Chemello fustiga Rosini per furgoni in divieto. E se la prende con corrotti e Gay pride
Martedi 16 Giugno 2015 alle 03:39 | 0 commenti
"Dai nemici mi guardo io, dagi amici mi guardi Iddio!"... Il detto ce lo ricorda un post su FB del sindacalista Diccap/Sulpl, Giancarlo Chemello, a cui pure il comandante della Polizia Locale di Vicenza, Cristiano Rosini, si era riferito con riconoscenza quando, il 9 giugno alla vigilia della "nervosa" Festa dei Vigili, dichiarava che «per i colleghi (da me, ndr) deferiti all'Ufficio di disciplina altro non potevo fare e comunque non mi preoccuperei troppo... Potrebbe darsi che la commissione sia clemente. E poi anche io mi sono trovato da solo quando sono stato io in commissione, e solo due o tre, tra cui Chemello, sono venuti da me a testimoniarmi il loro dispiacere!».
Chissà se, dopo aver letto il post di Chemello del 22 maggio, circa 20 giorni prima, avrebbe ripetuto la sua frase piagnona il gaffista per antonomasia della Polizia locale d'Italia: con Moreno Morello di Striscia la Notizia aveva sostenuto "l'uso per servizio del pass Ztl", al cognato di Foligno, di fatto residente a Tunisi, aveva promesso fin da maggio 2012 "la sosta lunga e senza multa per il camper di famiglia fuori dalle strisce" e ai "cassieri" delle cauzioni per chiavi e telecomandi di Park Rocchetta e ad alcuni suoi utilizzatori per il gioco delle tre cassete (solo quelle?) aveva balenato "esenzioni fiscali e deferimenti clementi"...
Ma il 22 maggio cosa ha postato Chemello, che fa rima pure, povero Rosini, con Morello?
Il giusto commento di riprovazione ("Figurone") alla foto (riportata qui in copertina) che sul berlusconiano Il Giornale.it mostrava un furgone della sfortunata campagna elettorale di Alessandra Moretti parcheggiato a Breganze in un posto riservato agli invalidi.
Leggendo il post Cristiano Rosini diventerà rosso di rabbia e penserà , di sicuro, a Chemello come a un doppiogiochista: "prima mi difende per la Ztl, poi si converte al verbo di VicenzaPiù e condanna i furgoni parcheggiati irregolarmente?".
E a quel punto il Comandante non avrà ancora letto il contenuto di un altro post, addirittura più stagionato (5 giugno 2014) del sindacalista che pure se la prendeva, dicono, giorni fa con colleghi di altri sindacati che vorrebbero a Contrà Soccorso Soccorsetto una gestione più trasparente per tutti.
In quell'altro, altrettanto condivisibile post, Giancarlo Chemello ha scritto: «Expo, tangentopoli, Mose..... ma quandouna legge seria anticorruzione che metta fuori dalla politica e dagli appalti i soliti noti? BASTAAAAA. Ma cosa dobbiamo sopportare ancora tra amici assunti a doc, ladri, traditori dello stato, corrotti, affaristi».
Speriamo che nell'appello, anche se in piccolo, ci sia anche la preoccupazione per cosa (e perchè) trafficassero incontrollati (pur se deferiti a un Ufficio di disciplina "clemente" negli auspici di Rossini) alcuni colleghi a Park Rocchetta e il timore che qualche trasferimento recente non faccia pensare anche a possibili conflitti di interesse per alcune commesse del Comando a negozi appartenenti a familiari di vigili...
Ma questa è un'altra storia, si vedrà ...
Intanto per alcuni amministratori locali potrebbe essere istruttivo leggere i proclami su tutto (alla Renzi) di Chemello, che passa, ne scegliano solo due, dall'appello di febbraio 2014 a non avviare altri provvedimenti disciplinari (sigh!) fino alla riprovazione (giugno 2103) per chi rende palese la propria vicinanza al mondo dei gay: «E' una cosa che non capisco ? Ma perchè i politici locali devono far saper a tutto il mondo che vanno al Gay Pride? Partecipare non è già importante ? Oppure anche in occasioni come queste eètroppo forte la necessità di farsi vedere.. magari pensandola esattamente al contrario?».
L'elenco dei post del sindacalista su FB è lunghissimo e interessante.
C'è solo da sperare che la sua assidua attività "social" non si manifesti quando guida auto di servizio...
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