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Comitato Popolare dei Ferrovieri: articolo GdV imbarazzante

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Giugno 2016 alle 15:33 | 0 commenti

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Comitato Popolare dei Ferrovieri

Come sempre in queste situazioni, anche questa mattina ci siamo svegliati leggendo l'imbarazzante articolo del Giornale di Vicenza sulla manifestazione contro il progetto TAV di ieri sera ai Ferrovieri. Una falsificazione della realtà che ormai rasenta il ridicolo anche per le espressioni e le frasi usate. Vorremmo sapere a quale corteo hanno assistito i giornalisti quando parlano di 100 persone. Chiunque ieri sera è passato per il quartiere ha visto 500 persone sfilare per le vie dei Ferrovieri, tanta gente, tanti striscioni e tante bandiere per esprimere il no a un'opera devastante per tutta la città.

Noi abbiamo visto determinazione, allegria, colori, musica e partecipazione, qualcun altro ha voluto vedere una realtà diversa, a uso e consumo di chi con il TAV ci vuole guadagnare o di chi non è a conoscenza del problema.

I motivi della manifestazione erano tanti; l'enorme impatto ambientale dovuto non solo ai binari Alta Velocità ma pure a tutte le opere complementari; il costo spropositato di 90 milioni al chilometro; il metodo farsesco del sondaggio online indetto dall'Amministrazione. Il fatto che però più ha fatto arrabbiare è stata sicuramente l'assenza dei consiglieri comunali di maggioranza, invitati a partecipare all'assemblea pubblica con i cittadini una settimana fa, presso la circoscrizione dei Ferrovieri. E' stata una grande occasione di democrazia e di partecipazione che però, a parte alcuni consiglieri di opposizione, gli altri invece hanno deciso di ignorare.

La mobilitazione non finisce qui. Saremo presenti in Consiglio Comunale giovedì 30 Giugno, quando si voterà il progetto. La battaglia è ancora lunga. Vorremo che anche una parte della stampa locale iniziasse a raccontare i fatti per così come sono, anche quando si tratta di argomenti non allineati con il loro indirizzo politico o con le direttive che ricevono della loro proprietà.

 

Ecco l'articolo del GdV:

 

Erano un centinaio ieri sera i partecipanti al corteo No Tav che ha sfilato da via Baracca fino ad arrivare in via Rossi. Le proporzioni non lasciano dubbi. A dire un secco "No" al progetto dell'alta velocità ferroviaria erano circa un quinto di quanti hanno partecipato nei giorni scorsi alla consultazione indetta dal Comune sul progetto migliore Alta velocità/alta capacità. Tant'è. Alla manifestazione promossa dal Comitato popolare dei Ferrovieri hanno aderito il Movimento 5 Stelle, il Bocciodromo, Cub, Rifondazione comunista e Alternativa comunista e rappresentanze No Tav arrivate da Montecchio, dalla Val di Susa e da Brescia. Una manifestazione, ancora, intergenerazionale. Ma solo fino ad un certo punto perché tra i tanti giovani, che hanno salutato l'evento brindando con una birra prima dell'inizio del corteo, e qualche anziano, ha bigiato l'appuntamento la fascia d'età tra i 30 e i 60 anni. Tante le bandiere, su tutte quelle del Movimento 5 Stelle ma anche qualche Leone di San Marco, molti slogan e striscioni. Tutti legati da un unico filo rosso: «Qui la Tav non la vogliamo. Si tratta di un progetto devastante per la città». Catapultati direttamente dalla Commissione territorio a palazzo Trissino ai Ferrovieri, c'erano i consiglieri comunali pentastellati Daniele Ferrarin, jeans e t-shirt, e Liliana Zaltron, jeans e tacchi.«In questo momento storico l'alta velocità ferroviaria non ha alcun senso - è il commento di Daniele Ferrarin -. Dobbiamo ragionare su un modello di mobilità globale».

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Tac, Comitato popolare dei Ferrovieri

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