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Comitato di Piazza Castello: "raggiunte firme necessarie per legge"

Di Sara Girombelli Sabato 7 Marzo 2015 alle 19:08 | 0 commenti

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Il comitato di Piazza Castello, da circa un mese, raccoglie firme per una petizione da presentare all’amministrazione comunale di Vicenza per richiedere un’azione e una presenza più decisa sul quartiere. Oggi, durante la conferenza stampa cui ha partecipato un nutrito numero di residenti, i portavoci del comitato hanno comunicato di aver raggiunto le firme necessarie per legge (e anche molte in più).

“La petizione – spiega il segretario del comitato Stefano Boschiero – ha molteplici intenti. Il primo è quello di riportare la cittadinanza a partecipare attivamente ai problemi della zona. Il secondo è sollecitare il comune a trovare una soluzione efficace per problema del degrado che dilaga nella zona di Campo Marzo, Viale Roma e Via Gorizia, situazione ormai insostenibile. Fino a questo momento ogni singola richiesta fatta da semplici cittadini non ha avuto i riscontri sperati. Con la petizione vogliamo, quindi, creare un messaggio comune che arrivi finalmente all istituzioni”. La raccolta firme servirà a creare massa critica dare risalto al’argomento e portare avanti le proposte del comitato.

In circa quattro settimane sono state raccolte più di 1500 firme di cittadini residenti nella zona (rispetto alle 500 necessarie), in aggiunta ad altre 300 firme di lavoratori esterni operanti in zona quotidianamente. Un totale quindi di 1800 firme. Queste verranno consegnate la prossima settimana al sindaco Achille Variati e all’assessore della sicurezza Dario Rotondi, nonché alla questura di Vicenza. Le proposte del comitato consistono in alcuni miglioramenti da apportare al quartiere da affiancare a un numero maggiore di controlli da parte delle forze di polizia, come è già stato fatto efficacemente in passato, purtroppo senza continuità.

Il comitato vuol richiedere quali sono le ordinanze in vigore sulla sicurezza e quelle per la regolamentazione del consumo di bevande alcoliche su suolo pubblico. Il comitato vuol richiedere una nuova ordinanza per la restrizione del consumo di alcolici al di fuori dei locali, nonché la chiusura anticipata alle 19.30 per quelle attività (un call center la rosticceria Bhai Bhai) che, risaputamente, favoriscono l’aggregazione di gruppi di individui che danno vita a fenomeni di alcolismo, spaccio e vandalismo, che da mesi imperversano nella zona (documentati dagli stessi cittadini attraverso la pagina Facebook Vivere Campo Marzo e Dintorni). Il comitato auspica, inoltre, controlli sanitari per gli stessi locali, i quali sono già stati chiusi in precedenza e tale chiusura ha cambiato considerevolmente la qualità della vita della zona.

“Non vogliamo lavorare da soli, in comparti stagni – proseguono Boschiero e William Rigon, presidente del comitato – abbiamo contatti anche con i comitati di zone limitrofe, come quello di Viale Milano, i neonati comitati di Contrà Santa Lucia e Santa Bertilla, abbiamo ricevuto anche la solidarietà della signora Anna Faresin, responsabile del comitato della zona di Via dei Mille”.

Il comitato ha preso atto ed è felice delle telecamere recentemente installate nella zona di via Gorizia e viale Roma, tuttavia non è sufficente ad arginare il problema. “Siamo coscienti anche noi che non esiste una soluzione definitiva – continua Rigon – ma ci preme comunque un maggior coinvolgimeto della cittadinanza nelle decisioni comunali. Sono di pochi giorni fa i lavori di abbassamento delle aiuole in viale Roma da 15cm di altezza a 8cm, per evitare che chi bivacca nella zona abbia un luogo dove sedersi. Dopo neanche due ore dalla fine dei lavori abbiamo potuto fotografare gente seduta a bere ugualmente. In tutto questo i cittadini sono stati tagliati fuori dalla decisione dei lavori, che peraltro avranno anche avuto un costo non da poco. Si sarebbero potute piantare, ad esempio, dei roseti. Avrebbero avuto lo stesso effetto, spendendo molto meno e abbellendo anche il centro”.

Si stimano tra le quaranta e sessanta persone legate al fenomeno dello spaccio tra Campo Marzo, Viale Roma e Via Gorizia. Spacciatori di origine africana tendenzialmente vendono a ragazzini dai 12 anni in su determinati tipi di prodotti più “accessibili”. Altri, soprattutto nel fine settimana, riforniscono clientela italiana di droghe più forti. Alle firme verranno, quindi, abbinate circa un centinaio di foto per documentare i vari fenomeni.

Oltre la denuncia, comunque, sono stati presi in considerazione progetti che il comitato di Piazza Castello porterà avanti per rendere più appetibile la zona. Il primo consiste nello sfruttare le vetrine vuote dei negozi che hanno chiuso in seguito al degrado, affiggendo locandine utili a far pubblicità alla città in modo che i passanti siano invogliati a fermarsi e a passare nelle vie che altrimenti resterebbero in balia di fenomeni di degrado. È stata, ad esempio, concessa dai giocatori di vicenza una maglia della squadra autografata da tutti da appendere in una delle vetrine, maglia del numero 8 Cinelli per commemorare anche la festa dell’8 marzo di domani.

Il secondo progetto, più a lungo termine, consiste nell’aprire un negozio di merchandising e un box informazioni per turisti nella stessa via Gorizia, dato che molti bus fermano a Campo Marzo e il punto informativo più vicino è nella zona del teatro Olimpico. Aumentando l’afflusso di persone e di turisti nella zona si vuol togliere queste vie da una situazione d’isolamento e, di conseguenza, di appetibilità per le azioni più illecite (che attualmente, invece, avvengono a ogni ora del giorno).

Il comitato richiede, inoltre, all’amministrazione comunale che il parcheggio abusivo di Campo Marzo, situato dietro l’albergo, venga reso nuovamente prato del parco (o in alternativa sgambatoio per i cani), anziché chiuderlo soltanto, perché altrimenti si verrebbe a creare una nuova isola sicura dove vandali e spacciatori possono agire indisturbati.

“In definitiva – conclude Boschiero – vogliamo che il nostro sia un ultimatum per l’amministrazione comunale. Se nei prossimi 15 giorni vedremo un’azione continuativa, e quindi potremo verificare che le nostre istanze sono state prese in considerazione, noi saremo i primi a beneficiarne e a dare atto di un’azione concreta e produttiva. In caso contrario, ci sentiremo a questo punto legittimati alla cosiddetta partecipazione attiva di questo comitato, formato da residenti e commercianti, con l’organizzazione di presidi, manifestazioni, e passeggiate per la sicurezza che sono già state adottate in altre città”.


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