e di controgaranzia. In tal modo è stata promossa e offerta la concessione di crediti convenzionati con le banche primarie e sono stati concessi crediti agevolati come quelli di Veneto Sviluppo e della “Nuova Sabatini”, sia per liquidità che per investimenti.

 

Narciso era quel giovane personaggio mitologico che si specchiava nella sua immagine. E Anche il Progetto che ne prende il nome, da dieci anni fortunata iniziativa di Confartigianato Vicenza, vuole portare i ragazzi a “specchiarsi”: non in se stessi, però, bensì in un loro possibile futuro lavorativo.

Durante l’anno scolastico, comitive di studenti (2.500 in questa edizione) delle scuole medie (ben 29) di tutta la provincia visitano alcune aziende del territorio che non solo aprono le porte dei loro laboratori, ma vedono i titolari illustrare la propria storia personale e le caratteristiche dell’attività imprenditoriale. Successivamente, i ragazzi raccontano in uno scritto la loro esperienza, esprimendo il proprio punto di vista. Tra quelle relazioni una giuria sceglie la migliore, e il vincitore viene premiato con una borsa di studio di 300 euro, mentre un assegno di 1.000 euro va alla scuola di appartenenza; ci sono poi altri due premi, ovvero due tablet, che vanno rispettivamente al miglior tema orientato al settore meccanico, grazie al contributo delle categorie Metalmeccanica ed Elettromeccanica Confartigianato presiedute rispettivamente da Ezio Zerbato e Maurizio Concato, e alla migliore relazione su aziende “al femminile”, grazie al contributo del Movimento Donne Impresa presieduto da Paola Zanotto.

Per l’edizione 2015 (su 1000 giunte in Confartigianato) il primo premio assoluto è andato a Ester Cavalli della 3° B della Scuola Media Bombieri di Valstagna, che ha steso una relazione “suggestiva, sapendo interpretare in chiave personale ogni singolo passaggio della produzione e dando all’aspetto imprenditoriale un tocco di sorprendente magia” in seguito alla visita alla Distilleria Poli di Schiavon: e proprio per questo la premiazione del “Narciso” si è svolta nella sede di tale azienda, storica produttrice di grappe. A consegnare il premio è stato Valter Marcon, componente della Giunta Provinciale nonché presidente del Mandamento Confartigianato di Marostica.

Il tablet messo a disposizione dalle categorie Metalmeccanica ed Elettromeccanica è andato invece a Manuel Pellizzaro della 3° BM della scuola media dell’Istituto Comprensivo 2 di Arzignano, plesso di Montorso consegnato da Maurizio Concato, mentre il tablet assegnato dal Movimento Donne Impresa è stato consegnato, da Paola Zanotto, a Valentina Canton della 3° D della Scuola Media di Grisignano, dell’Istituto Comprensivo Toaldo di Montegalda. Menzione di merito, sempre per i temi riguardanti l’artigianato femminile, anche per Francesca Lionzo della 3° F della Scuola Media Roncalli di Dueville.

A leggere i temi vincitori è stato l’attore e regista Pino Costalunga, che ha introdotto l’incontro con un suo monologo dal titolo (volutamente paradossale)  “Leggere fa male alla salute”. Al termine, grande soddisfazione per i vincitori e le scuole di appartenenza, ma anche un plauso a tutti i partecipanti per aver colto il senso di un progetto che fa entrare centinaia e centinaia di giovani nelle aziende artigiane, permettendo loro di conoscere un mondo molto variegato che racchiude sia attività della tradizione che innovative e ad alto valore tecnologico.

Le aziende che quest’anno hanno dato la loro disponibilità e i cui rappresentanti hanno fatto da “guida” ai ragazzi sono state: Bomeca di Montecchio Maggiore; VMC e Segnobit di Creazzo; Italform e De Agnoi di Marostica; Athena e Stireria Unik di Thiene; Poli Distillerie e Zevi Snc di Schiavon; EMG e Azimut di Gambugliano; Cabrellon di Longare; Daniela Vettori, Centro Riabilitativo San Marco e Falegnameria Buson di Vicenza; Arredo Legno, Trinceria Stebor, Idrocut, Lavorazioni Meccaniche Pegoraro, ITEV, Del Palazzo e Laura Vajngerl (restauratrice) di Malo; Scame di Monte di Malo.

 

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